Assessore Bartolazzi, i malati sardi devono essere curati dai nostri medici e nei nostri ospedali
22 Maggio 2025[Claudia Zuncheddu]
Chiediamo che i malati sardi siano curati dai nostri medici e nei nostri ospedali.
Ad oggi le politiche sanitarie della Regione, non sono risolutive per la crisi in corso. Minano i reparti ospedalieri che sino ad oggi hanno garantito efficienza, grazie all’alto profilo professionale e all’abnegazione dei medici sardi.
La situazione della sanità nei territori è drammatica. Numerosi sardi rinunciano alle cure. Prestigiosi ospedali di Cagliari sono stati dismessi, altri in via di smantellamento o di implosione.
Il grande equivoco è nella gestione politica della sanità. La Sanità non risponde più ai bisogni di salute delle persone. Il recente commissariamento di ospedali e di Asl, tesi a sostituire le precedenti leadership nei posti di comando, per non cambiare nulla, non era una priorità.
l tavoli politici sull’emergenza sanitaria, non possono essere trasformati in sedi di accordi e disaccordi di potere tra le segreterie dei partiti, snaturando la sanità.
Chiediamo che i malati sardi siano curati dai nostri medici e nei nostri ospedali.
La Sardegna non può permettersi di perdere un solo medico, eppure è sui vostri tavoli, assessore, la revoca ingiustificata dell’incarico di primario del chirurgo oncologo, Massimiliano Tuveri. A nulla sono valsi gli appelli dei malati oncologici ormai allo sbando e del mondo scientifico internazionale dove il chirurgo oncologo ha operato.
È un presagio preoccupante anche la mancata nomina del direttore della Rianimazione del Businco. L’incarico del posto vacante da un anno, attribuito ad una figura inusuale di referente della Rianimazione con ridotte responsabilità, agevola la paralisi delle attività del Businco. Con la chiusura dell’Endoscopia interventistica e il trasferimento della Chirurgia Toracica al Brotzu, sono crollati gli interventi toracici, anche oncologici. Per i malati non c’è speranza. Intanto i lavori di ristrutturazione delle sale operatorie, dichiarati urgenti, sono fermi.
In questo scenario, il suo annuncio altisonante, assessore, sull’ istituzione di una Cabina di regia composta da medici oncologici di fama internazionale, che fornirà supporto nel coordinamento strategico della rete oncologica regionale e che la cosiddetta Cabina di regia non comporterà costi aggiuntivi al bilancio regionale, desta sospetti e preoccupazione.
La Sardegna ha i suoi medici di alto profilo professionale, i suoi malati e le sue strutture per organizzare una rete regionale efficiente. Non c’è niente e nessuno da importare.
Lei disse ai medici sardi, con scherzoso linguaggio terzomondista, se oltre al pallone avete qualcosa da dire, sono tutto orecchi. Ebbene, Assessore, in sanità non si può andare per tentativi, come Lei dichiarò arrivando da Roma, ma bisogna avere un Piano. Un Piano condiviso con tutti gli operatori del settore, che non sia quello dello smantellamento.
Claudia Zuncheddu, Rete sarda per la Difesa della Sanità Pubblica