Il Poligono Militare di Teulada: storia e ricadute sulla popolazione

1 Novembre 2017
[Red]

La “Rete Unitaria Antifascista Sulcis-Iglesiente” (RUAS) insieme alla Rete A Foras “Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna” organizza a Carbonia presso il Circolo soci Euralcoop (Piazza Marmilla snc) in data sabato 4 novembre 2017 dalle ore 17.30 un’iniziativa dal titolo “Il Poligono Militare di Teulada: storia, ricadute sulla popolazione, economia, salute e ambiente”.

L’evento sarà composto da diversi momenti: una presentazione estratta dal recente dossier redatto dal gruppo economia della Rete A Foras, seguito da un ampio momento di dibattito e confronto con il pubblico presente all’iniziativa sulle installazioni militari e le loro ricadute economiche e sociali sul territorio.

Il dossier sulla base di Teulada è composto da tre parti principali: un primo inquadramento storico sulla nascita e attività della base; un secondo sugli impatti sul territorio in termini ambientali; un terzo che propone un’analisi socio-economica compartiva del comune di Teulada con altri comuni dell’area privi di servitù militari, focalizzandosi sull’andamento demografico, occupazione, reddito e struttura produttiva. Il Report utilizza come fonti articoli accademici, dati ISTAT, risultanze dalle Commissioni parlamentari sugli effetti dell’utilizzo dell’uranio impoverito e difesa, documenti del Ministero della difesa.

Riteniamo che questo sia un tema di stretta attualità per la Sardegna, e ancora più per il Sulcis Iglesiente che ospita dal 1956 il Poligono di Teulada, il secondo più grande d’Europa. Il poligono è stato teatro di imponenti esercitazioni, tra le più recenti la Trident Juncture (2015), Emerald Move (2016) e nel 2017 tra il 14-29 ottobre la Joint Stars. Quest’ultima è un’esercitazione interforze che mette insieme le attività esercitative “Lampo” dell’Esercito Italiano,”Mare Aperto” della Marina Militare e “Vega” dell’Aeronautica Militare.

Per queste ragioni crediamo che sia opportuno creare momenti di incontro e dibattito su un tema così rilevante per il nostro territorio, anche per poter immaginare assieme possibili scenari di sviluppo alternativi e sostenibili.

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