La voce di Hind Rajab: l’orrore al di là della voce

27 Settembre 2025
Un fotogramma del film

[Francesca Pili]

صوت هند رجب ‎Ṣawt al-Hind Rajab, ‎The Voice of Hind Rajab per il mercato internazionale, La voce di Hind Rajab per il mercato italiano, ha ricevuto una standing ovation record di 22 minuti alla Mostra del Cinema di Venezia, mentre il pubblico in sala, al quale si sono aggiunti poi pure alcuni attori e attrici sul palco, sventolava bandiere palestinesi e intonava «Free Palestine».

Diretto da Kaouther Ben Hania, regista e sceneggiatrice tunisina, e prodotto con Joaquin Phoenix, Rooney Mara e Brad Pitt, il film racconta la storia di Hind Rajab, la bambina di 5 anni rimasta intrappolata in un’automobile con i cadaveri di sei membri della sua famiglia, morti ammazzati.

Hind, i suoi zii, cugini e cugine stavano tentando di fuggire dal quartiere Tel al-Hawa, a Gaza, quando il loro veicolo è stato bombardato dalle forze di occupazione sioniste, e gli zii e i tre cugini della bambina hanno perso la vita.

Hind e un’altra sua cugina sono sopravvissute al bombardamento e, attraverso uno zio della bambina che vive in Germania, sono prontamente riuscite a mettersi in contatto con la Mezzaluna Rossa Palestinese per chiedere aiuto, denunciando l’accaduto, ma, non molto tempo dopo, sono state uccise pure loro, insieme ai paramedici giunti in soccorso.

Il tutto, con 355 colpi d’arma da fuoco, nel gennaio del 2024.

Kaouther Ben Hania ha costruito il suo film attorno alle reali registrazioni audio della conversazione tra la bambina, che implora di essere salvata, e gli addetti e le addette della Mezzaluna Rossa, e, in particolare, proprio attorno alla voce di Hind Rajab.

La voce di Hind Rajab evita l’esposizione esplicita della violenza attraverso immagini cruente, preferendo suggerire il terrore, la disperazione, l’orrore tramite l’ascolto attento della voce di Hind e la narrazione degli eventi, creando un senso di claustrofobia, impotenza e rabbia crescenti. 

Alla violenza della sparatoria e delle ultime ore vissute da Hind Rajab, si aggiunge la violenza delle norme che gli addetti e le addette della Mezzaluna Rossa, e più in senso lato i/le/lə palestinesi, sono costretti ad osservare, spesso del tutto vanamente, per salvare quella bambina (e qualunque altra persona), la violenza di un via libera che dev’essere dato allə oppressə dagli stessi oppressori che la violenza la esercitano ogni giorno.

Dal 7 ottobre del 2023 ad oggi, in questo tentativo di soluzione finale, secondo le Nazioni Unite, a Gaza sono state uccise più di 62.000 persone, tra le quali 18.500 bambini e bambine. Di questi, oltre 12.000 avevano meno di 12 anni. Altri 3000 e più bambini e bambine hanno avuto uno o più arti amputati.

Tutti loro avevano una vita e hanno un nome, che, però, per la stragrande maggioranza, non conosciamo; vengono indicati e ricordati perlopiù con un numero.

Hind Rajab, Hanoobi, come veniva chiamata affettuosamente da chi le voleva bene, rappresenta, incarna, ogni bambino e bambina che muore a Gaza ogni giorno.

La voce di Hind Rajab, con la rabbia, il dolore, l’orrore e il senso di impotenza che suscita, è un film che rimane dentro, e accompagna a lungo.

Un film necessario, che chiunque dovrebbe vedere. 

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