La guerra del futuro si fabbricherà in Sardegna? Sardegna chiama Sardegna: «La Regione condanni. Servono azioni concrete immediate e forti per una politica di pace»

9 Ottobre 2025

[red]

Giovedì 9 ottobre la rivista “Scenari economici” ha pubblicato un reportage su come la Rheinmetall (RWM), fabbrica produttrice di armamenti tra le più grandi d’Europa, di proprietà tedesca e con stabilimenti a Musei e Domusnovas, compie l’ennesimo salto di qualità. Insieme alla società israeliana Uvision, ha annunciato l’avvio della produzione in serie di “droni kamikaze” in Sardegna. Il Sulcis sarebbe trasformato “in un hub avanzato per una delle tecnologie militari più richieste del momento”. Oltre i droni kamikaze, sarebbero prodotti anche droni leggeri.

Dichiarano Cristiana Cacciapaglia e Danilo Lampis, portavoce di Sardegna chiama Sardegna: 

«L’articolo apparso su ‘Scenari economici”, che riporta comunicati stampa RWM, è del tutto verosimile. Il Governo regionale e i sindacati devono prendere posizione: non si può stare in silenzio o, peggio, essere conniventi. Il Sulcis non può continuare a essere una zona sacrificata alla fabbricazione di armi che seminano morte e distruzione. La Sardegna ha bisogno di buona occupazione che moltiplichi salute e benessere, abbandonando opzioni produttive come questa. La RWM va riconvertita, mantenendo in attività l’intera forza lavoro e costruendo, altresì, nuove prospettive occupazionali per il territorio. 

Queste armi saranno utilizzate in tutti gli scenari bellici e pure verso popolazioni inermi. I profitti andrebbero in Germania ed in Israele, mentre l’area diventerebbe estremamente sensibile, data la partecipazione NATO alla guerra in Ucraina. 

La Sardegna vuole legarsi in modo strategico ad una azienda del complesso militare israeliano, diventando direttamente complice di ogni sua azione? 

Sardegna chiama Sardegna si oppone con tutte le sue forze ad un ulteriore approfondimento della connessione dell’Isola all’economia di guerra e del legame con uno Stato che compie crimini di guerra e contro l’umanità con il quale avremmo dovuto rompere da tempo le relazioni diplomatiche e ogni relazione di tipo commerciale, in particolar modo da quando ha iniziato il genocio del popolo palestinese. 

Invitiamo le sarde e i sardi a partecipare in massa, così come fatto per le manifestazioni per la Palestina, alla manifestazione che si terrà il 17 ottobre 2025 a Cagliari, contro la fabbricazione di bombe presso lo stabilimento RWM di Domusnovas».

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