Commenti a: Dal conflitto sociale a quello territoriale https://www.manifestosardo.org/dal-conflitto-sociale-a-quello-territoriale/ Politica e cultura in Sardegna Mon, 19 Jul 2010 10:18:56 +0000 hourly 1 Di: Stefano Sylos Labini https://www.manifestosardo.org/dal-conflitto-sociale-a-quello-territoriale/comment-page-1/#comment-3549 Mon, 19 Jul 2010 10:18:56 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=4358#comment-3549 Più il nord si disinteresserà dello sviluppo del Mezzogiorno, più la criminalità organizzata diventerà forte e prenderà nelle sue mani l’economia del nord (al riguardo segnalo un’inchiesta sul Fatto Quotidiano sulla ‘ndrangheta in Lombardia). Per questo se il nord si vuole veramente “liberare” dal sud deve aiutare il sud a svilupparsi per essere meno dipendente dai finanziamenti pubblici e per contrastare lo strapotere della criminalità organizzata. Certo, a prima vista, questi sembrano ragionamenti difficili da spiegare alla popolazione del nord che vota Lega, i cui dirigenti pensano che lasciando il sud al suo destino, miglioreranno le condizioni economiche del nord e delle popolazioni che lì vi abitano. In questo modo, invece, andranno esattamente nella direzione opposta. Io credo che lo sviluppo del Mezzogiorno non dipenda dall’espansione della spesa pubblica, che deve essere resa più efficiente, ma sia legato alla realizzazione di progetti coinvolgendo in primo luogo le grandi aziende ancora controllate dallo Stato come ENI, ENEL, Finmeccanica, le Ferrovie dello Stato, ecc. che hanno mezzi tecnologici e risorse finanziarie adeguate. Si tratta di mettere in campo una politica industriale per aggregare le imprese su dei progetti innovativi come possono essere le energie rinnovabili, l’efficienza energetica, i nuovi veicoli elettrici e ibridi, i nuovi materiali biodegradabili in sostituzione delle materie plastiche, i nuovi prodotti riciclabili. Cordiali saluti.

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Di: Roberto Marcelli https://www.manifestosardo.org/dal-conflitto-sociale-a-quello-territoriale/comment-page-1/#comment-3548 Mon, 19 Jul 2010 09:17:38 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=4358#comment-3548 Bisogna riprendere i concetti di Paolo Sylos labini sui lavori gratificanti di 6 ore che probabilmente si raggiungono non solo con l’innovazione tecnologica ma anche allegerendo il costo del lavoro dell’assistenza.L’innovazione produce condizioni migliori per il lavoro, accellera i processi di produzione ma crea anche disoccupazione che è possibile salvare solo se si riduce l’orario di lavoro a 6 ore.Non sò perche in Francia le 7 ore fallirono.Evidentemente si era fatta la cosa senza intelligenza.Ma prima di arrivare al modello di Paolo Sylos Labini ci vuole un pò di tempo.Calcoliamo le resistenze di quella parte di società conservatrice Ciao Roberto

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Di: Enrico Artizzu https://www.manifestosardo.org/dal-conflitto-sociale-a-quello-territoriale/comment-page-1/#comment-3525 Tue, 13 Jul 2010 09:20:27 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=4358#comment-3525 Buongiorno,

io non capisco cosa ci sia che non va nel fatto che la tenenza sia quella ad affrontare le scelte a livello regionale o territoriale.
Tanto per iniziare un gestione centralizzata ha dimostrato di non essere in grado di portare ad uno stesso livello di sviluppo nord e sud d’Italia, quindi mi sembra una svolta naturale spostare l’agire politico sulla dimensione territoriale.
Proprio in virtù delle attuali differenze nascono diverse esigenze dei territori. La sinistra del nord deve porsi scopi ben diversi da quella del sud.
Lo sviluppo del Mezzogiorno deve essere una priorità per le forze di sinistra del Mezzogiorno! Non si prenderanno di certo i voti del nord puntando sul mezzogiorno, e tutti gli elettori della Lega non ci si staccheranno mai.
Tutto sommato ritengo positiva l’idea del federalismo fiscale, perché farà rendere conto ai territori non virtuosi che devono “darsi una svegliata” e allo stesso tempo lascerà più soldi al nord che sapranno re-investirli meglio di quanto non sia in grado di fare il sud probabilmente.
Infine, è certo che lo sviluppo del Mezzogiorno giova anche al Nord, ma sicuramente meno dello sviluppo del Nord stesso.

Ringrazio per l’attenzione.

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