Perché vogliono allontanare l’Asarp?

27 Gennaio 2023

[Gisella Trincas]

La lettera della presidente dell’Asarp Gisella Trincas alle istituzioni per un intervento che sospenda l’allontanamento della associazione dei familiari dalla sede che utilizza in comodato d’uso gratuito presso il padiglione E della Cittadella della Salute all’ex Ospedale Psichiatrico di Cagliari.

Ci rivolgiamo alle SS.LL: non solo come Associazione riconosciuta ma come famiglie che da 36 anni sono impegnate nel campo della salute mentale per il pieno riconoscimento alla salute e ai percorsi di ripresa dei propri cari, dei nostri soci, dei cittadini e delle cittadine che attraversano la condizione della sofferenza mentale.

Dal 2007 l’Associazione A.S.A.R.P. (socia fondatrice dell’UNASAM) ha stabilito la sua sede legale e operativa all’interno del padiglione E della Cittadella della Salute, grazie alla disponibilità e sostegno dell’allora Direttore della ASL 8 di Cagliari Dottor Gumirato. Fino a quella data, l’Associazione utilizzava una propria sede privata di cui sosteneva tutte le spese.

Negli stessi anni, l’Associazione, che già portava avanti diversi progetti nel campo della salute mentale (la fondazione della cooperativa sociale ASARP UNO, la fondazione della Comunità Integrata “Casamatta”, i laboratori culturali e abilitativi, l’intensa attività formativa, l’impegno politico per una salute mentale di comunità e servizi pubblici all’altezza del compito affidato dalle Leggi di Riforma), era impegnata anche nella fondazione della Cooperativa Sociale “Il Giardino di Clara” che aveva l’obiettivo di realizzare progetti lavorativi per i soci della Cooperativa in maggioranza utenti dei servizi di salute mentale. Il progetto intendeva realizzare un Caffè Letterario con piccola ristorazione all’interno della Cittadella della Salute (ex Ospedale Psichiatrico Villa Clara). Per la realizzazione del progetto, l’allora Direttore Generale Gino Gumirato aveva messo a disposizione della Associazione un’area del padiglione G (ex direzione dell’O.P.), provvedendo alla ristrutturazione dello spazio concesso (così come tutti i padiglioni dell’area dell’ex ospedale psichiatrico), negli impianti elettrici e idrici, in vista della realizzazione del progetto come si può dedurre dalle planimetrie all’epoca realizzate. Intanto la cooperativa avviava la formazione dei soci che nel progetto dovevano lavorare.

Nel 2009, è cambiata la Direzione e nonostante le ripetute sollecitazioni dell’Associazione, quegli spazi non venivano assegnati formalmente alla Associazione. Nel cambio ulteriore della Direzione, quegli spazi, senza alcuna comunicazione all’Associazione, sono stati ristrutturati nuovamente per eliminare l’impianto elettrico e idrico funzionali all’uso del Caffè Letterario per essere adibiti a sportello per l’esenzione ticket.

Lasciamo immaginare alle SS.LL, la delusione e il dolore delle tante persone che, attraverso questo progetto avrebbero potuto conquistare un lavoro vero e degnamente retribuito, in un luogo (un tempo luogo di dolore) che poteva offrire un servizio di eccellenza alla cittadinanza e i tanti operatori che all’interno della Cittadella della Salute lavorano.

La Cooperativa il Giardino di Clara, si è occupata di altro ma nulla al confronto di quanto poteva realizzare con quel meraviglioso progetto. Nel 2012, con altra Direzione della ASL8, e su richiesta dell’allora Direttore del Dipartimento di Salute Mentale Augusto Contu, si tenta di togliere all’ASARP la sede avuta in comodato d’uso nel 2007. Dopo un incontro dell’Associazione con il Direttore Generale Dottor Emilio Simeone, l’azione di sfratto si ferma e l’Associazione continua a portare avanti la sua attività. In quegli anni col Dottor Simeone si firmano progetti in partenariato e adesioni alle iniziative dell’ASARP con parole di grande apprezzamento da parte del Dottor Simeone per il lavoro svolto dall’Associazione. Col Dottor Contu il rapporto diventa di totale collaborazione.

