Commenti a: La nuova unità https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/ Politica e cultura in Sardegna Tue, 14 Oct 2008 11:29:51 +0000 hourly 1 Di: Elio Pillai https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1053 Tue, 14 Oct 2008 11:29:51 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1053 Sinceramente tutta questa polemica mi sembra un tantino esagerata. Premetto che io non sono andato a votare per una scelta mia personale. Poi, che l’intelligenza dei sardi si misuri sull’astensione del voto,mi sembra un po eccessivo.Le stesse cose le diceva Berlusconi sugli Italiani dopo il voto del 13/14 aprile.”chi ha votato PDL è intelligente e chi non l’ha votato è un coglione!”E va beh.
Mi pare di aver capito che Andrea ponesse due ordini di problemi:
nel primo lamenta che la regione non ha dato un adeguata informazione istituzionale sui quesiti referendari,e su questo punto ha ragione. L’informazione è un aspetto oggettivo del problema di cui si deve far carico l’istituzione.Oppure andiamo a simpatia?Chi governa decide cosa divulgare e cosa no e su cosa informare? Forse qualcuno magari è convinto che sia cosi’!Questa non fa parte della cultura di sinistra.
Sul secondo punto Andrea sostiene che avremo dovuto affrontare il nemico in piazza chiamando alle urne il popolo di sinistra invitandolo a votare no.
Questo è un suo parere personale , come personale è la scelta dell’astensione. Ognuno è libero di fare,compreso i partiti,quello che vuole ,anche sbagliare.
Invece c’è una terza posizione che non emerge come dovrebbe.Il referendum sul ppr si sarebbe potuto evitare se la regione avesse votato in consiglio la legge urbanistica?
Se questo è vero stiamo osannando gli aspetti peggiori dei sardi,la testardagine e l’ottusita’.Ma non è una novita’.

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Di: Sandro Roggio https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1043 Thu, 09 Oct 2008 08:16:48 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1043 Andrea Pubusa sorvola sul fatto rilevante che questo referendum voluto da Pili, cioè da un pezzo della CdL più altri, fosse del tutto campato in aria. Non avrebbe prodotto alcun effetto invalidante del PPR, come è stato spiegato da molti che ne sanno più di me (che comunque “a buon senso” ci sono arrivato facendo come si dice 2 + 2). Serviva ad altro il referendum. E lo ha capito la stragrande maggioranza dei sardi, più intelligenti di quanto s’immagina Pili ( e forse Pubusa) che a votare non sono andati consapevolmente. I numeri, nonostante l’appello di B., ci dicono tutto. Dicono che a chiamate al voto tanto strumentali si può rispondere con l’astensione senza sentirsi colpevoli – a sinistra – di “rinunciare alla lotta”, solo perché il confronto è utile. Elogio dell’astensione ? Se il quesito è un imbroglio o un passatempo mi posso astenere senza vergogna come l’altra sera a cena: miei cari amici discutevano ancora, con piglio referendario, se il vino rosso con il pesce si sposa. Andrea Pubusa ha una fiducia grande nella capacità delle forze politiche di chiamare al voto. Non si è accorto che i cittadini decidono da sé. A dieci chiamate estemporanee ad esserci rispondono con venti pernacchie. Se poi si vuole dire che di temi ambientali se ne doveva parlare prima, sono del tutto d’accordo. A me non è capitato di leggere in questi anni di dibattiti su PPR ecc. promossi da partiti o da intellettuali di sinistra. A voi ?
La prossima lezione di democrazia ?

