Cosa non mi convince della lista Pace, terra e dignità di Michele Santoro

24 Marzo 2024

[Roberto Loddo]

Quando vado a votare mi faccio sempre la stessa domanda. Cosa sto votando? L’ennesima versione aggiornata di un piccolissimo castello identitario ed esclusivo oppure un soggetto politico che ha coltivato una relazione con la società? Questo soggetto politico è solo la somma triste di tante sfortune oppure ha un orizzonte di sinistra?

La risposta a questa domanda mi porta a non sostenere la lista Pace, terra e dignità di Michele Santoro. Perché non è uno spazio politico collettivo e genuino ma una lista costruita sulla base degli umori e delle decisioni verticali del leader di turno che accentra su di sé tutta la dimensione mediatica e politica.

Non comprenderò mai perché, ancora oggi, buona parte della sinistra radicale ad ogni scadenza elettorale preferisca affidarsi a degli stregoni urlanti che promettono unicorni e medicine miracolose. Una vecchia abitudine quella del cesarismo autoreferenziale che ha danneggiato la democrazia e i partiti della sinistra italiana.

Michele Santoro è solo l’ultimo eletto predetto dagli oracoli a cui alcune personalità della sinistra si affidano sperando di superare senza troppi sforzi la soglia di sbarramento e ritornare nel parlamento europeo. Una dimensione tossica per la sinistra che mi riporta indietro all’errore del sostegno al progetto raccapricciante di Ingroia del 2013. Lo stesso “ex pm dei due mondi” come amava chiamarlo Massimo Bordin, che alle elezioni politiche del 2022 si fece promotore di una lista che proponeva l’uscita dell’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e che raccoglieva i numeri uno del complottismo italiano.

Vi basti sapere che la gestione nazionale dei social media viene fatta dalle sole pagine di Michele Santoro e non esiste una pagina ufficiale che faccia riferimento alla lista, come se si dovesse promuovere una sua trasmissione televisiva e non un progetto politico condiviso.

Siamo lontani anni luce dal percorso politico antiliberista, femminista ed ecologista che portò alla costruzione dal basso della lista dell’Altra Europa con Tsipras nel 2014 e de La Sinistra nel 2019. Questo non è un progetto compatibile con i partiti della sinistra europea, e mi dispiace per Rifondazione Comunista ma la pratica della nonviolenza e del pacifismo che contraddistingue l’esperienza dell’European Left ha ben poco a che vedere con personaggi come Nicolai Lilin e gli amici di Putin.

E poi scusate, ma non posso sostenere chi ha dato voce e ospitalità alle peggiori fake news sui vaccini durante il periodo dell’emergenza pandemica. Ricordo bene quando Santoro nel 2021, durante la trasmissione di Lucia Annunziata inMezzora affermava con nonchalance che gli scienziati “non sono Dio”, facendo un po’ di confusione tra fatti oggettivi e verità percepita.

Per me l’appartenenza alla sinistra coincide con la difesa del diritto alla salute e l’articolo 32 della Costituzione. Perché una comunità ha il dovere collettivo di proteggere i più deboli. Per questo motivo alle prossime elezioni europee voglio votare un soggetto politico che abbia una connessione con i partiti dell’European Left e che possa portare in Europa un respiro ecologista, femminista, pacifista e antiliberista. Un respiro che non è lo stesso di Michele Santoro e la sua lista.

4 Commenti a “Cosa non mi convince della lista Pace, terra e dignità di Michele Santoro”

  1. Lorena Stendardi scrive:

    Benissimo, allora, se non è Pace, terra e dignità, qual è il soggetto politico che suggerisce di votare? Esiste?
    Se esiste ce lo indichi.
    Grazie.

  2. Andrea scrive:

    Come suggerisce la signora Lorena, sarebbe interessante conoscere quale soggetto lei avrebbe piacere di votare, a questo punto le sue osservazioni su questa proposta pacifista, potrebbero avere maggior senso e concretezza. Altrimenti sembra solo uno sfogo personale.

  3. roberto scrive:

    Cara Lorena, sosterrò la lista pacifista, ecologista e femminista dell’alleanza dei verdi e della sinistra. Proprio ieri ho pubblicato un articolo con le motivazioni che mi spingono a votarla. La candidatura di Mimmo Lucano è di Ilaria Salis sono due belle motivazioni.

    Caro Andrea, nessuno sfogo personale, solo la mia opinione politica su ciò che non mi piace della lista di Santoro.

  4. Gabriele Guerrisi scrive:

    Caro Roberto, molto poco caro debbo dire in realtà…
    purtroppo il suo non è altro che un bieco tentativo di propaganda contro l’unica lista davvero alternativa ai principi del sistema che sta precipitando e ci sta precipitando in una spirale di decadenza e pericolo, oltre ad DSP, che presenta una proposta ideologica più organica, ponendosi tuttavia dalla parte di coloro che voi attaccate e denigrate in ogni modo da 4 anni, e che non serve nemmeno nominare.
    avrei molti punti su cui sbugiardarla, tuttavia mi limito al più ovvio
    Come mai si dispiace per la presenza in lista di Nicolaj Lilin, che, non mi risulta abbia pendenze penali a carico, mentre considera la candidatura di Ilaria Salis, persona a processo per atti violenti, un bel segnale per un movimento pacifista? Non volendo abbassarmi alla vostra banalità, mi asterrò dall’accusarla di semplice razzismo russofobico, per quanto potrebbero essercene gli estremi. non mi esimerò invece dall’insinuare il fondato sospetto che lei cerchi semplicemente di portare acqua ad un mulino che, sebbene targato rosso-verde, non va che a molire per i soliti poteri forti (che, purtroppo, nonostante le vostre ridicole irrisioni, esistono eccome), per il solito sistema liberistico-capitalistico della mercificazione assoluta, e per i suoi schemi. Alleanza verdi e sinistra è già presente nel parlamento italiano, eppure non ha cavato un ragno dal buco nell’ottenere una descalation dei conflitti in corso e un cambio del paradigma di governo

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