Perché partecipare il due giugno alla manifestazione contro l’occupazione militare della Sardegna

24 Maggio 2023

[red]

Il movimento A Foras – Contra a s’ocupatzione militare de sa Sardigna ha convocato per il due giugno una manifestazione a Cagliari con concentrazione alle 16.00 da Marina Piccola di cui pubblichiamo la nota.

La Sardegna, per tutto il mese di maggio, vede grandissime esercitazioni militari che coinvolgono i paesi Nato e si inseriscono nel conflitto russo-ucraino. In questo periodo si susseguono con un enorme dispiegamento di mezzi: Noble Jump, Joint Star e Mare Aperto.

Noi crediamo che una parte consistente della popolazione sarda sia contraria a tutto questo ma che, al momento, non trovi il modo di rendere palese il proprio dissenso.

Davanti ad uno scenario internazionale sempre più allarmante, e al conseguente arrivo in Sardegna di migliaia di militari e mezzi da guerra, tanto da far definire la Sardegna ‘la regione più militarizzata d’Europa’ abbiamo deciso di riportare l’attenzione su Cagliari.

Vogliamo denunciare che la guerra non viene fatta solo all’interno dei poligoni e non solo quando c’è l’attenzione di tutti i media sulla nostra isola, ma una grandissima percentuale del nostro territorio, anche cittadino, è occupata militarmente per tutto l’anno.

Perché non tutte le zone della città sono accessibili alle persone che la abitano? Perché i colli di Cagliari sono chiusi, almeno parzialmente, dal filo spinato? Perché i militari hanno i propri stabilimenti balneari del Poetto, chiusi al resto della popolazione?

Noi non siamo una minoranza da ghettizzare, emarginare, processare o cercare di intimidire. Noi siamo espressione di quella parte di popolo sardo che non ci sta e vuole dirlo pubblicamente. Noi diremo sempre che non c’è il nostro consenso per questo uso della terra, che come tornaconto ci da una salute precaria se non compromessa, desolazione economica, spopolamento.

La lotta contro l’occupazione militare della Sardegna non è un problema di ordine pubblico, ma è un problema politico che noi vogliamo riportare all’ordine del giorno. Noi vogliamo essere un punto di riferimento per tutte le persone che sentono come noi questa oppressione. Vogliamo rispondere a questi eventi ricostruendo una progettualità politica che possa contrastare una situazione di apatia e omertà. Vogliamo parlarne tutt* insieme e impegnarci nell’attività di informazione attraverso conferenze, dossier, pubblicazioni, dibattiti e spettacoli. Vogliamo, in questo modo, portare delle rivendicazioni comuni e condivise, vogliamo essere al loro fianco quando manifestiamo.

Per tutte queste ragioni sopra elencate ci vedremo il due giugno alle 16 a Marina piccola. Alle 17 inizieremo gli interventi, alle 18 partiremo in corteo per le vie della città più attenzionate dal turismo ma anche dalle caserme militari e da tutto ciò che ci colpisce. Faremo viale Poetto e gireremo in piazza San Bartolomeo.

Il percorso sarà di poco meno di due km. Passeremo in mezzo alle caserme per dimostrare che anche Cagliari, fra demanio e servitù militari, non è messa meglio del resto della Sardegna, anzi. Vogliamo costruire una manifestazione pacifica e gioiosa, con la partecipazione di tutta la popolazione, che possa aiutarci ad elaborare collettivamente tutta la rabbia e la frustrazione accumulata in questi mesi.

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