Il Prc sardo critica le misure di stabilizzazione presentate dall’assessora Manca

31 Agosto 2025

[red]

Pubblichiamo il comunicato stampa della segreteria regionale del Partito della Rifondazione Comunista in Sardegna sulla misura da un milione di euro presentata dall’assessora regionale al lavoro Manca relativo alle stabilizzazioni a tempo indeterminato da parte della Regione Sardegna.

Come Partito della Rifondazione Comunista Sardegna abbiamo appreso in questi giorni che La Regione Sardegna ha annunciato un milione di euro in incentivi per trasformare i contratti part-time a termine in rapporti di lavoro a tempo pieno e indeterminato. Una misura che l’assessora Manca presenta come risposta al fenomeno del part-time involontario, che colpisce soprattutto le donne.

Tuttavia come Rifondazione Comunista da sempre all’interno delle lotte e delle tematiche del mondo del lavoro ci chiediamo: quanto può incidere davvero tale provvedimento con questa somma stabilita?

Il rischio è che si tratti dell’ennesima toppa, destinata a esaurirsi in fretta senza cambiare le condizioni strutturali del mercato del lavoro.

Non è un caso isolato: ogni tre o quattro mesi la Regione lancia un nuovo bando per dare soldi alle imprese, senza che questo modifichi davvero la qualità del lavoro. Così si continua, dal nostro punto di vista a utilizzare risorse pubbliche non per rafforzare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma per alimentare un’imprenditoria predatrice che vive di contributi invece che di sviluppo reale.

Il problema non si risolve con incentivi temporanei, ma con regole e controlli. I provvedimenti che secondo devono essere presi in considerazione e attuati per dare vere garanzie al mondo del lavoro riguardano:

– Una contrattazione collettiva che renda il part-time necessariamente a tempo indeterminato,

– Definire un monte ore minimo settimanale che impedisca abusi,

– Prevedere dei contributi più alti per i contratti part-time rispetto a quelli a tempo pieno,

– Tutele reali per chi denuncia l’utilizzo improprio del part-time involontario.

Senza dei veri e propri provvedimenti strutturali del sistema lavoro, si continuerà solo a distribuire soldi pubblici senza cambiare nulla, mentre la precarietà resta sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori.   

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