SquiLibri

5 Giugno 2014
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Michela Calledda

In occasione del festival letterario internazionale Leggendo Metropolitano, giovedì alle 20:30 in via Santa Croce, nell’ambito di “Giocare e curarsi con i Libri”, lo studio editoriale Typos e l’associazione culturale Malik presentano il progetto SquiLibri. Lo studio editoriale Typos nasce all’interno della Cooperativa Sociale, Il Giardino di Clara costituitasi nel 2007. La cooperativa, come recita il suo manifesto, ha “lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità alla promozione umana e alla integrazione sociale dei cittadini e delle cittadine, con particolare riguardo all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate…”

studio-editoriale-comunicazione-cagliariTypos si propone, quindi, di prestare un’attenzione specifica alle tematiche del sociale e ai soggetti del cosiddetto “terzo settore”, contemplando tra i suoi obiettivi anche quello di creare percorsi emancipativi per persone che vivono la condizione della sofferenza mentale, attraverso il lavoro vero, stabile e gratificante. È in questo contesto che nasce l’idea di SquiLibri, un progetto che attraverso la promozione della lettura intende avvicinare e integrare coloro che vivono l’esperienza della sofferenza mentale e il resto della comunità restituendo dignità e diritti alle vittime dell’isolamento sociale. Il coinvolgimento attivo di persone con disagio mentale all’interno delle varie attività – con il loro bagaglio di esperienze, storie, sensibilità – costituisce il punto di forza del progetto che è frutto di un lavoro durato diversi mesi che ha visto tra gli attori principali le persone con sofferenza psichica, le loro famiglie e le associazioni di riferimento. Le attività, che si alterneranno tra Centri Di Salute Mentale e i luoghi abitualmente deputati alla cultura (come scuole, biblioteche, librerie), porranno l’accento su una questione importante e al centro dell’attualità culturale: il libro e, più in generale, la cultura possono avere un effetto curativo sulla mente e l’animo umano in presenza di una condizione, seppure lieve, di disagio psicologico o esistenziale? Diversi studi, più o meno recenti, dimostrerebbero che la cultura e, in modo particolare la lettura, aiutino a trovare in se stessi maggiori capacità di reazione. Per questo, attraverso attività e iniziative culturali che possano alleviare i disagi e migliorare il benessere psicofisico della comunità, SquiLibri si rivolge a tutti pur ruotando attorno a due importanti obiettivi: da un lato l’ integrazione e la socializzazione, dall’altro la creazione di strumenti in grado di aiutare la comunità ad affrontare i disagi tipici di questi anni di crisi sociale.

coloratoL’idea, nata nell’ambito di un’intensa attività svolta a metà strada tra la passione per la lettura e l’azione volta al miglioramento delle condizioni di vita di chi soffre di disagio psichico, intende portare concretamente la lettura e la cultura nei luoghi della salute mentale: gran parte delle attività saranno organizzate coinvolgendo il Dipartimento di Salute Mentale e i Centri di salute mentale di Cagliari e lo Studio Editoriale Typos si occuperà delle attività tipiche di un’agenzia letteraria avvalendosi sia del lavoro di professionisti nel settore editoriale sia del coinvolgimento di alcuni giovani con sofferenza psichica che saranno adeguatamente formati al lavoro di redazione, grafica e comunicazione. Inoltre, con il coinvolgimento materiale dei Centri di Salute Mentale come luogo di incontro per le attività progettuali, si intende dare una rilettura di un luogo non convenzionale per l’attività culturale, puntando a un’interazione tra persone che ponga alla base il valore della differenza, l’inclusione sociale e il rispetto per l’altro facendo di Cagliari un vero e proprio laboratorio di contaminazione del linguaggio letterario e della psicoterapia, trasformando luoghi normalmente percepiti come luoghi di cura e sofferenza, in realtà di scambio investite anche della responsabilità che caratterizza gli spazi di attrazione e irradiazione culturale: non più chiusi in se stessi e asfitticamente concentrati sulla malattia ma aperti al confronto con la città e il territorio.leggendo_metropolitanoDegli obiettivi così ambiziosi abbiano bisogno, per potersi tradurre in risultato concreto, di un lungo periodo d’azione culturale e sociale sulla città e sul territorio e di un’interazione continua tra diversi gruppi di riferimento. E proprio nell’ottica della collaborazione con altre realtà associative, SquiLibri, quest’anno sarà parte integrante de “I libri aiutano a leggere il mondo” progetto di invito alla lettura itinerante, nato nel 2010, ideato e curato dall’associazione culturale Malik che mette al centro delle sue attività le biblioteche, spazi preziosi del sapere che con questa iniziativa si aprono all’esterno cercando nuovi legami con la comunità. L’idea centrale, infatti, è che dalla biblioteca – bene comune indispensabile – possano ripartire stimoli di rinnovamento culturale e azioni volte a promuovere lo spazio della pubblica lettura come luogo di incontro, opportunità, formazione. Il progetto si articola attraverso una vasta proposta di percorsi di lettura tematici, raccontati da artisti, scrittori e intellettuali , che sconfinano nei più svariati campi artistici e culturali rapportando la letteratura alla fotografia, al cinema, all’architettura, all’arte e ai temi di più stretta attualità sociale. I temi finora affrontati sono stati molti e variegati: si è partiti dalla figura di Bruno Munari, passando per Italo Calvino, fino ad arrivare ad aprirsi ai dibattiti ad ampio respiro quali l’importanza dei beni comuni e le dinamiche di formazione e crescita dell’Unione Europea. L’intento, in sostanza, è quello di contribuire alla nascita di una “biblioteca vivente”, aperta ai bisogni e al confronto tra le persone, luogo che la comunità, attraverso una partecipazione trasversale e diffusa, dovrebbe riempire di significati inediti e profondi, per trasformare l’inquietudine sociale in un momento di riflessione e reinvenzione del quotidiano.
logo-malikLa V edizione, sottotitolata “La vita, per esempio”, porrà una riflessione sulla possibilità di innescare processi di innovazione sociale attraverso le azioni dei cittadini, che possono, a volte, ispirarsi alle esperienze e al lavoro di figure speciali. Si prenderanno, appunto, come esempi le biografie di personaggi politicamente, culturalmente e socialmente importanti partendo da Joyce Lussu, Adriano Olivetti, Albert Camus, Hannah Arendt, Franco Basaglia e altri. La narrazione e la condivisione delle opere e del lavoro di persone che hanno condotto o conducono un’esistenza esemplare o rivoluzionaria, rispettosa dei diritti civili e dell’ambiente, trovano un posto prioritario per una rilettura profonda che punta all’attualizzazione di quel pensiero e sia base di nuove iniziative socioculturali capaci di creare un terreno ottimale sul quale l’innovazione sociale si possa attivare per imprimere dei cambiamenti visibili.

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