Una lunga estate sarda

1 Giugno 2011

Stefano Grossi*

Questa mia breve lettera è indirizzata ai fondatori, ai sostenitori, ai lettori e ai simpatizzanti del Manifesto sardo. E a tutti coloro che, direttamente o indirettamente, fanno parte dell’Associazione Luigi Pintor. L’ho scritta per metterli al corrente di un evento che riguarderà per l’appunto Luigi Pintor e la Sardegna per il tutto il corso dell’estate. Un evento che verrà scandito da due date fondamentali per tutti noi che abbiamo voluto bene a Luigi. A partire da oggi – 17 maggio – fino al prossimo 18 settembre. 
Ho conosciuto Luigi Pintor nell’estate del 1996, quando un mio cortometraggio, intitolato Giaime Pintor al fratello Luigi, 28 novembre 1943, aprì ufficialmente la 53ma edizione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Si trattava di un omaggio critico a quella grande pagina di antifascismo, tratta dal Doppio Diario di Giaime Pintor che tanta importanza ha rivestito, dal momento stesso in cui è stata scritta, nella vita di suo fratello Luigi. Luigi ne rimase incuriosito e chiese di incontrarmi. L’incontro con lui e con sua moglie Isabella avvenne in Maremma, dove Luigi trascorreva gran parte delle sue estati.
Fu un bell’incontro e altri da allora ne seguirono. Nel frattempo Luigi sfornava preziosi libretti di memorie, tanto piccoli nelle dimensioni quanto straordinari nei contenuti, per la qualità stessa della sua memoria, un vero e proprio distillato di tutto ciò che ha reso importante, nel bene e nel male, il secolo passato: con i suoi sogni, le sue utopie, le sue atrocità, le sue violenze inaudite e – soprattutto – con i suoi disinganni. Io li leggevo e mi piacevano a tale punto che ne leggevo interi brani ad alta voce ai miei amici, per renderli partecipi di quella particolare emozione che vibrava nella scrittura di Luigi: una scrittura al tempo stesso universale ed intima, fatta di intelligenza e di pathos indissolubilmente intrecciati. Fu in quegli anni (dal 1996 fino al 2001) che cominciai a pensare e a desiderare di girare con Luigi un film su di lui e al tempo stesso sulla Sardegna, così profondamente viva e presente nel suo immaginario.
Lo spunto me lo diede un meraviglioso libro di Elio Vittorini, Sardegna come un’infanzia, un esempio di prosa d’arte in forma di diario di viaggio, scritto nel lontano 1933 (anno fatale, anche se nessuno, allora, poteva immaginare quanto). La mia idea era quella di attraversare tutta la Sardegna insieme a Luigi a bordo di un furgone, seguendo lo stesso itinerario descritto da Vittorini settant’anni prima: e col pretesto di quel viaggio ripercorrere la vita di Luigi e il Novecento così come lui l’aveva visto e vissuto. Luigi si schernì moltissimo, fu molto faticoso convincerlo ad accettare, ma ci misi tutta la mia buona volontà e alla fine la spuntai: Luigi disse di sì. Era il 1999, più o meno. Ci misi quasi un anno ad organizzare il film.
Era tutto pronto, quando a poche settimane dall’inizio delle riprese Luigi mi comunicò che alla fine no, non se la sentiva proprio, era veramente dispiaciuto, ma non riusciva proprio a vedersi come protagonista di un film (su di lui, poi!). Insomma: per farla breve, quel film e quel viaggio in Sardegna con Luigi non riuscii mai a farlo. Ne feci un altro, però, due anni dopo. La Sardegna non c’era più, era rimasto solo Luigi, con i suoi ricordi dell’Italia appassionata e in fondo ancora memorabile del passato (il dopoguerra, il boom, l’autunno caldo, la strategia della tensione, gli anni di piombo, il riflusso) e le sue amare ironie su quella invece sconsolata ed inguardabile del presente. Questo film, intitolato Azione è uscire dalla solitudine, un incontro con Luigi Pintor, venne distribuito da il Manifesto e manifesto libri nel 2003 in Vhs e nel 2007 in Dvd.
Questo stesso film, nel corso di questa stessa estate, farà quello che non è riuscito di fare il suo autore: vale a dire farà un viaggio “con Luigi”, per l’appunto, attraverso tutta la Sardegna, da Cagliari a Nuoro, da Sassari a Oristano. Saranno effettuate proiezioni pubbliche del film in sale e arene all’aperto e sarà possibile acquistarne la terza ristampa in Dvd. I dettagli e il calendario esatto di questo evento estivo verranno forniti a breve, tramite il sito web del Manifesto Sardo e quello della Associazione Luigi Pintor, che in particolare per il tramite di Marco Ligas contribuirà in maniera decisiva alla riuscita di questa iniziativa.
Per chi fosse eventualmente interessato ad acquistare il Dvd sarà inoltre possibile prenotarlo online, con modalità e tempi che verranno spiegati in dettaglio, anche in questo caso, nell’arco delle prossime settimane. La metà del ricavato delle vendite del Dvd nel corso delle diverse proiezioni estive e attraverso il meccanismo delle prenotazioni online andrà a finanziare le iniziative del Manifesto sardo e dell’Associazione Luigi Pintor.  Per il momento mi fermo qui. Quello che mi premeva oggi, in questo 17 maggio, era di annunciare al Manifesto sardo e a tutti i suoi lettori questo evento, augurandomi che questa notizia riesca a camminare con le proprie gambe e venga portata a conoscenza di tutte le persone – in Sardegna, ma non solo – per cui Luigi è stato e resta un punto di riferimento importante. Fornisco come anticipazione alcune clip audio e video dei contenuti del Dvd, ivi inclusa una registrazione di un’intervista audio da me fatta a Luigi nella sua casa romana del quartiere Trieste nel marzo del 2003.
Nelle mie intenzioni non avrebbe dovuto essere l’ultima, ma purtroppo così è stato. Vi lascio con la sua voce inconfondibile, che a me piace sempre riascoltare, per sentirlo ancora e sempre insieme a noi.

*regista e sceneggiatore, autore del documentario Azione è uscire dalla solitudine (2003)

Scrivi un commento


Ciascun commento potrà avere una lunghezza massima di 1500 battute.
Non sono ammessi commenti consecutivi.


caratteri disponibili

----------------------------------------------------------------------------------------
ALTRI ARTICOLI