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Di: joan (Giovanni Oliva) https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1042 Thu, 09 Oct 2008 07:29:59 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1042 Non ho intenzione di difendere la poesia per il 5 ottobre 2008.
Nella mia famiglia si racconta di uno zio, che portava il mio stesso
nome, purtroppo morto giovanissimo, amico di tutti i ragazzi di
strada, lui figlio di una famiglia per bene. Svuotava la dispensa di
casa, si dice, per distribuire a tutti.
Quando in famiglia c’era qualche discussione animata lui aveva un
argomento definitivo per difendere le sue idee (magari un po’
stravaganti): ” l’a dit Pubusa” (Sì “l’ha detto Pubusa” scusate per la
traduzione). Pubusa era un suo amico fraterno, depositario
evidentemente delle ragioni più convincenti.
Riguardo a quanto ha detto Andrea Pubusa contro la “poesia”, non posso che dichiararmi quindi totalmente disarmato per rispondergli.
Se l’ha detto Pubusa, ha ragione lui.
Fraternamente.
Joan

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Di: Stefano Deliperi https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1041 Wed, 08 Oct 2008 22:00:36 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1041 ma lo si vuole capire una buona volta o no che quando le proposte referendarie sono prive di effetti pratici, ambigue, vigliacche gli elettori hanno anche il sacrosanto diritto di non raccoglierle? E non per questo sono cittadini qualunquisti, stupidi, bisognosi di “educazione democratica”. Forse una maggiore apertura mentale gioverebbe. Personalmente sono stufo di progressisti, ambientalisti, terzomondisti, solidaristi, consumeristi, amici dei kurdi e quant’altro ancora che, poi, di fatto si ritrovano a continuare a fare il gioco di speculatori immobiliari e imprenditori della disinformazione. La strada di Colaninno è lastricata di (ex) “comunisti”. Renato Soru ha, nella sua azione di governo, più difetti che giorni in un anno, alcuni suoi corifèi sono addirittura inguardabili, ma c’è chi, senza accorgersene, fà di tutto per renderlo un gigante. Un po’ di benevolenza per il povero, semplice, “popolo” degli elettori…

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Di: Redazione https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1040 Wed, 08 Oct 2008 19:52:55 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1040 Andrea, dobbiamo ammettere che la tua confidenza con la CEI ci sorprende e preoccupa, ma ce ne facciamo una ragione e andiamo oltre. Noi lamentiamo una profonda crisi della democrazia referendaria, e, visto che siamo in tema di clericalismo e integralismo, ribadiamo che l´assassino – forse non l´unico – è la sua riduzione da confronto tematico laico a rissa partitica.
Figurati se non ci sarebbe piaciuta una sconfitta politica devastante della destra con una forte partecipazione orientata sul no: peccato che quella parte della cosiddetta sinistra che invitava al voto (tranne Rifondazione Comunista) non abbia dato una precisa, pur giustamente critica, indicazione per il no contro Pili e Berlusconi
Sai che non è sufficiente dire: andrò a votare; ci sono fondati dubbi che qualcuno – magari ispirato da qualche sana e democratica attitudine edilizia – avrebbe pure votato Sì.

P.S. forse perchè distratti, non ci siamo accorti se democraziaoggi abbia dato un’indicazione di voto.

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Di: Andrea Pubusa https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1039 Wed, 08 Oct 2008 15:40:35 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1039 No, la mia non è una frettolosa affermazione né una stuppidaggine: chi invita “ad andare al mare” è un tardivo seguace di Craxi, e chi invita all’astensione, anziché dar battaglia, è un seguace del “credo” manifestato da Ruini a nome della CEI in occasione del referendum sulla procreazione assistita. Con una differenza, tuttavia, che la Conferenza episcopale aveva nell’astensione l’unica arma per non perdere (come poi ha confermato il risultato), mentre il centrosinistra sardo il 5 ottobre ha avuto l’occasione per infliggere al centrodestra e a Pili una sconfitta “di merito” devastante, anche in vista delle prossime regionali. Per ritrovare la strada comune ed invertire la deriva bisogna avere il coraggio di affrontare l’avversario sopratutto quando lo si può battere.
E’ curioso poi che voi non vediate che lo snaturarsi del referendum nasce dalla scorrettezza istituzionale di chi non informa (Giunta regionale) e dall’insipienza politica di chi non usa lo strumento, anche quando può tornargli politicamente utile. In conclusione, io non credo che
“i sardi assenteisti, figli e amanti dell’impronta, ichnussa,
facendo fallire il referendum,
concedono a tutti (dig-italiani e non)
un giorno di respiro” (firmato Joan oggi; Ruini ieri). Credo e temo esattamente il contrario, e cioé che a forza d’essere invitati a stare a casa, ci rimarranno anche quando vorremmo che si recassero al seggio, come alle scorse elezioni politiche.

