Appello per la libertà di stampa

1 Novembre 2011

Red

Continua la crisi della carta stampata. Già nei primi anni Ottanta è stato costituito un Fondo per il sostegno all’editoria. Ma nel quadro del processo di risanamento dei conti pubblici il Fondo è stato drasticamente ridotto: i contributi diretti sono passati da oltre 240 milioni ai 180 del 2010 ed ai 90 del 2011. Con tali risorse gran parte del mondo della comunicazione non sopravvivrà al 2011; soltanto i possessori di capitali possono manifestare liberamente il proprio pensiero. Scompariranno diverse testate locali e nazionali. Il Manifesto è fra queste. Per queste ragioni gli operatori del settore hanno inviato al Presidente della Repubblica l’appello che pubblichiamo.

Al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano

Egregio Presidente,
ci rivolgiamo a Lei, nella Sua qualità di più autorevole rappresentante e custode della democrazia costituzionale per significarLe il rischio imminente di chiusura che coinvolge un centinaio di giornali politici, cooperativi, non profit e di idee e la conseguente perdita del lavoro per svariate migliaia di giornalisti e poligrafici. Questo gravissimo evento sarà la conseguenza inesorabile del taglio del Fondo per l’editoria deciso dal Governo, se non interverranno immediate misure atte a ripristinarlo, sia pure nell’entità – peraltro assai modesta e nel tempo già considerevolmente ridotta – stabilita per gli anni precedenti. Chi Le scrive è perfettamente consapevole dei problemi di bilancio dello Stato e della necessità di ridurre la spesa pubblica, eliminando ogni fonte di spreco. Anche nel mondo dell’editoria, dove è indispensabile un’opera di bonifica per distinguere, sulla base di rigorosi criteri, i giornali «veri» dalle testate inventate a bella posta per lucrare sulle erogazioni pubbliche. Abbiamo da anni indicato soluzioni di maggior rigore e trasparenza, idonee ad evitare lo sperpero di denaro pubblico. Il recente Regolamento solo in parte le ha recepite, pertanto mentre chiediamo l’adeguamento del Fondo torniamo a proporre ulteriori criteri per consentire da un lato risparmi e dall’altro una più rigorosa selezione nell’accesso alle risorse. Senza questo intervento, il taglio “lineare” prodotto sortirà il risultato di buttare il bambino con l’acqua sporca. Siamo certi, Signor Presidente, che comprenderà quale vulnerazione democratica si determinerebbe se il pluralismo dell’informazione subisse un’amputazione delle proporzioni annunciate. In edicola rimarrebbero i giornali che hanno alle spalle editori potenti, che drenano pressoché tutta la pubblicità, compresa quella degli inserzionisti istituzionali. Il perimetro dell’informazione si comprimerebbe drasticamente, rimanendo appannaggio di pochi gruppi privilegiati. Il tempo a disposizione per evitare il tracollo è talmente breve che già domani sarebbe troppo tardi. Per questo, Signor Presidente, noi che rappresentiamo testate del più diverso orientamento culturale e politico, Le chiediamo un intervento utile a scongiurare un epilogo disastroso. Nella nostra qualità di direttori dei giornali sottoscrittori della presente, Le chiediamo anche di volerci incontrare, in modo da rendere vieppiù chiari i termini delle nostre valutazioni e delle nostre proposte.
Con stima
GIORNALI DI PARTITO Stefano Menichini Europa, Dino Greco Liberazione, Marcello De Angelis Secolo d’Italia, Claudio Sardo l’Unità. COOPERATIVE E NON PROFIT Marco Tarquinio Avvenire, Angelo Mastrandrea e Norma Rangeri il manifesto, Giuseppe Giulietti Articolo 21, Emanuele Macaluso il riformista, Giovanni Sica Cesare Pozzo Il treno (società nazionale di mutuo soccorso), Gian Mario Gillio Confronti, Marina Ricchi Luna nuova, Mimmo Angeli Corriere Mercantile, Edo Ottaviani Corriere Romagna, Emanuele Galba La Cronaca di Cremona e La Cronaca di Piacenza, Francesco Zanotti Federazione Settimanali Cattolici, Tiziana Bartolini Noi Donne, Marco Fratoddi La Nuova Ecologia, Tarcisio Tarquini Rassegna Sindacale, Riccardo Quintili Il Salvagente, Rocco Di Blasi Il Salvagente online, Cristina Scarpa Agenzia di stampa, Luisa Campatelli Il Corriere del Giorno, Duccio Rugani Il Cittadino Oggi.
TESTATE FISC (settimanali cattolici) Giovanni Pinna Nuovo Cammino, Giuseppe Malandrino La Vita Diocesana, Giampiero Cinelli La Vita Picena, Davide Maloberti Il Nuovo giornale, Chiara Genisio Agenzia giornali diocesani, Claudio Tracanna Vola, Riccardo Losappio In comunione, Antonio Ricci Il Corriere apuano, Marino Cesaroni Presenza, Paolo Busto La Vita casalese, Irene Argentiero Il Segno, Francesco Zanotti Corriere Cesenate, Claudio Mazza Incrocinews,Ernesto Preziosi Il Nuovo Amico, Andrea Fagioli Toscana Oggi, Marco Piras L’Arborense, Massimo Manservigi La Voce di Ferrara e Comacchio, Carlo Cammoranesi L’Azione, Bruno Cescon Il Popolo, Giovanni Tonelli Il Ponte, Mario Barbarisi Il Ponte, Marco Bonatti La Voce del Popolo, Luigi Lamma Notizie, Giulio Donati Il Piccolo, Antonio Rizzolo Gazzetta d’Alba, Sandro Tuzi Il Velino, Lo sguardo dei Marsi, Andrea Ferri Il Nuovo Diario Messaggero, Mario Piroddi L’Ancora, Mauro Ungaro Voce Isontina, Antonio Maio L’Azione, Pietro Pompei L’Ancora, Angelo Zema RomaSette.it, Alberto Margoni Verona Fedele,Simone Franceschi Sulcis Iglesiente oggi, Luigi Taliani Emmaus, Doriano De Luca Nuova stagione, Adriano Bianchini La Voce del popolo, Luca Sogno Corriere Eusebiano, Stefano Malagoli Il Nostro Tempo, Silvio Grilli Il Cittadino, Piergiorgio Pruzzi Il Popolo,Corrado Avagnina Unione Mongalese-La Fedeltà.

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