Sardegna chiama Sardegna: grande successo per la prima assemblea pubblica

8 Novembre 2022

[red]

Domenica 6 novembre, si è tenuta a Sant’Anna (OR) nel Centro polivalente Padre G.Vaira, la prima grande assemblea pubblica organizzata dal gruppo promotore di Sardegna chiama Sardegna. Hanno preso parte quasi 300 persone di tutte le età, registratesi in soli 10 giorni grazie al passaparola e al tam-tam sui social network, per una prima giornata di tavoli tematici.

«Siamo emozionati per la grande risposta che c’è stata in termini di partecipazione, segno di un bisogno diffuso di discutere e prendere parola sulle urgenze ma anche sulle prospettive economiche, sociali e politiche dell’isola», dichiarano dal gruppo promotore, «Non ci siamo limitati a una semplice assemblea plenaria, ma abbiamo sperimentato innovative metodologie di facilitazione e di co-progettazione all’interno di tavoli tematici sulle grandi questioni del presente: lavoro, energia, infrastrutture, nuove economie contro le povertà; agricoltura, ambiente, beni comuni, rigenerazione e cura del territorio, delle città e dei paesi; scuola, università, ricerca e formazione; politiche culturali e lingua;  cittadinanza e inclusione: politiche sociali, parità di genere, salute, accoglienza; nuovi poteri della Regione, federalismo interno, meno burocrazia e più partecipazione».

«I tavoli tematici proseguiranno nei prossimi mesi, soprattutto online, per facilitare la partecipazione di chi non può spostarsi o di chi è fuori dalla Sardegna. Accanto a questi, promuoveremo incontri zonali in presenza in giro per l’isola, per ascoltare i bisogni, definire proposte, progettualità e fare rete tra le tante forze che camminano già verso una Sardegna più giusta, sostenibile, generativa di opportunità, democratizzata e autodeterminata» continuano, «Chiamiamo tutti i singoli, le amministrazioni, le imprese, le forze sociali e politiche a prendere parola insieme a noi, indipendentemente da età ed esperienze pregresse. Già da oggi è possibile registrarsi facilmente sul nostro sito per ricevere aggiornamenti sui prossimi appuntamenti territoriali e tematici», proseguono.

Concludono: «La giornata di ieri ci conferma che c’è tanto bisogno di costruire un’alternativa radicale e pragmatica al medesimo tempo a delle classi dirigenti politiche ed economiche in larga misura incapaci di ascoltare e dare risposte alle tante istanze sociali dell’isola, nonché di far sprigionare le tante potenzialità presenti. Il cambiamento non passerà da qualche nuovo nome o dalla solita alternanza tra gruppi di potere nelle prossime scadenze elettorali. Il nostro obiettivo è pertanto quello di attivare un inedito percorso di partecipazione diffusa che dia le gambe a un grande movimento politico capace di perseguire concretamente una profonda trasformazione socio-economica dell’isola, verso ma soprattutto oltre le prossime scadenze elettorali».

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