Buoni motivi per partecipare alla Black Trans Lives Matter

1 Luglio 2020
[red]

Sabato 4 luglio Oristano ospiterà la Black Trans Lives Matter, manifestazione pensata per abbracciare diverse minoranze discriminate e organizzata dal Collettivo Oristano Femminista e ASCE Trans Sardegna, organizzazione nata per occuparsi, in Sardegna, dei diritti, delle problematiche, dei progetti e delle politiche transgender. Lo scopo della manifestazione contro l’odio verso la comunità transgender è di connettere anche in Sardegna le lotte contro il razzismo e la liberazione delle minoranze LGBTQIA+ partite dagli Stati Uniti.

“Abbiamo riflettuto e abbiamo concluso che la lotta contro le discriminazioni, le multidiscriminazioni in molti casi, ci coinvolge tutt*, sia come attrici e attori, sia come vittime; questa riflessione la vogliamo condividere con voi in piazza il 4 luglio, proprio il giorno della liberazione che in America e nel resto del mondo non è mai avvenuta” dichiara Giulia Carta organizzatrice della manifestazione e attivista del Collettivo Oristano Femminista e dell’ASCE Trans Sardegna.

La manifestazione inizierà alle 17.00 alla libreria Librid, in piazza Eleonora 4, con una tavola rotonda in cui verranno raccontate e condivise esperienze di discriminazione, un confronto funzionale, come scrivono i promotori della manifestazione: “ad immaginare nuove forme di lotta per vivere in un mondo più libero e rispettoso”. Alle 18.30 la manifestazione si sposterà al centro della piazza Eleonora per il presidio, con gli interventi e i racconti da tutto il mondo. Saranno presenti le ospiti Ethan Bonali di Intersecta dalle Marche, Eva Croce di Architettura Del Corpo di Modena e Leila Daianis presidente dell’associazione Libellula di Roma.

Black Trans Lives Matter sostiene la proposta di legge contro l’omofobia e la misoginia che introduce il reato di discriminazione verso gay e transgender. Una proposta di legge che potrebbe entrare in vigore entro la fine dell’estate modificando gli articoli 604-bis bis e 604-ter del Codice penale sui reati di violenza e discriminazione, introducendo una specifica fattispecie per i comportamenti discriminatori motivati dall’orientamento sessuale. A causa dei continui attacchi politici e mediatici delle cosiddette TERF (trans-exclusionary radical feminist) contro la proposta di legge che introduce il reato di omotransfobia per chi discrimina, minaccia e aggredisce gay e trans le organizzazioni promotrici hanno deciso di dedicare una parte del dibattito alla difesa della proposta di legge di cui è principale proponente il deputato Alessandro Zan.

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