Catalunya. Rajoy ordina, la Germania della grande coalizione esegue

26 Marzo 2018
[red]

La Catalogna in queste ore sta subendo una feroce repressione giudiziaria da parte dello stato spagnolo attraverso la sua magistratura. Pubblichiamo il comunicato dell’Altra Europa con Tsipras sull’arresto di Puigdemont seguito dalla nota stampa con la dichiarazione del presidente del Partito della Sinistra Europea Gregor Gysi.

L’arresto di Puigdemont, mentre stava rientrando dalla Finlandia in Belgio, operata dalla polizia tedesca in Germania e il suo successivo incarceramento, con evidente intesa con il governo di Madrid, alza il livello di repressione contro le istanze autonomiste e indipendentiste del popolo catalano che si erano espresse nelle elezioni malgrado l’intervento repressivo della polizia spagnola. Nella giornata di oggi la polizia ha cercato di impedire con la violenza le manifestazioni che sono state subito organizzate a Barcellona.

In questo modo Rajoy dimostra di cercare con ogni mezzo la via dello scontro mettendo a rischio la convivenza civile. La richiesta di estradizione di Puigdemont si fonda su una incriminazione infondata. Come affermano giuristi e cattedratici di diritto delle università catalane “il reato di ribellione non sussiste” perché non c’è stato “un innalzamento della violenza” in Catalogna e denunciano l’incarcerazione preventiva dei leader catalani come “eccessiva, sproporzionata e crudele”.

Di fronte a questa situazione assistiamo al silenzio assordante della Unione europea o peggio, all’appoggio di diversi governi all’azione repressiva di Rajoy, quando invece serve urgentemente un pronunciamento e  un intervento da parte della Ue a favore della riapertura del dialogo, in modo da potere risolvere in modo pacifico le questioni sollevate dal popolo catalano. Di cui il primo passo deve essere la liberazione di tutti i dirigenti catalani. Nel contempo è necessaria e urgente organizzare una mobilitazione popolare contro l’incarceramento dei leader catalani e la repressione antipopolare del governo spagnolo.

Concerning the imprisonment of Carles Puigdemont, Gregor Gysi, President of the European Left, declares:

With the imprisonment of ex-Regional President of Catalonia, Carles Puigdemont, making the governments in Germany and Spain completely wrong decisions.

What would we say, if ex-Minister President of one German Land, for example of Bavaria, would have been arrested?

There is a concluded treaty between Madrid and Catalonia within their parliaments, which implies more autonomy for Catalonia. The party of current Minister President went against that treaty. This position: ‘No concessions to Catalonia’ just radicalized the situation and strengthened the will for secession of Catalonia from Spain. Sometimes if you don´t know when to stop winning, then you will rather lose.

Recent worsening of the situation in Spain can be solved only by political means and not by imprisonments and punishments. Similar to Belgium, Germany should keep the hands off this issue. With the assistance to the Spanish government Germany becomes the party in conflict and also shares the responsibility for eventual further escalation of violence.

***

Zur Inhaftierung von Carles Puigdemont erklärt der Präsident der Europäischen Linken:

Die Regierungen in Spanien und Deutschland gehen mit der Inhaftierung des ehemaligen Regionalpräsidenten Kataloniens, Carles Puigdemont, den völlig falschen Weg.

Was würden wir sagen, wenn in Spanien ein ehemaliger Ministerpräsident Deutschlands, zum Beispiel der Bayerns, inhaftiert werden würde?

Es gab gab ein von dem Parlament in Madrid und dem Parlament in Katalonien verabschiedetes Abkommen zu mehr Autonomie in Katalonien. Die Partei des heutigen Ministerpräsidenten ging damals gegen dieses Abkommen vor. Diese Haltung: „Keine Zugeständnisse an Katalonien“ verschärfte die Situation und führte zu einem weitverbreiteten Wunsch zur Abspaltung Kataloniens von Spanien.  Wenn man nicht aufhören kann zu siegen, kann man eher verlieren.

Die entstandene Zuspitzung in Spanien kann nur politisch, und nicht über Inhaftierungen und Verurteilungen gelöst werden. Deutschland sollte wie Belgien die Finger davon lassen, zum Gehilfen der spanischen Regierung bei der Inhaftierung von Katalanen und Verantwortung für eine weitere gewaltsame Zuspitzung des Konflikts zu übernehmen und selbst Bestandteil dieses Konflikts  zu werden.

Hilfen zur politischen Lösung des Konflikts wären deutlich hilfreicher.

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