Mutaziones

15 Febbraio 2012

Natalino Piras

Una come Lillian Hellmann, compagna di Dashiell Hammett, entrambi perseguitati al tempo del maccartismo, definirebbe questi nostri giorni come “tempo dei furfanti”. È significativo che non ci si riesca mai a liberare da certo retroterra, dal lessico che avemmo da giovani e che ci ritorna adesso come condanna a un impegno che vorremmo affidare ad altri. Siamo stanchi di ripetere sempre le stesse cose. Ma se ci guardiamo intorno: “abba e bentu”, acqua e vento, dice il poeta.
Non ci sono facce presentabili. Il sindaco di Roma fu accanito neofascista, picchiatore nero, forse altro. Ce lo troviamo presenzialista in tv a difendere il suo non operato nei giorni della neve e del gelo dagli attacchi del Viminale e della Protezione Civile. Ci si chiede: ma da dove viene la coscienza etica, l’etica della prassi democratica ad  uno che non ha nel suo dna politico i fondamentali della democrazia?
Né, se guardiamo al locale, ci sono elementi più confortanti. Pannella. Quando ero manovale di maestro di muro e difendevo i radicali, per spregio il maestro di muro diceva: “sor de Padella, quelli di Padella”. In questo tempo dei furfanti io devo dare ragione al mio antico maestro di muro.
Né più né meno, colui che ama farsi identificare il referente per antonomasia della protesta e dei diritti civili, come icona del trombonismo, come  arte della politica, arte come artificio. Si accompagna a gente squalificata. Viene in  Sardegna, in Barbagia, a sorreggere chi da amministratore della cosa pubblica  non ha bene operato né bene opera. E allora? A che vale la nostra ideologia di comunisti che quelli dell’arte della politica oggi identificano ancora come il soldato giapponese nella giungla che continuava a combattere gli americani a guerra finita da decenni? È che dobbiamo imparare, Gramsci docet, ad essere davvero machiavellici.
E se il governo Monti dice no al  trombonismo di Alemanno simil Padella che vuole portare a Roma le Olimpiadi del 2020, noi siamo col governo Monti.
Pur non riconoscendo al governo Monti millantata autorevolezza.  Questa apertura di fiducia a gente che non è come noi, diversa da noi, che non pensa come noi, che ha pratica politica diversa dalla nostra, ci permette di muovere, con autorevolezza, giusta critica ai politicanti locali che sorretti dal trombone Padella fanno cattivo uso delle pubbliche risorse. Bisogna cioè essere dentro il tempo dei furfanti come Ulisse che si traveste da medicante per meglio organizzare la vendetta contro i Proci, ingiusti pretendenti al trono. L’arte della politica  che ci viene concessa, come comunisti che fanno rivendicazione di comunismo, è questo essere dentro la temperie disposti a navigarla, ad affrontarla. Non possiamo fare la rivoluzione.
Cerchiamo di formare uno spirito della Riforma senza cedere troppo ai controriformisti. Noi abbiamo come obiettivo la liberazione dell’uomo come persona fisica, come fatto concreto nella Storia. Per rendere possibile questa idea astratta, cosa che attiene allo Spirito, dobbiamo agire nella vaghezza che lo Spirito dà: il dialogo se dialogo, la dialettica se dialettica. Lo scontro ci vede perdenti. La contingenza storica ci impedisce di rivendicare come giustezza quanto gli altri ci imputano come errore ed orrore: quello di credere in una società di uguali.
Dicono, è opinione diffusa in molte maggioranze, che questo sia impossibile. E noi siamo d’accordo con chi questa impossibilità sostiene. Solo che a differenza delle maggioranze, noi minoranza coltiviamo l’eresia dell’utopia. Uno della maggioranza, uno tipo, dice che dato che è impossibile arrivare ad una società di uguali, si dà da fare perché tutta la disuguaglianza che regge l’iniquo  presente sia rafforzata. Leggi la linea Alemanno-Padella-i politicanti locali.
Invece uno della minoranza, uno tipo, contrasta con le parole e con gli atti, con gesti e postura, la linea della maggioranza tipo.
Come?  Non ci restano che le parole, le scritture,  la capacità di denuncia e di organizzazione che queste hanno come potenziale e come atto.
Noi diciamo che Alemanno-Padella-i politicanti locali sono Controriforma, mente e braccio secolare di novella inquisizione. Pur accettando di dialogare e lo scambio dialettico con costoro.
È questa capacità eretica che stabilisce la differenza. Altro non ci resta. E dobbiamo essere forti.

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