Il 30 maggio a Iglesias la Giornata della promozione dell’accoglienza e dell’affido familiare
24 Maggio 2025[red]
In Sardegna, secondo il più recente rapporto CRC (Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza), la percentuale di minori ospitati dai servizi residenziali (2,7%) è superiore alla media nazionale (2,1 %).
La tendenza isolana sembra essere confermata dai dati raccolti dall’organizzazione non governativa Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini: solo 10 minori su 420 presi in carico trovano una famiglia.
Per invertire il trend occorre promuovere una nuova cultura dell’affido e dell’accoglienza, al passo coi tempi e nelle sue forme più inclusive e solidali, che favorisca prossimità e coinvolga la comunità intera. Lo sostiene anche l’assessora alle politiche sociali del comune di Iglesias, Angela Scarpa: “Ogni bambino ha diritto a crescere in un ambiente sicuro, affettuoso e stabile.
Diffondere la cultura dell’affido – sottolinea – vuol dire aprire spazi di possibilità, restituire fiducia, costruire futuro, credere in una comunità che si prende cura, che accoglie e che si fa famiglia anche oltre i legami di sangue”.
Con questo spirito il PLUS e il Centro per la Famiglia di Iglesias hanno deciso di dedicare al tema una giornata intera, quella di venerdì 30 maggio, una giornata che, dalle 9 alle 18, si articolerà su due momenti principali.
La mattinata è riservata agli addetti ai lavori (psicologi, educatori, assistenti sociali, pedagogisti e altri operatori dei servizi territoriali), in presenza degli esperti Giancarlo Labate, giudice onorario del tribunale dei minorenni, Carla Manca, assistente sociale dell’Ufficio minori e famiglie del Comune di Cagliari e Silvia Caredda, psicologa del Centro della Famiglia del Comune di Cagliari.
Il pomeriggio è invece aperto a tutta la cittadinanza, alle famiglie e a chiunque altro voglia approcciarsi al mondo dell’affido. Accompagnati dalle moderatrici Carla Lebiu, assistente sociale del Comune di Iglesias, e Gabriella Azzena, responsabile PLUS, i relatori già presenti al mattino andranno a toccare gli aspetti meno tecnici, più privati ed emotivi, dell’iter affidatario.
Un momento altrettanto importante sarà quello che vedrà protagoniste cinque famiglie affidatarie e due giovani del territorio. Le loro testimonianze personali, capaci di stimolare il dialogo tra i presenti, renderanno tangibile l’esperienza dell’affido nelle sue diverse forme e nei possibili esiti.