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Di: Redazione https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1038 Wed, 08 Oct 2008 14:49:09 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1038 Caro Andrea, la nostra posizione vede una sconfitta della destra, ma non certo una vittoria della sinistra, per la quale ci si augura, come è facile leggere, una ripresa del dialogo. Ribadiamo quanto scritto prima del referendum, riconoscendo due possibilità lecite, ambedue ben motivate: votare no alla cancellazione di norme fatte, sia pure con alcuni errori, per la tutela del paesaggio; astenersi sia per far naufragare l´attacco della destra sia per lo snaturarsi di questa nobile forma di democrazia diretta fagocitata dalle lotte fra apparati politici. Nessuno ha invitato ad andare al mare, e chi lo ha fatto non raccoglie la nostra simpatia, che non va neppure a quegli ambienti del PD o sardisti o ex socialisti, ai quali noi non siamo mai stati vicini, che hanno cercato di far naufragare in maniera non certo limpida il piano paesaggistico. Ad ognuno il suo. Crediamo che anche tu sbagli – e ci sembra una posizione curiosamente integralista – ad assimilare uno dei nostri pareri a quello della Cei. Conoscendoti però, siamo sicuri che, dopo aver scritto frettolosamente il commento che ci hai inviato, ti sarà passata la vena polemica che a volte ti investe e tu stesso avrai considerato una stupidaggine questa affermazione. Vedi Andrea, è senz’altro più opportuno dedicare la nostra attenzione a quel che dovrebbero fare le formazioni della sinistra, noi stessi inclusi, per ritrovare una strada comune che ci consenta di invertire la deriva che stiamo vivendo.

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Di: Andrea Pubusa https://www.manifestosardo.org/la-nuova-unita/comment-page-1/#comment-1035 Wed, 08 Oct 2008 10:48:02 +0000 http://www.manifestosardo.org/?p=917#comment-1035 Caro Manifestosardo, sia la Redazione che la Poesia di Joan plaudono al fallimento del referendum, dovuto all’assenteismo degli elettori sardi. E sembrano condividere la tattica, mutuata da quella praticata dalla CEI per il referendum sulla procreazione assistita, della nostra Giunta Regionale che non ha dato l’informazione istituzionale sulla consultazione. C’è un implicito apprezzamento anche ai silenzi del PD, che non ha dato battaglia, ma ha invitato gli elettori “ad andare al mare” (PRC invece ha assunto una posizione diversa e corretta). Anche Veltroni ha espresso plauso per la diserzione delle urne da parte dei sardi e così anche l’Unità di Soru. Un elogio dell’astensionismo e del disimpegno che segna – almeno così mi pare -una mutazione genetica delle forze progressiste. Tanto più che sui temi oggetto della consultazione (salvaguardia dell’ambiente, acqua come bene comune) si poteva dare al centrodestra una botta anche nel merito dei quesiti, dando vita ad una mobilitazione capillare del popolo del centrosinistra anche in vista delle elezioni regionali ormai imminenti. E dire che l’astensionismo sarà uno degli ostacoli alla vittoria del centrosinistra nel giugno prossimo! Incoraggiarlo sembra proprio sconsigliabile! O no? Il 5 ottobre la destra sarda ha sbattuto i denti al muro, se li è rotti e ne siamo ben felici. Ma siamo proprio sicuri che ha vinto il centrosinistra?

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