A Orani i primi due appuntamenti del QuFestival

2 Settembre 2020

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Prendono il via a Orani i primi due appuntamenti del QuFestival. Quando tutte le donne del mondo. Critica. Poesia. Scienza. Multicultura, promosso dall’Impresa sociale Nuovi Scenari, sostenuto dalla Fondazione Sardegna e dal Comune di Orani, in collaborazione con il Museo Nivola e le associazioni oranesi Pro Loco e Scuola di Musica “Costantino Nivola”, con la direzione artistica della critica letteraria, scrittrice ed editor Bastiana Madau.

Si parte venerdì 4 settembre, alle ore 19, in piazza Mazzini (Su Postu) con “Vegetaliana. Incontro tra piante locali e piante ospiti”, che vede la chef Pina Siotto conversare con l’antropologa del cibo Alessandra Guigoni (Università di Cagliari) e con gli accompagnamenti alla chitarra del musicista Andrea Niffoi. 

Pina Siotto, originaria di Orani, si è laureata al Dams e in Antropologia Culturale ed Etnologia a Bologna, città dove risiede a tutt’oggi. Ha collaborato con la Cineteca di Bologna per il recupero di diversi capolavori del cinema dei primi tempi. Negli anni ’90 co-fonda il gruppo di teatro Orchestra Stolpnik, realizzando spettacoli in collaborazione con artisti internazionali. Dal 2005 si dedica prevalentemente alla cucina vegetale, che ha studiato e praticato sin dagli anni degli studi universitari. Collabora per 15 anni con lo storico ristorante biovegetariano Centro Natura di Bologna, portando la sua visione di cucina, in cui si coniugano gusto, benessere e rispetto dell’ambiente e delle persone. Affianca al lavoro in cucina l’attività di insegnamento della cucina vegetale, dalla cui esperienza ha origine il libro Vegetaliana, edito nel 2014 e il Corso professionale Veg Vegetarian Chef, di cui cura la direzione didattica e che dal 2016 conta già 5 edizioni. Nel 2011 si dedica al progetto Sapore Di Casa, un’indagine sulle cucine del mondo di casa a Bologna, a partire dalla cucina senegalese, in collaborazione con il percussionista Malick Kaire Gueye. Dal 2015 indaga, inoltre, il rapporto tra la visione artistica e la cucina curando, con un gruppo di artiste e studiose dell’arte, il progetto “Diventa” dedicato alla osservazione e percezione della poetica dei grandi artisti che hanno segnato la storia della visione. L’esordio con ”Diventa Morandi”, incentrato sul grande pittore bolognese del ‘900 Giorgio Morandi, è stato presentato nelle case di Bologna e Grizzana e nel museo a lui dedicato dalla città di Bologna. Alessandra Guigoni è antropologa culturale, specializzata in cibo, agrobiodiversita’ e turismo enogastronomico. Dottore di ricerca presso l’Università di Siena, con un PostDoc presso l’università di Cagliari, attualmente è consulente presso enti di ricerca pubblici e privati. Collabora come giornalista pubblicista con la rivista Foodmoodmag e ha un blog specializzato, etnografia.it. lo scorso anno ha pubblicato ‘Foodie con la valigia. Il turismo enogastronomico in Italia’ e ‘Cibo identitario della Sardegna’ edito da Isre di Nuoro. Andrea Niffoi un giovane e talentuoso musicista oranese. Ha iniziato a suonare la chitarra a 12 anni, “quando mia zia me ne regalò una e mi iscrisse alla Scuola Civica di musica di Orani, in cui iniziai i miei primi studi con Franco Persico”. Ha poi continuato il suo percorso al liceo musicale Sebastiano Satta di Nuoro, con un prestigioso insegnante di chitarra: il Maestro Battista Giordano.

Il secondo appuntamento del QuFestival si terrà sabato 5 settembre, sempre alle ore 19, nella stessa piazza, predisposta nel rispetto delle norme antiCovid. Il titolo dell’incontro è “Migrante per sempre” e vedrà la scrittrice Chiara Ingrao conversare con la giornalista Manuela Arca, con un recital curato da Maria Giovanna Ganga e Battista Giordano.

