Discarica di Uta, l’amministrazione Zedda mortifica le decisioni dei comuni di Uta e Capoterra

16 Febbraio 2016
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Redazione
Pubblichiamo il comunicato di Cagliari Città Capitale relativo alla nuova discarica di Uta e sul voto in consiglio comunale con cui l’amministrazione Zedda ha mortificato le decisioni dei comuni di Uta e Capoterra (Red).

Martedì 16 febbraio in consiglio comunale si è discusso l’ordine del giorno, presentato da Enrico Lobina, a conclusione del dibattito. L’ordine del giorno doveva fare sintesi del dibattito emerso. Il sindaco Zedda, appena cominciato il dibattito, ha abbandonato l’aula.

L’ordine del giorno prendeva atto che, durante il confronto erano emerse posizioni strategicamente differenziate in tema di rifiuti: da una parte chi sostiene l’utilità dei bruciatori e delle discariche, che portano inquinamento e tassazione alle stelle, dall’altra chi voleva voltare pagina.

L’ordine del giorno prendeva altresì atto che il comune di Uta, all’unanimità, aveva rigettato il progetto di nuova discarica, così come quello di Capoterra. Al contrario, il Cacip ha confermato, nonostante le decine di osservazioni della Regione, la volontà di andare avanti con la discarica.

Durante il dibattito era emersa la volontà di tenere conto della libera espressione dei consigli comunali più coinvolti nel progetto di nuova discarica. Conseguentemente, l’ordine del giorno chiedeva al Cacip di sospendere il procedimento amministrativo relativo alla nuova discarica.

Con il sindaco colpevolmente assente, Pd, SeL e Rossomori hanno però bocciato l’ordine del giorno, schierando il comune di Cagliari dalla parte della discarica e del bruciatore. Tutto questo in un momento in cui il progetto di rinnovo del bruciatore è di nuovo bloccato per problemi amministrativi ed in cui la provincia accusa il Cacip di non avere installato le centraline di rilevamento ambientale (perché il Comune di Cagliari non ha mai detto nulla?). La stessa provincia (perché il Comune di Cagliari tace?) ha registrato lo sforamento del tetto massimo delle diossine.

Il Cacip è un consorzio pubblico, di cui il Comune di Cagliari detiene il 30%. Perché non ha mai fatto nulla? Che area metropolitana vogliamo costruire? Quella dove il Sindaco di Cagliari annulla le scelte dei comuni? Cagliari Città Capitale, che ringrazia tutti i consiglieri che hanno votato l’ordine del giorno, ha un’altra idea sull’area metropolitana, sulla partecipazione e sui rifiuti.

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