All in, la Legge di Iniziativa Popolare degli studenti per gli studenti

16 Luglio 2016
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Francesco Sotgiu

Negli ultimi anni abbiamo assistito, parallelamente all’attuazione delle politiche di austerità, ad un processo pluridecennale di svuotamento della democrazia: la riforma costituzionale e la legge elettorale si collocano come un passaggio importante nel trasferire progressivamente quote crescenti di potere decisionale dal piano conflittuale e dialettico della democrazia verso la sfera degli interessi privati e particolari. La progressiva precarizzazione dei lavoratori e dei soggetti in formazione, con la conseguente esclusione dalla società di queste categorie e la retorica utilizzata da Renzi sul tema del referendum costituzionale, con l’intenzione di trasformarlo in un plebiscito sull’operato del governo, esplicitano la volontà di allontanare l’individuo dalla vita democratica.

Con la nostra Legge di Iniziativa Popolare vogliamo agire su due fronti: l’ampliamento del welfare studentesco con l’accesso ai più alti gradi della formazione per tutte e tutti e il riconoscimento dello status di studente come cittadino e soggetto in grado di avere un ruolo nella vita politica della città in cui studia. L’introduzione di una No Tax Area, di una borsa servizi, la certezza di avere un’assistenza sanitaria adeguata e mense accessibili e di qualità sono solo alcuni dei punti inseriti nella nostra proposta per garantire il diritto allo studio universitario con l’obbiettivo della completa gratuità dell’istruzione. L’estensione del diritto di voto per i fuori sede e l’istituzione di un reddito di formazione permetterebbe agli studenti e alle studentesse di non avere impedimenti alla partecipazione alla vita politica della città in cui studiano. In questo senso la LIP diventa uno strumento utile specialmente in regioni come la Sardegna (i giovani tra i 15 e i 24 anni che non lavorano e non sono occupati in attività formative sono il 28%) per combattere non solo la dispersione scolastica ma anche la marginalità sociale.

Come promotori di All in, campagna nazionale sulla Legge d’Iniziativa Popolare sul Diritto allo Studio non possiamo che sostenere chi si oppone alla riforma costituzionale. Vediamo una profonda connessione tra la battaglia sul diritto allo studio e per un’istruzione pubblica, laica, di massa e di qualità e la spinta verso una democrazia sostanziale all’interno del paese, contro l’esclusione sociale che significa anche impossibilità di partecipare alla vita democratica.

La partita che si gioca ad Ottobre sul referendum costituzionale è una partita che sentiamo profondamente nostra, perché il nesso tra democrazia, libertà di istruzione e accesso ai saperi è più forte che mai.

 

Sarà possibile sottoscrivere la campagna nazionale sulla Legge d’Iniziativa Popolare sul Diritto allo Studio promossa da Link durante la conferenza “Difendiamo la Costituzione” con Maurizio Landini Giovedì 21 luglio alle ore 19:00 all’Hostel Marina Scalette di San Sepolcro a Cagliari promossa dal Comitato per il NO nel referendum – Sardegna (Red).

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