Claudia Ottavia lancia il nuovo album “Amore e Rivolte”

4 Settembre 2025

[red]

La cantautrice, attrice e performer sarda Claudia Giua, in arte Claudia Ottavia, presenta il suo nuovo album Amore e Rivolte, in uscita il 9 settembre 2025 su tutte le piattaforme digitali.

Questo lavoro segna una tappa decisiva nel suo percorso e si configura come una sintesi audace tra la tradizione del cantautorato italiano, l’intensità del recital teatrale e la sperimentazione sonora elettronica.

Definirla semplicemente “cantautrice” sarebbe riduttivo. La sua cifra artistica è quella di una figura ibrida, capace di attraversare con naturalezza musica, teatro e performance, intrecciando linguaggi e discipline. È una scelta identitaria e, al tempo stesso, un gesto politico e culturale: un atto di resistenza contro l’idea che un artista debba incarnare un’unica forma espressiva.

Con Amore e Rivolte Claudia Ottavia afferma proprio questa visione, trasformando le contraddizioni in motore creativo e aprendo nuove traiettorie per un linguaggio che unisce la scrittura cantautorale all’energia della scena, dalla poesia recitata alle sonorità elettroniche, fino alla dimensione performativa. Un disco che non si limita a raccontare, ma che mette in discussione e reinventa le possibilità stesse dell’arte contemporanea.

La presentazione ufficiale avverrà a Cagliari all’interno del Lucido Festival, con due appuntamenti pensati per portare la musica tra le persone e negli spazi urbani: il 10 settembre alle scalette del mercato di via Quirra e l’11 settembre nella piazzetta di via Montenero, entrambi alle ore 18:30. Il lancio sarà accompagnato anche da un video making-of, che documenta il percorso creativo dietro l’album e ne racconta il dietro le quinte. La regia è firmata da Simone Podda di Freshcut Production, mentre le coreografie sono state curate da Denise Cascu, sottolineando l’intreccio costante tra musica, immagini e movimento che caratterizza il progetto.

Le tematiche di Amore e Rivolte affondano le radici nelle contraddizioni del nostro tempo e prendono forma in un racconto che alterna poesia e denuncia, delicatezza e ribellione. Al centro c’è la riflessione sull’eterna tensione tra l’essere e l’apparire, una frattura che Claudia Ottavia mette a nudo con ironia tagliente e sarcasmo, smascherando i modelli sociali che prescrivono non solo come vestirsi o cosa desiderare, ma addirittura come comportarsi per sentirsi legittimati al successo. Di fronte a questa omologazione soffocante, l’artista oppone un elogio alla fragilità e alla lentezza: due dimensioni che diventano spazi di verità e resistenza, capaci di restituire autenticità in un mondo travolto dal rumore, dalla competizione e dalla velocità.

In questo scenario si innesta la rabbia generazionale, un grido viscerale che nasce dalla disillusione e dal senso di impotenza di fronte a un sistema percepito come ipocrita e insostenibile. Non si tratta però di una rabbia sterile o distruttiva: il suo obiettivo non è demolire, ma farsi ascoltare, chiedere riconoscimento, reclamare la possibilità di un’umanità più vera. A legare tutte queste tensioni è il filo rosso dell’identità resistente, ossia la volontà ostinata di rimanere fedeli a sé stessi anche quando questo significa pagare un prezzo alto, essere fuori moda o andare controcorrente.

Fondamentale per la realizzazione del progetto è stato il lavoro corale che ha coinvolto diversi artisti. La produzione porta la firma di Simone Frau, che ha seguito ogni fase accompagnando l’artista nella costruzione di un suono capace di coniugare energia elettronica e intimità cantautorale. Ilaria Porceddu, nell’ambito del suo progetto Indirizzo dAutore, ha contribuito allo sviluppo di alcune idee compositive e inciso parti di pianoforte che regalano al disco profondità ed eleganza. Arrogalla ha curato il dubmaster di BurocraziaGianluca Pischedda ha firmato gli archi intensi di Io mi prendo un caneRuido ha dato voce ed energia a Trapperisti, mentre Andrea Schirru ha arricchito Fiori nel cemento con un pianoforte intimo e raffinato. Ogni collaborazione ha lasciato un’impronta distintiva, trasformando Amore e Rivolte in un mosaico di voci e sensibilità che dialogano tra loro.

Il progetto non si esaurisce nella musica registrata. Dopo l’uscita del disco prenderà infatti forma una performance teatrale che unirà musica, recitazione e danza.

Nelle parole dell’artista: “Questo progetto rappresenta per me un momento di cambiamento importante, laffermazione della necessità di autenticità. Non mi sono piegata a logiche di mercato: ho rischiato, ho lasciato fluire la mia visione del mondo, anche a costo di non piacere. Così è nato Amore e Rivolte, pensando a un progetto più ampio che unirà musica, teatro e danza. Ciò che più mi appartiene: lunione delle arti come strumento di libera espressione.”

Classe 1988 e figlia d’arte, Claudia Giua è cresciuta tra musica e teatro. La sua formazione unisce la certificazione vocale Estill conseguita a Roma e lo studio della recitazione al Duse International di Francesca de Sapio. Questo doppio cammino le ha permesso di sviluppare un linguaggio unico, in cui voce, scrittura e interpretazione si fondono. Dopo l’EP acustico d’esordio e l’album Innocenza – con brani provocatori come Odio Sanremo e Fossi maschio – Claudia Ottavia compie oggi un passo ulteriore, consolidando una poetica in cui la critica sociale e l’intensità emotiva si intrecciano con le sonorità elettroniche. Con Amore e Rivolte propone non solo un nuovo lavoro discografico, ma un vero manifesto di resistenza, un inno alla libertà di essere sé stessi e alla bellezza che continua a nascere tra le contraddizioni del mondo contemporaneo.

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