Il suolo è una risorsa? Se ne discute a Quartucciu
26 Giugno 2025[Rita Atzeri]
A Quartucciu questa sera, sabato 28 giugno alle ore 20.00 all’Orto Giardino Mariposa de Cardu, si svolgerà la presentazione del libro di Paolo Pileri “Dalla parte del suolo” edito da Laterza.
Paolo Pileri insegna Usi del suolo ed effetti ambientali al Politecnico di Milano. Si occupa, oltre che di suolo e del suo consumo, anche di pianificazione di linee lente ciclabili e camminabili. È membro scientifico del rapporto nazionale sul consumo di suolo di ISPRA e ideatore del progetto di territorio VENTO, la dorsale cicloturistica tra Venezia e Torino. Tra i suoi libri: 100 parole per salvare il suolo (2018); Progettare la lentezza (2020); L’intelligenza del suolo (2022); Piazze scolastiche (con C. Renzoni e P. Savoldi, 2022);Urbanistica fragile (con R. Moscarelli, 2022).
Il suolo è una risorsa fondamentale per la vita.
Custodisce più di un quarto della biodiversità del nostro pianeta.
Ma è anche vulnerabile, limitato e non rinnovabile.
Degradarlo, consumarlo irresponsabilmente significa ridurre il substrato vitale della nostra specie.
La tutela del suolo, la salvaguardia delle biodiversità, la valorizzazione ambientale e paesaggistica sono temi di discussione portati in vari tavoli tematici per l’approfondimento delle criticità legate ai cambiamenti climatici.
Eppure fuori tempo, a Quartucciu si valuta come “imperdibile opportunità” la proposta di realizzare nuovi volumi nel grande centro commerciale cittadino.
Si tratta di oltre 70 mila metri cubi di cemento che ridurranno la superficie permeabile in un’area già a gravissimo rischio idrogeologico, all’interno di una zona umida prospiciente il sito di interesse comunitario del Parco di Molentargius.
Un ambito paesaggistico di altissimo valore, già compromesso nei primi anni duemila, sarà irrimediabilmente distrutto.
Le ricadute economiche e sociali per le comunità locali saranno irreparabili.
L’impatto sul suolo, sul traffico, sull’inquinamento saranno incalcolabili.
Lo skyliner della città verso il Molentargius irrevocabilmente modificato.