Commenti a: Il colonialismo è estraneo? https://www.manifestosardo.org/il-colonialismo-e-estraneo/ Politica e cultura in Sardegna Wed, 06 May 2015 14:47:24 +0000 hourly 1 Di: Marco Ligas https://www.manifestosardo.org/il-colonialismo-e-estraneo/comment-page-1/#comment-31883 Wed, 06 May 2015 14:47:24 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=20047#comment-31883 Una sola osservazione al commento di Oggiano: non credo che il riferimento al colonialismo offuschi le porcate dell’attuale ordine economico. È vero, i tempi passano e i cambiamenti fra i diversi periodi storici sono innegabili, credo tuttavia che per capirne meglio la natura sia opportuno cogliere la continuità col passato, e non solo sul piano della denuncia. Se oggi i migranti sono vittime di criminali, siano essi scafisti o trafficanti di droga, ieri la tratta degli schiavi e le traversate da un continente all’altro non avvenivano in condizioni più confortevoli. I carnefici di oggi non hanno più un contrassegno nazionale essendo figli, come sottolinea lo stesso Oggiano, del capitalismo finanziario e della globalizzazione. Ma ciò non riduce né offusca le loro responsabilità, piuttosto conferma il cinismo dell’intero Occidente che ancora oggi (come ieri) continua a sfruttare intere aree geografiche del pianeta e, al tempo stesso, rifiuta l’accesso nei propri territori ai migranti. Questo occidente non riesce e non intende proprio tutelare i diritti dell’uomo, né a praticare la solidarietà: questi principi gli sono del tutto estranei.

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Di: giacomo oggiano https://www.manifestosardo.org/il-colonialismo-e-estraneo/comment-page-1/#comment-31878 Mon, 04 May 2015 11:38:21 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=20047#comment-31878 Gli scafisti, trafficanti di vite umane, sono individui criminali e spregevoli come I trafficanti di droga. Ma sia i primi che i secondi esistono perché esiste un sistema che produce l’oggetto del traffico. Questo sistema, che poi è un ordine economico, esiste perché una minoranza della popolazione mondiale, dotata di potere, ne trae vantaggio. Ricondurre quest’ordine economico al colonialismo, può essere efficace sul piano della denuncia: il termine evoca ingiustizie a danno di aree geografiche deboli. Tuttavia ha il limite di richiamare porcate dell’Occidente ormai consegnate alla storia, offuscando le porcate, ancor peggiori, dell’attuale ordine economico in termini di devastazione delle aree deboli. Durante il periodo coloniale non si consumavano esodi in massa per fuggire da guerre (definite tribali o locali perché l’Occidente mette solo armi e regia ) o da fame. Lo sfruttamento del cotone prodotto da schiavi neri (il cui commercio era monopolio arabo), produceva nella madrepatria altra schiavitù: il lavoro salariato negli stabilimenti tessili. Oggi, in occidente, tutti in qualche modo, pretendiamo di scaricare sulle aree deboli i costi del nostro benessere, coadiuvati da ideologie reazionarie (nimbyste, e individualiste) figlie del capitalismo finanziario che ha sede nella City, a Dubai, a Singapore, nel Quatar ecc. e che specula su energia, ematerie prime e cibo, generando una disperazione mai vista prima. http://www.disinformazione.it/coltan.htm

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