In Sardegna nascono allevamenti intensivi senza le procedure di valutazione d’impatto ambientale?

16 Novembre 2025

[Stefano Deliperi]

Sardara e Sassari, due casi che vedono la realizzazione di allevamenti intensivi avviati pressoché in contemporanea che fan sorgere più di un dubbio sulla loro legittimità.

A Sassari, nelle campagne di Caniga, sta sorgendo un allevamento intensivo di suini in un vecchio pollaio in disuso di 5.700 metri quadri. Secondo notizie stampa, circa duemila esemplari contemporaneamente.

Nessuna informazione sul consumo idrico – in un periodo di forti restrizioni nella zona – sullo smaltimento dei reflui, sul potenziale inquinamento da nitrati. L’avvio dell’attività di allevamento dei suini ha sollevato molta preoccupazione fra i residenti e numerose polemiche e manifestazioni pubbliche. A Sardara, nelle campagne vicino alle sorgenti termali di Santa Maria de is Acquas, sta sorgendo il cantiere per la realizzazione di una mega-stalla per l’allevamento intensivo di un migliaio di bovini per conto della Cooperativa Produttori Arborea..

Non sono stati visti in zona cartelli “inizio lavori” e, analogamente, non si hanno informazioni su consumi idrici, smaltimento dei reflui, potenziale inquinamento da nitrati. Come noto, ai sensi della direttiva n. 91/676/CEE per la protezione delle acque dall’inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole  la Regione autonoma della Sardegna ha individuato nell’area di Arborea una Zona Vulnerabile da Nitrati proprio per la massiccia presenza di allevamenti bovini e dei relativi liquami.

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), dopo aver inoltrato (6 novembre 2025) una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti per verificare la sussistenza o meno delle necessarie autorizzazioni amministrative in merito all’allevamento intensivo di suini a Sassari, ha inviato (15 novembre 2025) analoga istanza in relazione al progetto di allevamento intensivo bovino di Sardara.

In particolare, è necessario verificare se vi sia stato lo svolgimento preventivo della necessaria e vincolante procedura di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.). In caso di assenza, è stato chiesto l’annullamento delle autorizzazioni eventualmente emanate illegittimamente e l’irrogazione delle sanzioni di legge. Coinvolti il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Regione autonoma della Sardegna, i Comuni di Sassari e di sardara, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, i Carabinieri del N.O.E.

In ogni caso, allevamenti intensivo di tali dimensioni dovrebbero trovare ubicazione più opportuna in area industriale, non in un’area agricola con varie residenze e attività termali presenti.

Stefano Deliperi, Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG)

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