Iglesias ospita due giornate di confronto contro la cultura della guerra

7 Novembre 2025

[red]

Due giorni di aggiornamento, riflessione e dibattito, a Iglesias, per approfondire le ragioni della resistenza alla cultura della guerra e dare spazio ad una forte alleanza nella società come fondamento di una politica industriale di pace

Si parte il 14 novembre 2025 dalle 16:30 alle 20, nel Centro Culturale di Via Cattaneo, un dibattito aperto al pubblico, con valore di formazione e aggiornamento, riconosciuto dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna (3 crediti).

Il seminario intende affrontare il nodo delle conseguenze sui territori dell’annunciata necessaria trasformazione dell’economia in assetto di guerra così come esplicitamente dichiarato dai vertici della Commissione europea con la redazione del piano di riarmo Re Arm Eu, definito in un secondo momento con il nome Readiness 2030. Una decisione strategica connessa con gli impegni presi dai Paesi Nato, tra cui l’Italia, di raggiungere progressivamente l’obiettivo di spesa militare pari al 5% del Pil.

In questo scenario la Sardegna rappresenta un caso esemplare per la presenza nell’area del Sulcis Iglesiente di una società specializzata nella produzione bellica controllata dalla multinazionale Rheinmetall, cioè dal gruppo industriale al centro del notevole piano di riarmo della Germania che mira a ridiventare leader nel settore bellico in Europa.

Che tipo di ascolto riesce a ad avere nei media quella parte della società civile che è riuscita dal 2019 al 2023 a fermare l’invio dalla Sardegna di missili e bombe dirette ad essere utilizzate in conflitti dimenticati come quello dello Yemen che coinvolge l’Arabia Saudita e i suoi alleati?

È davvero non notiziabile l’esigenza di un’economia libera dalla logica della guerra e che quindi oltre a dire dei NO propone l’uso delle risorse pubbliche per una politica economica e industriale orientata alla conversione ecologica con effetti moltiplicatori dell’occupazione?

Il seminario si propone di andare oltre ogni riduzione localistica del caso del Sulcis Iglesiente per renderne evidente il valore paradigmatico di carattere planetario, per analizzare la possibilità di un’informazione in grado di affrontare questo momento storico segnato dalla trasformazione progressiva dell’economia in assetto di guerra, esplorando e dando voce alle reali alternative possibili.

Il 15 novembre, dalle 10 alle 13, il dibattito si allargherà alle possibilità concrete di riconversione industriale e territoriale, dopo i danni provocati sul piano sociale e su quello ambientale dagli insediamenti chimico-metallurgici e dalla fabbrica di bombe. Tra i vari esperti e testimoni della riconversione, sarà presente anche Vito Alfieri Fontana che, da produttore bellico, è diventato sminatore. Sono invitate a partecipare tutte le forze sociali e le istituzioni del territorio, nel tentativo di avviare un confronto fecondo per la costruzione collettiva di un futuro più umano e sostenibile.

Durante entrambe le giornate sarà visitabile la mostra di arte contemporanea 20 di pace a cura di ColLAB – Collettivo laboratorio curatela e comunicazione – Scuola Civica Arte Contemporanea – Giuseppefraugallery.  Presentazione dei curatori il 14 alle 15:30 e il 15 alle 9:30.

Contatti: [email protected], 346 1275482 – 327 819 4752

Il 14 novembre 2025 dalle 16:30 alle 20 si svolgerà la Mostra d’arte contemporanea “20 anni di pace”.

  • presentazione a cura di ColLAB – Collettivo laboratorio curatela e comunicazione – Scuola Civica Arte Contemporanea.
  • Con le Associazioni: APS Rimettiamo Radici, Centro Sperimentazione Autosviluppo, Comitato Riconversione Rwm, ODV Consultiamoci, Scuola Civica di Politica, WarFree – Lìberu dae sa gherra.
  • Con la partecipazione degli attivisti e delle attiviste che hanno partecipato al progetto: Anna Boi, Maria Elisa Casadei, Daniela Collu, Barbara Contini, Giovanna Gaias, Maria Gaias, Cecilia Guaita, Cinzia Guaita, Ombretta Murgia, Efisio Murgia, Marina Muscas, Marco Palomba Meridda, Patrizia Pili, Elisabetta Pilisio, Teresa Piras, Maria Rosaria Preite, Anna Maria Sau, Arnaldo Scarpa, Marinella Tidu

ORE 16:30 / 19:30

SEMINARIO PER GIORNALISTI APERTO AL PUBBLICO

(approvato dall’Ordine dei Giornalisti della Sardegna – 3 crediti formativi)

Dove comincia la guerra. I territori, l’economia e la società. Può esistere un giornalismo di pace?

