La Regione di Cappellacci

1 Aprile 2009

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Stefano Deliperi*

Dopo una campagna elettorale scandita dall’onnipresenza del Presidente del Consiglio e leader del P.d.L. Silvio Berlusconi e del sostanziale sorrisosenzaparole del suo candidato Presidente Ugo Cappellacci, dopo la netta vittoria alle elezioni regionali, sarebbe il momento delle parole seguite dai fatti. Le parole sono giunte, soprattutto da Silvio Berlusconi. Abbiamo sentito le promesse più mirabolanti: con una telefonata all’amico Putin sarebbe stato risolta la ventilata chiusura dell’Eurallumina a Portoscuso, con centinaia di lavoratori per strada, la riunione del G 8 sarebbe stata una vetrina ancor più sfavillante per la Sardegna, finalmente l’economia sarebbe ripartita grazie alla solita edilizia, il nucleare non approderebbe in Sardegna.  I fatti sono seguiti: l’Eurallumina ha chiuso e riaprirà, forse, fra un anno, la nuova strada Sassari – Olbia, connessa al G 8, non si farà perché i fondi sono stati dirottati altrove, il “piano edilizia” è ancora allo stadio caotico e finora si prevede solo un’ondata speculativa in favore delle solite tasche, si riparla della Sardegna come sede delle nuove centrali nucleari e/o del deposito delle scorie. Un altro fatto. Da qualche settimana è stata nominata la nuova Giunta regionale da parte del Presidente della Regione autonoma della Sardegna Ugo Cappellacci.  Rimanendo agli aspetti connessi alle politiche ambientali, all’urbanistica, competente anche sulla tutela paesaggistica e sulla pianificazione territoriale, và Gabriele Asunis, direttore generale degli Enti locali e finanze (Assessorato regionale EE.LL., Finanze, Urbanistica).  Qui, evidentemente, il precedente Presidente della Regione, il crudele Renato Soru, non massacrò nessun avversario.   E’ un ritorno. E’ già stato Assessore, nel medesimo settore, nella Giunta Masala (2003-2004). In quella sede, sostenne la nomina di un certo Lucio Pani (http://www.regionesardegna.it/documenti/1_26_20050613104640.pdf) quale direttore dell’Ufficio tutela del paesaggio di Cagliari. Sarà interessante vedere e seguire con attenzione che cosa farà sulla pianificazione paesistica e sull’abusivismo edilizio.    Alla difesa dell’ambiente và, invece, Emilio Simeone, già direttore generale dell’Azienda USL n. 7 di Carbonia. In quella veste depose presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse, ma non si è avuto alcun particolare eco in proposito.   Si dovrà occupare, fra le tante emergenze, degli inquinamenti industriali di Porto Torres e di Portoscuso, così come dei parchi naturali, giunti alla chiusura per cani randagi… Dopo il sostegno presidenziale alla proposta edilizia del vero e grande Presidente, i Sardi aspettano qualcosa di decente sul piano della tutela ambientale (delle coste, soprattutto) e della pianificazione territoriale. Per ora poca concretezza e molto fumo…

*Gruppo d’Intervento Giuridico

1 Commento a “La Regione di Cappellacci”

  1. Michele Di Pilla scrive:

    Ma da un venditore di fumo, cosa ci si poteva aspettare? Ha promesso mari e monti all’Abruzzo, ha promesso mari e monti alla Sardegna, ha promesso mari e monti all’Italia, mi ricorda il Tonino Guerra del “…Gianni…. ci vuole ottimismo”. Noi muoriamo letteralmente di fame mentre lui fa gli sberleffi ad Obama, e la Regina Elisabetta, se non avesse rispetto per il cerimoniale inglese, gli avrebbe volentieri dato un calcio nel sedere!

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