Onorevoli, visitate le galere sarde

14 Agosto 2014
William_Hogarth_La_Prigione
Roberto Loddo

I parlamentari e i consiglieri regionali sardi visitino le galere dell’isola, ma senza preavviso. Le condizioni di estrema crudeltà in cui sono stati trovati Lunedì 11 agosto i detenuti del carcere di Rossano in provincia di Cosenza dovrebbero far vergognare e indignare tutti i cittadini sensibili ai diritti umani delle persone private della libertà.
Se la deputata Enza Bruno Bossio non avesse effettuato la visita in carcere in funzione di sindacato ispettivo, e senza preavviso, nessuno avrebbe saputo nulla. Nessuno avrebbe visto quell’uomo in una cella senza letto e materasso seduto per terra in mezzo agli escrementi, e nessuno avrebbe visto un uomo sofferente circondato dal suo vomito.
Il regolamento penitenziario, per quanto riguarda le visite ispettive parlamentari, permette di fare le ispezioni anche all’improvviso e senza chiedere il permesso a nessuno. Funzione importante e necessaria per garantire la legalità dietro le sbarre e verificare che alle persone detenute siano assicurati il diritto alla salute, il miglioramento della qualità della vita, l’istruzione, la formazione professionale e ogni altra prestazione finalizzata al loro reinserimento sociale.
Una funzione in capo anche ai parlamentari eletti in Sardegna e ai consiglieri regionali sardi che in queste calde giornate di agosto potrebbero rendere le comunità penitenziarie presenti nell’isola più trasparenti agli occhi della società. Una funzione utile non solo ai detenuti ma a tutto il mondo dell’esecuzione penale: agenti di polizia penitenziaria, volontari, familiari, direttori, personale amministrativo e medico, educatori e psicologi.
Le carceri sarde necessitano della massima attenzione da parte delle istituzioni, e la visita ispettiva rimane uno dei pochi strumenti a disposizione per garantire un corretto monitoraggio del rispetto delle leggi e del diritto internazionale. L’attuale maggioranza di centrosinistra in Regione potrebbe comunque attivare il garante regionale per i diritti dei detenuti: Una figura terza tra il carcere e il cittadino detenuto che opera in piena autonomia ed indipendenza di giudizio. Un ufficio già previsto da una legge regionale approvata il 1 febbraio 2011 ma mai finanziata.

 

*nell’immagine: La Prigione, William Hogarth 1732

1 Commento a “Onorevoli, visitate le galere sarde”

  1. Anna Pia Saccomandi scrive:

    Ci sono caste alle quali il carcere non si addice.
    Si tratta di giornalisti, politici, attori.
    Questa è l’Italia delle doppie misure.
    Per “ridiventare uomini” occorre avere il coraggio di “guardarsi” allo specchio.
    LA LEGGE IN ITALIA NON E’ UGUALE PER TUTTI
    Scriviamolo nei tribunali , se abbiamo il coraggio della verità.

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