Perché scioperiamo contro la violenza patriarcale

8 Marzo 2024

[red]

In occasione dell’8 marzo 2024, giornata internazionale della donna, il movimento transfemminista Non una di meno Cagliari, richiama la piazza, dopo la bellissima manifestazione di oltre 2000 persone a Cagliari e le oltre 500.000 a Roma.

Sarà una giornata di lotta contro la violenza patriarcale sulle donne, su tutte le soggettività oppresse LGBTQIA+, le migrantǝ e le minoranze oppresse. Il ritrovo è alle ore 10:30 in Piazza Costituzione dalla quale partiremo per una passeggiata rumorosa fino a Piazza Garibaldi, dove si alterneranno diversi momenti di interventi, musica, letture e giochi

Non una di Meno a Cagliari chiede di portare cartelli transfemministi, pentole, strumenti musicali o qualsiasi oggetto per fare rumore. Non saranno ammessi simboli di partito e sindacali. L’8 marzo sarà una grande marea fuxia. Parteciperanno Vanessa Aroff & Fabio Marceddu e alle ore 18.00 in Piazza Costituzione è previsto il microfono aperto con Artistǝ e riflessioni conclusive. Parteciperanno Michela Atzeni,Luvi, Cristian Cocco e Karalis Sister.

Pubblichiamo il manifesto politico del lancio della manifestazione di Non una di Meno

Perché Scioperiamo? Quanto valgono le nostre vite? Quasi niente per questo Sistema. E allora noi scioperiamo per il diritto di manifestare liberamente. Scioperiamo contro un governo che ci vuole mogli e madri. Scioperiamo contro il concetto di merito senza equità. Scioperiamo contro il genocidio in Palestina e le guerre nel resto del mondo, le fabbriche di armi e le basi militari sarde. Scioperiamo perché vogliamo un’educazione al consenso nelle relazioni. Scioperiamo contro il Sistema di Dio, patria e famiglia. Scioperiamo contro gli attacchi alle persone Lgbtqiap+. Scioperiamo perché siamo antifascistǝ. Scioperiamo contro modelli iper-performanti e uno Stato che non si cura delle conseguenze.

Scioperiamo contro la privatizzazione della Sanità, contro chi mette in pericolo il diritto alla salute, all’autodeterminazione e all’aborto. Scioperiamo contro il lavoro nel sociale sottopagato e sotto-inquadrato. Scioperiamo contro l’alto tasso di disoccupazione femminile e giovanile in Sardegna. Scioperiamo perché il silenzio è complice e paralizza ogni speranza di cambiamento. Rivendichiamo uno sciopero politico per mettere in evidenza quanto tutto il Sistema sia basato sulla violenza patriarcale.

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