Odradek, primo bilancio

16 Ottobre 2011

Odradek

E’ stata molto forte l’emozione per la grande risposta al nostro appello. La risposta di chi ha condiviso il nostro percorso politico/culturale e di chi, pur con visioni differenti ha frequentato i nostri spazi trovando un luogo di confronto libero; di chi ha riconosciuto in Odradek un valore da non perdere per questa città e di chi nei nostri spazi ha conosciuto una visione del mondo differente.
Mettersi a nudo, come abbiamo fatto, portava con se il rischio di trasmettere una semplice richiesta di aiuto materiale. Non nascondendo naturalmente gli oggettivi problemi economici che riguardano, oltre noi, moltissime, troppe, realtà culturali, il nostro appello è stato qualcosa di più.
Raccontare, con estrema sincerità ed onestà intellettuale il nostro disagio, da un lato ci faceva un pò paura; ma è stata più forte la volontà di non arrendersi, di non scomparire in silenzio. In tanti hanno voluto diffendere uno spazio dove il mercato globale del libro ha avuto sempre grosse difficoltà ad entrare, ma che oggi rischia di non riuscire più a resistere. La forte crisi sistemica che minaccia tutto ciò che mette in discussione il modello economico liberista può essere superata solo attraverso la condivisione di esperienze vicine. Quella trincea fatta di donne e uomini che in questo progetto hanno creduto potrà forse salvare Odradek. I primi al nostro fianco sono stati alcuni scrittori e intellettuali sardi che hanno “frequentato la nostra cantinetta” e che ora hanno deciso di sostenerci.
Confidando nella consapevolezza che il lavoro svolto in tutti questi anni avesse in qualche modo creato intorno a noi una rete di relazioni, che ha condiviso il nostro progetto, abbiamo sperato che quella rete, il nostro progetto, lo avrebbe voluto difendere. Non abbiamo dato per scontato l’esito positivo di questa non facile operazione. Per questo donne, uomini, sconosciuti o amici, operatori culturali, tanti in questi giorni stanno manifestandoci il loro sostegno attraverso le sottoscrizioni, l’organizzazione di eventi culturali o anche semplicemente con attestati di stima facendoci sentire un grande calore e, davvero, meno sole. Speriamo lo possiate fare anche tutti voi.
Forse questo spazio di libertà in via Torre Tonda rimarrà aperto, spalancato alla condivisione di tutti.

Hanno già dato il loro sostegno al nostro progetto gli amici: Alberto Capitta, Michela Murgia, Nello Rubattu, Marcello Madau, Costantino Cossu, Alessandro De Roma, Silvia Pilia, Savina Dolores Massa, Alberto Masala, Alessandro Sanna, Natascia Gelsomino, Pina Zappetto, Riccardo Aledda, Esmeralda Ughi, Maria Antonietta Ceseracciu, Stefania Frongia, Gianni Pala, Sebastiana Leoni, Alessandro Pilo, Giuseppe Marongiu, Violette Buttolu, Bianca Biagi, Gabriele Sanna, Simone Sassu, Francesca Stefanelli, Alessandra Pigliaru, Paolo Masia, Eleonora Pigliaru, Daria Masia, Carlo Buscaglia, Gabriella Vincentelli, Maria Gerolama Sale, Alessandro Carta, Giovanna Colitti, Giuseppa Goddi, Raffaellina Spissu, Giuseppe Flore, Giusy Fiori, Nicola Culeddu, Maria Rosa Spanu, Antonello Zicconi, Mauro Cossiga, Gianni Capitta, Giovanna Baltolu, Antonio Grassi, Lucia Anna Pala, Giulia Ghisu, Mariella Campus, Alessandro Pisano, Giovanna Carboni, Michele Kramers, Tiziana Gallozza, Paolo Fois, Gian Piero Muroni, Caterina Brau, Puliga Francesca, Salvatore Angelo Pisanu, Maria Giovanna Collu, Diego Frau, Vincenzo Pillai, Simonetta Castia, Adriana Mura, Luana Farina, Pier Giorgio Annichiarico, Carmen Anolfo, Elisa Pirisi, Lelia Murgia, Antonio Minisola, Riccardo Mansani, Chicca Santoru, Sandro Roggio, Salvatore Masala, Sara Stangoni, Francesco Marcolini, Claudio Detotto, Federica Calbini, Iside Stevanin, Anna Sanna, Bruno Mario Farina, Barbara Tetti, Serena Macone, Mario Carta, Walter Falgio, Speranza Lucariello, Gian Luca Dessì, Anna Anolfo, Stefania Taras, Alessio Sale, Lorella Carbone, Antioco Sodano, Antonella Dettori, Sottoscrizione Anonima, Enrico Lobina, Maria Rita Sini, Antonello Sechi, Quelli di Terrapintada, Maria Gianna Leoni, Antoni Brundu, Amico Pier Giorgio, Assunta Soggia, Giuseppe Tirotto, Emiliano Longobardi, Cossu Gian Franco, Gigi Pittalis, Checco Cadoni, Andrea Casu, Tore Sfodello, Vanna Canalis, Christian Marongiu, Antonio Canu, Dario Alessandri, Maria Gianna Leoni, ARCI, Franca Puggioni, Leonarda Meloni, Gian Mario Manca.

1 Commento a “Odradek, primo bilancio”

  1. Marilena Puggioni scrive:

    Credo occorra innanzitutto capire cosa sta succedendo nella filiera del libro e accantonare, almeno per un momento, il forte investimento affettivo che abbiamo tutti (io per prima) verso le librerie indipendenti, cercando di ragionare in termini più generali.
    A questo fine credo sia utile la lettura del documento di Gino Roncaglia, http://ebooklearn.com/libro/index.php?option=com_content&view=category&layout=blog&id=3&Itemid=3

    autore di “La quarta rivoluzione. Sei lezioni sul futuro del libro” e attento osservatore del mondo del libro, oltre che componente dell’associazione Forum del libro http://www.legge-rete.net/index.php?title=Pagina_principale
    ,
    la quale si prefigge di aprire un grande dibattito pubblico per discutere i contenuti di una legge sulla promozione del libro e della lettura.
    Ecco un link al documento
    http://dl.dropbox.com/u/3075864/leggelevi.doc
    Buona lettura :)
    Marilena Puggioni

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