Chiara Ingrao, oltre a essere una scrittrice di valore è stata anche una politica e una sindacalista di valore. Il suo è un cognome piuttosto famoso essendo, per così dire, figlia d’arte. Suo padre era Pietro Ingrao, che fu anche presidente della Camera dei deputati, sua madre era Laura Lombardo, insegnante, partigiana, politica a sua volta. Laureata in lingue e letteratura straniera, interprete, Chiara ha intrapreso giovanissima l’attività politica nel movimento studentesco del ’68 e in quello femminista dei primi anni 70; ha poi svolto attività sindacale promuovendo i primi nuclei di coordinamento delle donne nel sindacato, esperienze a cui è ispirato il romanzo Dita di dama (La Tartaruga, 2009), insignito del Premio Alessandro Tassoni e portato in scena. Collaboratrice RAI e di programmi radio. Impegnata nei movimenti per la pace e per i diritti umani, nel 1990 è una dei sei pacifisti italiani in missione di pace a Baghdad per il rilascio – concluso positivamente – di 70 ostaggi italiani; raccoglie tali esperienze in Salaam Shalom. Diario da Gerusalemme, Baghdad e altri conflitti. Nel ’92 viene eletta alla Camera dei deputati, dove rimane fino al ’94. Nel 2003, dopo la morte della madre, ne raccoglie gli scritti in Soltanto una vita (Baldini Castoldi Dalai, 2005). Nel 2008 esordisce nella narrativa con il romanzo Il resto è silenzio (Baldini Castoldi Dalai). Tra le sue opere anche: Né indifesa né in divisa, con Lidia Menapace (Roma, Gruppo Misto-Sinistra indipendente Regione Lazio, 1988); Habiba la magica (Coccole Books, 2014); ‘Mal di paura’ (Edizioni corsare, 2018). Migrante per sempre (Baldini Castoldi, 2019) è il suo ultimo bellissimo romanzo, ispirato a una storia vera.

Manuela Arca, nata a Oristano, laureata in lettere classiche con indirizzo archeologico all’Università di Cagliari, è insegnante e giornalista professionista. Ha collaborato per vent’anni con L’Unione Sarda.

Maria Giovanna Ganga insegna al Liceo scientifico “E. Fermi” di Nuoro. Attrice e regista teatrale. Ha lavorato con enti, associazioni e compagnie. Ha curato numerose pièce e collaborato con scrittori, musicisti e artisti. Tra i suoi lavori teatrali: De terra (1993); La danza dell’Argia (1994); Il piccolo Principe (1996);  Kaddish (1998); Disincanti barbaricini  (2000); L’isola delle fate (2001);  Nel cuore del fantastico (2003); La scala segreta (2008). Ha ideato e realizzato spettacoli teatrali e multimediali con gli studenti delle scuole superiori di secondo grado: Un buco nero di mezzo amore (2004); Max (2006); Dante. “Io venni in loco d’ogne luce muto…” (2009); Nizkor (2017). Battista Giordano ha conseguito il diploma di chitarra classica presso il Conservatorio di Adria, ha studiato armonia con il M° Antonio Doro ed è diplomato in didattica della musica. Nel 1987 vince il Primo Premio al Festival Jazz Internazionale Sant’Anna Arresi con il disco Présage, di cui è il compositore. Collabora tra gli altri con Billy Cobham, il soprano Antonietta Chironi, il compositore Antonio Doro, del quale esegue: Di bandiere, di occhi di cuori, che nel ’97 viene eseguito al Teatro alla Scala di Milano nell’ambito del Festival dei compositori europei contemporanei. Ha scritto per numerose opere teatrali e recital. Nel 2004 scrive Imprentas e nel 2005 la partitura del melologo “Adelasia”. Nel 2007 scrive con Omar Sosa le musiche della produzione internazionale “Isolanos”. Nel 2009 scrive le musiche del quadro Terra per il Balletto Sphairos su coreografie di Mick Zeni primo ballerino del Teatro alla Scala.

Nell’ottobre del 2009 ha scritto le musiche per il recital Caminantes la cui prima è andata in scena a New York presso l’Istituto Italiano di Cultura. Nel 2010 scrive su commissione di N’ur la partitura di Regio Coelis, eseguita in prima nazionale nel chiostro di San Salvatore in Lauro in Roma. Sempre nel 2010 scrive le musiche per il balletto Django, che vede la partecipazione di alcuni ballerini del Teatro alla Scala. Nel 2012 in occasione del premio alla carriera conferito ad Ettore Scola, scrive per il quartetto d’archi “Karel Quartet” gli arrangiamenti delle musiche tratte dai film più significativi del regista. Nel 2013 intraprende una collaborazione con il chitarrista Stochelo Rosenberg, che lo vede impegnato in attività sia concertistica quanto di ricerca. Nel 2017 scrive per il trentennale del festival CalagononeJazz Kronos e Kairos, per quartetto d’archi e chitarra, eseguito in prima assoluta nello stesso festival dall’ensemble Euramerican Quintet. Nel 2018 scrive per la pianista russa Larissa Belotserkovskaia 5 brani presentati poi presentati, a Lima, nel 2018, a cura dell’Istituto Italiano di Cultura della capitale peruviana. Sempre nel 2018 scrive su commissione la “Missa ad Humiles” per coro e orchestra. Nell’agosto del 2018 scrive un concerto per violino e orchestra la cui esecuzione è prevista nel marzo del 2021 in Bulgaria. Le sue musiche sono eseguite da numerosi concertisti internazionali e pubblicate dall’editore Da Vinci Publishing di Osaka.

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