Prepariamo la pace

23 Febbraio 2022

[red]

Come cittadini del mondo, assistiamo con forte preoccupazione all’escalation di armamenti e militari attorno al territorio dell’Ucraina, sia da parte della Russia, che da parte della NATO. Denunciamo un uso propagandistico da parte dei media ufficiali a favore delle tesi dello schieramento USA e NATO, così come denunciamo l’utilizzo dei media dell’autocrazia russa di Putin. Vogliono abituarci all’idea che ci sia una guerra giusta, piuttosto che cercare vere mediazioni e negoziati costruttivi. Secondo noi la NATO deve rinunciare ufficialmente ad un allargamento all’Ucraina e la Russia offrire garanzie sulla rinuncia all’opzione militare.

L’U.E. deve svolgere un ruolo di mediazione e di pace, che finora non ha saputo né voluto attuare, appiattendosi sulla strategia della NATO.

La catastrofe nucleare non è così lontana come forse pensavamo che fosse; il concetto di deterrenza, inteso come garanzia di non volersi distruggere a vicenda, alla lunga non può reggere e basta anche un errore fatale per dare il via all’irreversibile.

Siamo consapevoli del ruolo che è stato imposto alla Sardegna, come centro di produzione, sperimentazione e addestramento all’uso degli armamenti bellici, nello specifico, attraverso i poligoni militari, dove si operano test e simulazioni per gli eserciti di mezzo mondo, e la fabbrica di morte RWM, dove le bombe letali vengono prodotte.

In Sardegna opporsi alla guerra significa mobilitarsi per la dismissione delle basi militari e la riconversione territoriale della fabbrica di bombe dell’Iglesiente. Questo compito non può essere lasciato solo alle istituzioni, che pure dovrebbero, in quanto hanno giurato sull’articolo 11 della Costituzione. E’ la società civile, la popolazione, che è chiamata oggi a preparare la pace.

E’ su queste parole d’ordine che sabato 26 febbraio alle ore 10, con partenza da piazza Garibaldi, manifesteremo pacificamente con un corteo, in contemporanea con le manifestazioni che si svolgeranno nelle principali città italiane.

Al Coordinamento aderiscono: Assotziu Consumadoris Sardigna, Confederazione Sindacale Sarda, Liberi Agricoltori e Pastori Sardegna, Ufficio Studi G. M. Angioy, CASCOM Impresas de Sardigna, ANPI Provincia di Cagliari, Unione Sindacale di Base, Cagliari Social Forum, Cobas Scuola Cagliari, Sardigna Natzione, La Comune, Società della Cura, Movimento Decrescita Felice, ASCE, La Collina, Ambulantando, Movimento Nonviolento Sardegna, Chiesa Ortodossa Italiana, Tavola Sarda della Pace, Amici Pax Cristi, Rete Radiè Resch, ACLI, Comitato Riconversione RWM, Sarditinera Onlus, Comunità i Pani delle Rose, Assemblea Permanente Villacidro, Potere al Popolo, Assemblea per la Democrazia Energetica in Sardegna – ADES, Legambiente Sardegna, Senzatomica, Scuola di Cultura Politica Francesco Cocco, Manifesto Sardo.

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