Ma che cosa ne vogliamo fare di Portoscuso?

16 Marzo 2018
[Stefano Deliperi]

L’isola resta una regione virtuosa anche con l’alluminio, confermando il trend di ottime performance sulla raccolta differenziata: un risultato che ci lascia molto soddisfatti e ci conforta sul lavoro portato avanti giorno dopo giorno.  L’alluminio è una frazione ad alto valore economico e che si ricicla per la quasi totalità. Si tratta perciò di una raccolta in cui i principi di economica circolare con cui operiamo si possono concretamente realizzare“.

Così l’Assessore della difesa dell’ambiente Donatella Emma Ignazia Spano ha commentato l’ottimo risultato raggiunto dalla Sardegna nel 2017 per la raccolta differenziata degli imballaggi di alluminio da destinarsi al riciclaggio certificato dal Premio Resa conferito dal Consorzio Nazionale per il Recupero e il Riciclo dell’Alluminio (CIAL).

L’alluminio, infatti, è materiale completamente riciclabile e riutilizzabile all’infinito per la produzione di oggetti anche sempre differenti. L’Italia (insieme alla Germania) è oggi il terzo Paese al mondo per la produzione di alluminio riciclato, dopo gli Stati Uniti e il Giappone.

Attualmente ben il 90% dell’alluminio utilizzato in Italia (il 50% nel resto dell’Europa occidentale) è alluminio riciclato e ha le stesse proprietà e qualità dell’alluminio originario: viene impiegato nell’industria automobilistica, nell’edilizia, nei casalinghi e per nuovi imballaggi.

La raccolta differenziata, il riciclo e recupero dell’alluminio apportano numerosi benefici alla Collettività in termini economici perché il riciclo dell’alluminio è un’attività particolarmente importante per l’economia del nostro Paese, storicamente carente di materie prime, in termini energetici, perchè permette di risparmiare il 95% dell’energia necessaria a produrlo dalla materia prima[1], nonchè sotto il profilo ambientale in quanto abbatte drasticamente le emissioni inquinanti e necessità di molte meno risorse naturali.

Nel 2016 in Italia sono state recuperate ben 48.700 tonnellate di alluminio, il 73,2% delle 66.500 tonnellate immesse nel mercato nello stesso anno: così sono state evitate emissioni inquinanti pari a 369 mila tonnellate di CO2 ed è stata risparmiata energia per oltre 159 mila tonnellate equivalenti petrolio (dati Consorzio Italiano Imballaggi Alluminio – CIAL, 2017).     La totalità dell’alluminio attualmente prodotto in Italia proviene dal riciclo. I trend confermano l’Italia al primo posto in Europa con oltre 927 mila tonnellate di rottami riciclati (considerando non soltanto gli imballaggi).

Oggi nel nostro Paese operano dodici fonderie che trattano rottami di alluminio riciclato, con una capacità produttiva globale di circa 808 mila tonnellate di alluminio secondario (2015), un fatturato complessivo di oltre 1,87 miliardi di euro e circa 1.600 lavoratori occupati nel settore.

Ovviamente, il risultato di queste profonde riflessioni e del compiacimento dell’Assessore regionale della difesa dell’ambiente Spano sulla raccolta differenziata dell’alluminio e sul riciclaggio si traducono nel sostegno dell’Amministrazione regionale alla ripresa del ciclo primario dell’alluminio – pesantemente inquinante e costoso – nel polo industriale di Portoscuso.

Il recentissimo (2 marzo 2018) accordo fra Ministero per lo sviluppo economico ed Eurallumina s.p.a. , con il sostegno regionale, significa “ucontributo complessivo di 83 milioni di euro, di cui fino a 16 a fondo perduto, a fronte di un investimento complessivo previsto dall’impresa di circa 160 milioni di euro” per continuare a devastare ambiente e salute di Portoscuso e dintorni.

Nemmeno la minima considerazione per la trasformazione del polo dell’alluminio primario in polo dell’alluminio riciclato, proposta avanzata proprio dal Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, che avrebbe permesso la salvaguardia dei posti di lavoro, infinitamente minori consumi energetici e, soprattutto, infinitamente minori impatti ambientali e sanitari.

Se non è schizofrenia istituzionale, che cos’è? E che cosa ne pensa la forza politica che ha sbancato il Sulcis-Iglesiente e Portoscuso in particolare (44,68% dei voti) alle ultime elezioni politiche?   Non risulta che il Movimento 5 Stelle abbia mai detto una parola in proposito. Governare significa fare delle scelte, per chi non l’avesse capito.

[1] la produzione di un kg. di alluminio di riciclo ha un fabbisogno energetico (0,7 kwh) che equivale solo al 5% di quello di un kg. di metallo prodotto a partire dal minerale (14 kwh).

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