Emersione, mostra fotografica di Musa -Francesco Manunza
26 Settembre 2025[red]
Domenica 28 settembre alle 18.00 si svolgerà l’inaugurazione della mostra Emersione, la prima esposizione fotografica di Musa – Francesco Manunza, a cura di Roberto Loddo. L’inaugurazione si svolgerà da Cultína in Via Giardini, 156b a Cagliari.
Durante la serata le musiche di ILPINK e una selezione di vini naturali della cantina Sa Defenza. Per chi non riuscisse a passare domenica, potrà visitare gratuitamente l’esposizione da lunedì 29 settembre a giovedì 2 ottobre dalle 9.00 alle 13.00; venerdì 3 ottobre per tutta la giornata dalle 9.00 alle 20.00.

Emersione di Francesco Manunza è un percorso in cui il soggetto rappresentato in ogni fotografia si rivela, emerge all’esterno, ma non come soggetto padrone di sé stesso, dall’identità definita, sospesa, ferma e stabile, bensì come spazio contaminato da una moltitudine di volti e situazioni in costante movimento, volti e situazioni che trasportano diverse identità e diversi stati d’animo.
Ogni foto diviene quindi un varco, una porta da cui emerge una verità, dalla confusione dell’alienazione quotidiana, dal rumore e il caos di una città che non riesce a fermarsi, dove il naturale agire umano per il desiderio e per la mancanza di relazione con l’Altro viene sostituito dall’agire per il godimento. Un’azione artificiale per il bisogno di consumo materiale e della necessità di accumulare cose.
Ogni foto rappresenta un Limbo di esseri incompleti e insoddisfatti, come il primo cerchio dell’Inferno di Dante, dove non vivono le anime dei non battezzati e dei pagani escluse dalla beatitudine, ma vivono esseri dominati dal grande culto dell’efficienza e della prestazione a qualsiasi costo. Esseri che camminano per camminare, all’infinito.
Una forma di ricerca della soddisfazione perennemente incompleta che non diventerà mai soddisfazione. Un Limbo che spinge le persone a rimanere sole, straniere agli altri e a sé stessi, isolate nell’egoismo e nell’individualità della mercificazione quotidiana. Limbo che non prevede, non consente, il tempo per il loro fallimento e non consente loro di avere nuove opportunità e nuove possibilità.
Un godimento illusorio che si ripete come una infinita ricerca del piacere, una ricerca determinata all’eccesso e dalla performance, dalla pulsione emotiva e incontrollata. Ed è qui che le foto di Francesco Manunza riescono a decodificare il traffico cittadino e le luci dei fari delle automobili, l’affanno incessante dei volti delle persone che camminano, le insegne luminose e le luci intermittenti. Tutto viene processato, e trasformato in segmenti e linee infinite di punti senza inizio né fine definiti.
Roberto Loddo