Quel sistema gelatinoso

16 Febbraio 2010

deliperi

Stefano Deliperi

Leggere gli stralci del provvedimento del G.I.P. di Firenze Rosario Lupo sul sistema “gelatinoso” di “ordinaria corruzione” che ha disposto la custodia cautelare di quattro persone coinvolte nel programma di lavori per la mancata riunione G 8 di La Maddalena, nonché avvisi di garanzia su una ventina di altre persone fra cui Guido Bertolaso, Capo del Dipartimento della Protezione civile e Ministro in pectore, lascia proprio l’amaro in bocca.   Il G 8 a La Maddalena non è l’unico caso sotto esame da parte della magistratura, ci sono anche i Mondiali di nuoto romani del 2009 e le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. I quattro arrestati sono personaggi di tutto rilievo: Angelo Balducci, attualmente Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici e già Soggetto attuatore degli interventi del G 8 nonché Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per i mondiali di nuoto ‘Roma 2009′, Fabio De Santis, attualmente Provveditore delle opere pubbliche in Toscana e già anch’egli nel Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della Presidenza del Consiglio, incaricati della gestione dei campionati del mondo di nuoto di Roma 2009, del G8 alla Maddalena nel 2009, delle celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia, Mauro Della Giovampaola, alto funzionario della struttura operativa per il G 8, Diego Anemone, imprenditore romano spesso al centro dei ricorrenti interventi straordinari di questi anni.  Fra i venti indagati, oltre Bertolaso, anche il Procuratore della Repubblica aggiunto di Roma Achille Toro. Balducci, De Santis, Della Giovampaola – secondo il provvedimento G.I.P. – ricevevano dall’imprenditore romano Anemone, “anche tramite persone e societa’ a lui riferibili o collegate”, una serie di utilità “per compiere o per aver compiuto atti contrari ai propri doveri di ufficio connessi all’affidamento e alla gestione degli appalti”, tutti “assegnati a società riferibili al predetto Anemone”. Le indagini della Procura della Repubblica fiorentina e dei Carabinieri del R.O.S., “lunghe, articolate, complesse e ben calibrate, hanno permesso di accertare in modo chiaro ed inconfutabile il totale e incondizionato asservimento della pubblica funzione” agli interessi di Anemone, “al centro di una complessa e intrecciata galassia di società ben articolata”.    Secondo il G.I.P., “tale asservimento veniva retribuito con vari benefit di carattere economico e non, anche di grande rilevanza patrimoniale”. I fatti emersi sono “gravissimi proprio per la sistematicità delle condotte illecite e dei rapporti illeciti e di cointeressenza tra gli indagati e per le rilevantissime ripercussioni finanziarie ed economiche ai danni del bilancio dello Stato”.  E questo è stato reso possibile “da una normativa ampiamente derogatoria delle ordinarie regole in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici”. Esattamente quello che negli ultimi tempi sta facendo il Governo Berlusconi con una miriade di provvedimenti emergenziali anche e soprattutto quando non esiste alcuna improvvisa “emergenza” (il senatore Luigi Zanda, del PD, ne ha calcolato dal 2002 ben 500), come, ad esempio, il prevedibilissimo IV centenario dalla morte di San Giuseppe da Copertino.   Ed è proprio quello che vuole perfezionare con la relativa proposta di legge sulla nuova Protezione civile all’esame de Parlamento con la finalità di svincolare i grandi eventi dalle norme ordinarie sugli appalti. Lascia davvero l’amaro in bocca soprattutto aver provato in tutti i modi consentiti dalla legge ad opporsi quasi in splendida solitudine ad un sistema emergenziale – quello del G 8 a La Maddalena – che appariva fin da subito troppo disinvolto.   La procedura di infrazione avviata dalla Commissione europea riguardo la mancata corretta applicazione delle direttive comunitarie in materia di valutazione di impatto ambientale riguardo le opere già connesse con la riunione G 8 a La Maddalena venne avviata proprio in seguito al ricorso del 21 marzo 2008 (n. 2008/4372) delle associazioni ecologiste Gruppo d’Intervento Giuridico e Amici della Terra.   Importantissimo ruolo nella verifica di procedure ed attuazione del G 8 ha avuto l’on. Monica Frassoni, già Presidente del gruppo Verdi/A.L.E. al Parlamento europeo ed ora Presidente dei Verdi europei.  Dopo la conferma, nonostante le smentite e gli slalom di parole del Commissariato governativo per il G 8, del secondo parere motivato della Commissione europea, ne venne disposta l’archiviazione grazie al trasferimento del G 8 a L’Aquila. Eppure permaneva la disciplina derogatoria in tema di ambiente, segreto di Stato e normativa sugli appalti pubblici. Ed avevamo provato a mettere in luce vita e miracoli di Angelo Balducci (“L’uomo dalle mani d’oro” e “Le belle famiglie italiane“).    Straordinarie, poi, alcune inchieste di Claudio Gatti per L’Espresso (“Maddalena d’oro”, “Scandalo G8”, “Scandalo Formato G 8”). Ora, le pur positive attività di disinquinamento (sempre che non salti fuori qualche secretata magagna sulla gestione dei rifiuti) e di recupero degli immobili (un po’ da rimettere in sesto, a quanto sembra) appaiono con una luce diversa.  E i 327 milioni di euro spesi per gli interventi non si capisce nemmeno quanti posti di lavoro duraturi abbiano prodotto. E’ proprio il caso di buttare a mare questo sistema emergenziale permanente che può solo provocare danni maggiori alla legalità, all’ambiente ed alle casse pubbliche.

P.S.  è davvero singolare e curioso che ad occuparsi approfonditamente delle procedure e delle modalità di attuazione di ‘sto benedetto G 8 a La Maddalena, che tanti soldi e benessere doveva portare alle terre isolane, siano stati fin dall’inizio due associazioni ecologiste (Amici della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico), un parlamentare europeo (Monica Frassoni), tre giornali (L’Espresso, La Nuova Sardegna e il Manifesto Sardo) e basta.  E tutti gli altri?    Dall’osservatorio permanente ambientalista che permanentemente osservava quello che gli dicevano di osservare ai sardi dalla schiena dritta, dalle forze politiche di centro-sinistra a quelle di centro-destra, agli indipendentisti non pare che sia venuto molto. E poi ci si meraviglia dei pasticci che saltano fuori…

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