Impronte sassaresi

1 Agosto 2008

moderrrllo1.jpg
Comitato Sassari città aperta

Sassari città aperta, libera e accogliente. La maggioranza dei cittadini italiani è per la pace, il dialogo e la solidarietà. È necessario coltivare questi valori e rafforzare questi principi, particolarmente di fronte alle profonde trasformazioni in atto, tra cui il grande fenomeno dei flussi migratori e le delicate problematiche dell’incontro di popoli, culture, civiltà. La soluzione non può essere l’intolleranza, l’ostilità e la schedatura. Solo attraverso l’accoglienza e l’integrazione è possibile promuovere la pacifica convivenza delle diverse culture. Noi, cittadini di Sassari di diversa e plurale estrazione culturale, politica e religiosa
esprimiamo preoccupazione per il clima di intolleranza, di pregiudizio, di sospetto e di paura che si è alimentato negli ultimi mesi nei confronti degli immigrati e, in particolare, delle comunità rom, fatte oggetto di odiosi episodi di stampo razzistico. E’ in questo contesto che si sta procedendo al prelievo delle impronte digitali dei rom, bambini compresi, con il pretesto di tutelarli. In realtà il provvedimento presenta, come ha rilevato il Parlamento Europeo, i caratteri inequivocabili della prevaricazione razzistica e si configura come una vera e propria discriminazione su base etnica. Il provvedimento s’inquadra in una pericolosa deriva politica e culturale che, come ha osservato la Fondazione “Migrantes”, continua ad indicare “come diretto bersaglio solo alcune categorie, come gli immigrati e i rom, che diventano facile capro espiatorio di mali e dissesti della nostra società, che hanno ben più profonde radici. Così, non si tranquillizza la gente, non si smorza il clima di paura e di agitazione, ma lo si rende ancor più incandescente”. La scelta di sottoporre, a partire dal 2010, tutti i cittadini italiani al prelievo delle impronte digitali viene strumentalmente usato in questo momento per confondere e nascondere la vergognosa realtà di un rovvedimento persecutorio: poiché per estendere il provvedimento a tutti i cittadini italiani adulti (ammesso che ve ne sia bisogno) sono necessari circa due anni, è evidente che per ora gli unici che verrebbero ricercati dalle forze dell’ordine e che sarebbero tenuti a dare le loro impronte digitali, sono proprio i cittadini, le cittadine e i bambini delle comunità rom. Siamo persuasi che la vera esigenza sia, per tutti, la pacifica convivenza, nel rispetto della legge e nel rispetto di ogni persona. Perciò non solo occorre respingere ogni prevaricazione e ostilità collettiva, ma occorre rafforzare l’accoglienza e l’integrazione, la vigilanza sul rispetto dei diritti e della dignità delle persone, la tutela delle minoranze e la valorizzazione della loro identità e del loro apporto culturale. Non accettiamo nessuna discriminazione nei confronti delle comunità rom, ma rivendichiamo per esse, e per tutte le minoranze del Paese, diritti di libertà, scuole, assistenza e servizi sociali uguali a quelli di tutti gli altri cittadini italiani ed europei. Chiediamo il ritiro del decreto governativo che prevede la schedatura e il prelievo delle impronte digitali di tutti i cittadini rom, compresi i bambini.
Chiediamo il rafforzamento delle politiche di integrazione, le uniche in grado di garantire diritti e uguaglianza tra tutti i cittadini. Oltre a singole persone, hanno dato finora la loro adesione le seguenti organizzazioni presenti a Sassari:

Acli, Amnesty International, Arci, Area Lavoro e Società CGIL, Associazione Azione Radicale, Associazione Luigi Pintor, Associazione noiDonne 2005, Associazione per il Rinnovamento della Sinistra, Associazione per la Sinistra unita e plurale, Associazione Poletica, Associazione Culturale Eloheh Animamigrante, Azione Radicale, Auser Sardegna, Caritas, Circolo Giustizia e Libertà, Circolo Progetto Progressista, Confederazioni Sindacali CGIL, CISL, UIL, Coordinamento provinciale del Partito Democratico, Delegazione della Comunità rom di Sassari, Federazione dei Giovani Socialisti, Federazione Provinciale SDI, FLC CGIL, FP CGIL, Italia dei Valori, Manifesto Sardo, Movimento Omosessuale Sardo, Partito dei Comunisti Italiani, Partito della Rifondazione Comunista, Rete Scuola chiama Europa, Rete 28 Aprile nella CGIL, Sardegna Ventirighe, Sindacato Nazione Sarda, Società Cooperativa Sociale Equomondo

1 Commento a “Impronte sassaresi”

  1. Giuseppina Dessì scrive:

    Sono assolutamente d’accordo e comunico la mia adesione

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI