A innantis! propone un Campo sardo per l’autodeterminazione e l’autogoverno

26 Settembre 2025

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A innantis! è una organizzazione non-violenta all’interno della coalizione del Campo largo che lotta per la nascita di uno Stato sardo di cui pubblichiamo la loro nota.

A innantis! prende atto che a distanza di un anno e mezzo dall’inizio della legislatura, il nostro indipendentismo è messo ai margini dell’azione politica e legislativa della coalizione. Pur non mancando sprazzi di positività nell’azione di governo, la capacità del Campo largo di assumere pienamente e sistematicamente la sfida dell’autodeterminazione del popolo sardo è ad oggi deficitaria.

Non si tratta solamente dell’incapacità della coalizione di agire con coerenza e lungimiranza riconoscendo all’indipendentismo un ruolo di governo, dopo averne sfruttato la presenza in campagna elettorale per rimarcare la spinta del Campo largo al cambiamento e alla sardità. Si tratta anche della difficoltà della coalizione di garantire ad A innantis! e a tutte le forze non rappresentate in Consiglio (ma nondimeno decisive nel vincere una tiratissima partita contro la coalizione di destra) un coinvolgimento reale e costante nella definizione dell’azione legislativa e di governo. Il “Noi” della coalizione si è ridotto a chi ha rappresentanti in Consiglio, come sottolineato anche da Demos Sardegna in un comunicato stampa nelle scorse settimane.

Alla riduzione dei “tavoli di coalizione” a “tavoli di maggioranza” si somma l’atteggiamento degli Assessorati e della macchina di governo, che lavora a compartimenti stagni, impermeabili a condividere informazioni, scelte e responsabilità, anche con chi ne avrebbe titolo, quantomeno per quel poco di ruolo che gli è stato attribuito davanti all’opinione pubblica. Una condizione che ignora il merito, mortifica capacità e spreca opportunità.

Ci si trova così in una condizione politicamente paradossale, che A innantis! non può che denunciare per il bene della Sardegna e della stessa coalizione: mentre i sardi continuano a chiedere sardità e cosmopolitismo (come ben testimoniato dal sondaggio IXÈ) e la società sarda chiede di attuare la specialità e aumentare i poteri della Sardegna per far fronte ad uno Stato e un governo italiano che continuano a trattenersi le nostre entrate, ricentralizzano le politiche, impugnano le nostre leggi sull’energia, la sanità, la scuola ecc., mentre accade tutto questo, un patrimonio di impegno e progetti per un’autodeterminazione progressiva e aperta al mondo come quello rappresentato da A innantis! e da Franciscu Sedda non viene coinvolto, utilizzato e valorizzato come sarebbe utile, giusto e normale attendersi.

A innantis! ritiene che le sue storiche battaglie in materia di entrate, poteri statutari, coscienza storica dei sardi; le sue proposte – veicolate pubblicamente e privatamente – in materia di vertenza entrate, statuto, energia, fiscalità, politiche linguistiche, istruzione, agricoltura e tanto altro, siano un patrimonio decisivo per un Campo “Largo” che invece di involvere in un Campo “Ristretto” voglia evolvere verso un Campo “Sardo”. Un patrimonio che non va sprecato, per il bene della Coalizione ma ancor più per il bene dei sardi e della Sardegna.

Per questo riteniamo che vada convocato e riattivato quanto prima il tavolo di Coalizione – il “Noi” della campagna elettorale – e a tutti i livelli del governo della Sardegna si creino le condizioni perché le istanze di autodeterminazione e sardità che il nostro indipendentismo ha messo a disposizione della coalizione e del programma di governo possano avere voce e possibilità di incidere in maniera effettiva e visibile.

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