La sinistra e gli unicorni

22 Ottobre 2023
(Toulouse) Le Vue (La Dame à la licorne) – Musée de Cluny Paris

[Roberto Loddo]

Ci sono tante personalità politiche che hanno governato con il centrosinistra, che hanno fatto per conto del centrosinistra gli assessori, i consiglieri regionali, persino i parlamentari e i presidenti di regione che ci parlano dall’alto dei loro nuovi e personalissimi castelli identitari dell’opportunità di costruire liste alternative alle coalizioni di destra e sinistra per poter vincere le prossime elezioni regionali.

I loro discorsi sono così convincenti e colmi di significato che mi piace paragonarli alla descrizione della bellezza dell’unicorno. L’unicorno è un animale straordinario, mistico e stupefacente. Chi non rimarrebbe affascinato da un cavallo bianco dotato di poteri magici, con un unico lungo corno arcobaleno avvolto a spirale sulla fronte in grado di curare ogni malattia e ogni veleno?

Molti di noi che leggono la politica dai primi anni del nuovo millennio sanno però che queste personalità politiche hanno sempre fatto colazione mangiando pane e volpe e da tempo non si fidano più dei loro richiami. Richiami che arrivano sempre, puntuali, a pochi mesi dalle elezioni. Mai prima. Il superamento dello sbarramento del 5% di una legge elettorale truffa (sostenuta pure da alcune di queste personalità) viene narrato come se possedessero l’arma segreta dell’Asse che avrebbe dovuto ribaltare le sorti già segnate della Seconda guerra mondiale.

Per utilizzare una metafora del drammaturgo e scrittore Roberto Mercadini, nella realtà ci sono animali molto più belli e straordinari di un banale cavallo bianco con un corno in mezzo alla fronte che l’umanità non ha mai conosciuto. E sì, e se vogliamo costruire una regione diversa da quella che già conosciamo, dobbiamo vincerle le elezioni con le cose reali che la natura ci ha dato. Con ciò che esiste e che conosciamo.

E se vogliamo abitare in un un’isola che non sia più avvelenata da modelli di sviluppo neocoloniali basati sulla disuguaglianza, sull’inquinamento e l’occupazione militare non basta parlare di simboli di purezza incontaminata ma è necessario parlare di come costruire una nuova giunta regionale.

Per farlo è obbligatorio vincere le prossime elezioni regionali con una forte coalizione plurale che rappresenti le necessità e i bisogni un pezzo di società reale. Una coalizione dell’uguaglianza e dell’autogoverno che sia la medicina contro lo spopolamento dei nostri paesi, contro la barbarie del diritto alla sanità negato e contro l’idea del reddito funzionale allo sfruttamento.

Narrare storie fantastiche come quelle su poli alternativi vincenti che non esistono mi pare utile quanto parlare degli unicorni, che ricordo, rimangono comunque simboli di magica saggezza che nella fantasia cristiana medioevale possono essere ammansiti solo dalle vergini.

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