Vento di galera per i “signori del vento”

16 Novembre 2009

 cane.jpg

Stefano Deliperi*

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Avellino ha arrestato il presidente dell’A.N.E.V. (l’associazione di categoria degli industriali dell’energia eolica) Oreste Vigorito insieme ad altri signori del vento nell’ambito di un’indagine penale per associazione a delinquere finalizzata a truffa in tema di contributi pubblici in favore di centrali eoliche. Sequestrati sette parchi eolici, anche in Provincia di Sassari, a Ploaghe. Complessivamente 185 aereogeneratori, 153 milioni di euro di valore. La Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini, ha fermato l’erogazione di contributi pubblici in base alla legge n. 488/1992 da parte del Ministero per lo sviluppo economico pari a 30,4 milioni di euro. Da tempo si parlava delle speculazioni eoliche ed oggi emergono varie conferme. Da più parti, compreso il presidente della Commissione parlamentare permanente anti-mafia Beppe Pisanu, si segnala il forte rischio che tali investimenti vedano anche il riciclaggio di soldi di provenienza piuttosto opaca. Ora, forse, associazioni ambientaliste come Greenpeace, Legambiente, WWF saranno un po’ più prudenti prima di fare protocolli e intese con i “signori del vento”. Le 242 centrali eoliche italiane hanno una potenza complessiva nominale di 3.537,58 MW, 25 di esse sono ubicate in Sardegna, con una potenza complessiva nominale di 453,28 MW (dati G.S.E., 2008). L’energia da fonte eolica si avvicina, quindi, all’1,4 % del fabbisogno nazionale annuo, sostituendo combustibili fossili “tradizionali” che produrrebbero circa 4,2 milioni di tonnellate di CO 2 (anidride carbonica, se ne emettono 1.000 grammi per kilowattora), 5.800 tonnellate di SO 2 (anidride solforosa, se ne emettono 1,4 grammi per kilowattora) e 7.900 tonnellate di NO 2 (ossido di azoto, se ne emettono 1,9 grammi per kilowattora). Ma non è proprio oro tutto quello che luccica.  Oltre all’impatto sul paesaggio e sul territorio, si sta verificando una vera e propria speculazione finalizzata a lucrare incentivi pubblici. Le associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra, ricordando che tutti i progetti di centrali eoliche off shore recentemente presentati (ben sei, dal Sinis al Golfo di Oristano, dal Golfo degli Angeli al Golfo di Palmas) appaiono fuori da qualsiasi ipotesi della pianificazione regionale in materia, più dettati da esigenze speculative (es. certificati verdi) che da effettive necessità, ribadiscono la loro netta opposizione all’eolico selvaggio, avulso dalle caratteristiche peculiari del territorio interessato e dalle effettive necessità energetiche, ma determinato dalle pretese degli industriali del vento ai danni della collettività.     In proposito è stata presentata in Consiglio regionale, a firma dell’on. Chicco Porcu (P.D.) e più, la mozione n. 24 del 7 ottobre 2009 per fermare gli speculatori del vento. Sarà discussa nelle prossime settimane e certamente gli sviluppi dell’indagine della magistratura campana potrà offrire ulteriori elementi di conoscenza e riflessione.

Gruppo d’Intervento Giuridico

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI