Abbracciate la cultura (e il Consiglio di Stato)

4 Marzo 2011

Marcello Madau

Ci sono molte, e buone notizie in questi giorni, nonostante gli inediti attacchi ai beni culturali ed al paesaggio.
La prima, di queste ore, è straordinaria: il Consiglio di Stato (cliccate qua per Sentenza del Consiglio di Stato) ha riconosciuto la legittimità del vincolo ampio (50 ettari) sull’area di Tuvixeddu, non solo quindi bene archeologico di stupefacente intensità, ma espressione, icona e sintesi assai alta di paesaggio culturale. Una complessità da tutelare che va oltre all’area archeologica.
E’ notizia da festeggiare. Una vittoria di tanti, anche nostra (si veda la battaglia e la riflessione comune promossa dal Manifesto Sardo con Eddyburg e il Cagliari Social Forum, le migliaia di firme e il nostro dossier), sulla quale torneremo: perché ora vorremmo capire davvero cosa succede, chi in ogni caso, e come, porrà riparo ai danni sconvolgenti già inferti al colle e alla necropoli, e se i candidati (quali) alla prossima elezione di sindaco della città di Cagliari – assai parchi di pronunciamenti sulla cultura – ne vorranno parlare…

La seconda notizia è che l’iniziativa ‘Abbracciamo alla cultura” che lievita in tutto il territorio nazionale e che la presidente dell’Associazione Nazionale Archeologi Sardegna ha presentato in questo numero, raccoglie crescenti consensi: accanto alla mobilitazione per segnalare e abbracciare il Castello di Sassari e i suoi straordinari scavi, con l’adesione del Sindaco Gianfranco Ganau, i responsabili sono stati raggiunti dalla richiesta di un’altra, bella adesione da Cagliari: la proposta di abbracciare l’Anfiteatro, anch’esso da noi trattato nel numero 93.

Ci piace rilevare che Castello di Sassari, Anfiteatro romano e Tuvixeddu pongono assieme un problema di grande importanza: la protezione e la valorizzazione dei beni culturali entro le città.

La mobilitazione di professionisti, operatori e cittadini è perciò in atto, ed è un dato interessante che speriamo veda, domattina, una partecipazione ampia e qualificata.

La terza notizia: la gente, su vari temi, riprende il ‘senso della piazza’ ovvero dell’agorà. E’ la risposta più civile al qualunquismo e all’attacco inferto dal Governo e dalla sua maggioranza ai valori democratici e ai beni comuni.

Vi è un’ultima notizia: le dimissioni del Ministro Bondi. Il nostro Bond dice di non aver trovato solidarietà neppure nel centro destra, e non capiamo se ciò vada a suo onore. Le sue dimissioni sono un’altra buona notizia, assai temperata, purtroppo, dalla candidatura alla successione, quella del portavoce del Presidente del Consiglio Bonaiuti.
E’ un grumo di pensiero anticulturale e antipubblico, da Berlusconi alla Gelmini, che si caratterizza per gli attacchi feroci alla pratica e formazione democratica della conoscenza e sul quale dovrà allargarsi e specificarsi la battaglia, ben oltre al ministro (ex?) Bondi.

4 Commenti a “Abbracciate la cultura (e il Consiglio di Stato)”

  1. Andrea Nurcis scrive:

    Tuvixeddu e i nostri fratelli del nord Africa! Penso che Tuvixeddu debba farci sentire ancora più vicini ai nostri fratelli libici che in queste ore stanno versando il loro sangue per conquistare la libertà. Tuvixeddu è una testimonianza della loro e della nostra antica cultura. E’ sempre più evidente che il Mediterraneo rappresenterà una delle parti più cruciali nel futuro geopolitico del nostro pianeta, in cui nuove dimensioni socio-culturali ed economiche avranno modo di svilupparsi. Tuvixeddu per l’Italia e l’Europa potrebbe rappresentare un punto di riferimento importante per una nuova civiltà di fratellanza dei popoli del mediterraneo e del mondo.
    Io credo che questa sia la direzione da prendere nei confronti di questo luogo millenario e in questo senso quelle aree salvate dal cemento debbano essere organizzate.

  2. annamaria Janin scrive:

    Bella l’utopia di Andrea Nurcis, piacerebbe molto anche a me che si realizzasse. Nel frattempo – purtroppo – avranno buon gioco cavilli, interpretazioni e sottigliezze giuridiche oltreché pastette politiche, e dio sa quanto la tireranno in lungo gli avvocati ecc. ecc.
    Nel frattempo continueremo le nostre battaglie, certamente, però…io sono molto demoralizzata perché l’incultura e la stupidità dominano la città, l’isola, l’Italia…Spero di essere smentita da qualche fatto concreto.

  3. Marcello Madau scrive:

    E qua sono d’accordo con Anna Maria. Il risultato è importante, ma temo che si stia cantando vittoria troppo presto. L’esigenza sembra molto comunicativa (abbiamo vinto, etc.) ma la riflessione dovrà essere molto attenta. Che fine ha fatto l’idea dell’acquisizione al patrimonio pubblico di Tuvixeddu mediante l’odg approvato dal Consiglio Regionale sulla cui …efficacia avevamo espresso qualche riserva? Clic su ‘Una conversione bipartisan’ di un anno fa.
    Sul colle si è già costruito molto e si intende continuare a farlo. Le costruzioni sono molto più veloci. Speriamo bene. Ma il problema mi pare ancora l’accordo di programma, e temo che su questo abbia ragione Stefano Deliperi e il suo Gruppo d’Intervento Giuridico. Aspettiamo perciò la sentenza sull’altro ricorso per gioire.

  4. Andrea Nurcis scrive:

    Cari amici naturalmente su Tuvixeddu bisogna stare sempre all’erta. Mi sembra anche ovvio che Cualbu e amici non molleranno l’osso facilmente. Io penso che si debba continuare sulla strada rigorosa che non accetta compromessi con chi vuol fare di Tuvixeddu un mero oggetto imprenditoriale anche con tutte le buone intenzioni. Inoltre non bisogna permettere che Tuvixeddu ritorni a diventare un problema chiuso dentro gli uffici degli amministratori regionali e comunali o degli avvocati. Se si è arrivati a questa sentenza indubbiamente positiva e importante, è stato sopratutto perchè in questi anni si è formata un’opinione pubblica a favore della tutela, di grande peso, perchè ne hanno parlato i giornali nazionali e internazionali, sono stati fatti servizio radio televisivi e grandi iniziative e manifestazioni di carattere popolare. Non è accettabile che Cualbu e amici possano continuare ad avere pretese nei confronti di Tuvixeddu e vogliano continuare nel loro progetto come se nulla fosse accaduto. Cualbu ha già commesso uno scempio, ha notevolmente deturpato l’ambiente della collina e trasformato per i suoi comodi la conformazione della necropoli. Ci stiamo mettendo il problema di chi risarcirà l’imprenditore, nessuno si è ancora chiesto, anche in termini legali e non solo morali, chi dovrà pagare per lo scempio che è stato già commesso.

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