Analizzare la possibilità di un’informazione in grado di affrontare questo momento storico  segnato dalla trasformazione progressiva dell’economia in assetto di guerra esplorando e dando voce alle reali alternative possibili.

Il seminario si propone di andare oltre ogni riduzione localistica del caso del Sulcis Iglesiente per renderne evidente il valore paradigmatico di carattere planetario.

  • INTRODUZIONE E SALUTI

Cinzia Guaita (Rete Warfree)

Alberto Sechi (Società Operaia Industriale di Mutuo Soccorso)

Franco Ropelato (Net One – media and communication for a United World)

  • VALORE DEL LAVORO E QUESTIONE ETICA IN UNA PERIFERIA INDUSTRIALE

Maria Letizia Pruna (Sociologa – Università di Cagliari)

  • RACCONTARE L’ISOLA, VEDERE IL MONDO

Carmìna Conte (giornalista)

Costantino Cossu (Il Manifesto)

Roberto Comparetti (Radio Karalitana)

  • SETTORE DIFESA E OCCUPAZIONE AL TEMPO DEL REARM EU

Chiara Bonaiuti (IRES Toscana / Laboratorio Nazionale Riconversione Civile)

  • USCIRE DAL PENSIERO UNICO BELLICISTA

Nico Piro (Inviato di guerra TG3 RAI)

Cornelia Toelgyes (Vicedirettore Africa Express),

Giampaolo Cadalanu (giornalista free-lance, già inviato di guerra per “La Repubblica”)

  • DARE SPAZIO A CIÒ CHE NON È NOTIZIABILE

Lucia Capuzzi (Avvenire) – intervento video dal Brasile

Carlo Cefaloni (Città Nuova)

SABATO 15 NOVEMBRE

ORE 9:30

MOSTRA D’ARTE CONTEMPORANEA “20 di pace”

  • presentazione a cura di ColLAB – Collettivo laboratorio curatela e comunicazione – Scuola Civica Arte Contemporanea.

COFFEE BREAK

ORE 10:30 / 13:00

UNO SGUARDO NEL FUTURO POSSIBILE (dibattito aperto al pubblico)

  • Quale road map per sottrarre il territorio all’economia di guerra e al ricatto occupazionale e promuovere una politica industriale di pace e una conversione ecologica integrale?

Partecipano

  • Andrea Fabrizi (Ingegnere – Tavolo Tecnico per la Riconversione)
  • Antonio Mura (Ufficio Pastorale Sociale, Lavoro, Giustizia, Pace, Ecologia – Diocesi di Iglesias)
  • Chiara Bonaiuti (Laboratorio Nazionale per la Riconversione Civile / IRES Toscana)
  • Giulio Marcon (Campagna Sbilanciamoci!)
  • Giuseppe Melis (Economista – Università di Cagliari)
  • Maria Lucia Piga (Sociologa dello sviluppo – Università di Sassari)
  • Marina Muscas (Gruppo Insegnanti per la Pace Disarmata)
  • Sergio Bassoli (CGIL Area Internazionale – Rete Pace Disarmo)
  • Vito Alfieri Fontana (ex produttore di materiale bellico, ora sminatore)

Invitati

  • Sindacati
  • Associazioni datoriali e di categoria
  • Enti e associazioni di promozione economica territoriale
  • Istituzioni locali e regionali

Moderano: Arnaldo Scarpa (Comitato Riconversione Rwm) e Carlo Cefaloni (Economia Disarmata)

Partner delle due giornate:

  • A.P.S. “Link – Legami di Fraternità” – Cagliari
  • Comitato Riconversione Rwm – Iglesias
  • Net-One – media and communication for a United World
  • Periodico “Città Nuova” – Roma 
  • Rete Pace e Disarmo
  • Sbilanciamoci!
  • Scuola Civica di Arte Contemporanea – Giuseppefraugallery
  • Scuola Civica di Politica – La città in Comune – Iglesias
  • Società Operaia di Mutuo Soccorso – Iglesias
  • Ufficio Pastorale Sociale – Lavoro Giustizia Pace Ecologia – Diocesi di Iglesias
  • Warfree Lìberu dae sa gherra – Iglesias

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