Nel 2016 la Cooperativa Sociale ASARP UNO, in partenariato con ASARP, aderendo ad un bando della ASL 8, apre la prima Comunità Terapeutica ad alta intensità nella Città di Cagliari (realizzata con proprie risorse finanziarie) la Comunità Terapeutica Franca Ongaro Basaglia (si tratta dell’unica Comunità Terapeutica esistente nella Città di Cagliari, unitamente alla Comunità Integrata Casamatta sempre fondata dall’ASARP).

A fine 2019 viene nominato un nuovo Direttore del Dipartimento di Salute Mentale di Cagliari, la Dottoressa Graziella Boi in sostituzione del Dottor Alessandro Coni (che a sua volta sostituiva il Dottor Augusto Contu andato in pensione) che rimane in servizio come Direttore del Centro di Salute Mentale Cagliari1. Si precisa che nel momento in cui viene nominata Direttore del Dipartimento di Salute Mentale la Dottoressa Graziella Boi, il Dottor Contu (già in pensione) viene nominato suo Consulente ed è attualmente in carica.

Il 19 novembre 2020, il Direttore del Servizio Logistica e Patrimonio della ATS Sardegna, il Dottor Testoni, invia una lettera in cui si richiede la “restituzione immediata” dei locali entro e non oltre il 15.12.2020. L’Associazione, scrive al Commissario Straordinario Dottor Massimo Temussi (e per conoscenza al Direttore del Servizio Dott. Testoni e alla Direttore del DSM Graziella Boi) una lettera con la quale si chiede un incontro urgente e la possibilità di rivedere la decisione assunta al fine di consentire all’Associazione la prosecuzione dell’attività svolta (allegato B e C)

L’8 febbraio 2020, la presidente e la vice presidente dell’ASARP incontrano, nei locali di ATS Sardegna il Dottor Massimo Temussi. L’incontro si conclude con l’impegno del Dottor Temussi a individuare diverse sedi di proprietà di ATS Sardegna, con spazi adeguati sia in termini di mq che di confort, da proporre all’ASARP per trasferire la propria attività. Il Dottor Temussi successivamente ha cessato l’incarico e l’impegno preso non è stato mantenuto.

L’11 gennaio 2021, il Direttore del Servizio Logistica e Patrimonio Dottor Testoni invia una nuova comunicazione all’ASARP invitando l’Associazione a lasciare i locali entro il mese di gennaio 2021. Il 2 marzo del 2022, riceviamo dall’Avvocato Carlo Diana dell’Ufficio Affari Legali di ARES Sardegna una comunicazione in cui ci invita a lasciare i locali entro 7 giorni trascorsi i quali agirà in giudizio contro ASARP. Il 3 marzo l’Associazione risponde all’Avvocato, scrivendo anche al Direttore del Patrimonio e alla Direttore Generale di Ares Sardegna chiedendo un’incontro nel tentativo di rivedere tale decisione che determinerebbe la chiusura dell’attività della Associazione per l’impossibilità di trovare sul territorio spazi adeguati in tempi celeri e a costi ragionevoli.

In data 8 marzo 2022, il Direttore della ASL 8 Dottor Tidore sollecita verbalmente la presidente dell’ASARP al rilascio dei locali. In data 14 marzo 2022, il Direttore della SC Logistica e Valorizzazione del Patrimonio, comunica all’ASARP la disdetta del contratto di comodato d’uso come previsto dall’art.5 del contratto stesso. L’Associazione risponde di prendere atto della disdetta del contratto informando che lascerà i locali liberi entro il 20 settembre 2022, salvo intervento risolutivo della questione come auspicato. (allegato G). Segue diversa corrispondenza con la Direttore Generale di Ares Sardegna (inviata sempre per conoscenza anche agli altri uffici di Direzione e all’Assessore Regionale alla Sanità).

Il giorno 14 aprile 2022, una delegazione dell’ASARP incontra, dopo diverse sollecitazioni, la Dottoressa Tomasella che ribadisce che la richiesta di rientrare in possesso dei locali utilizzati da ASARP è determinata dalla necessità di utilizzare quegli stessi spazi per alcuni dipendenti della ASL8 che non troverebbero sistemazione nel padiglione della Cittadella della Salute in cui la ASL8 ha trasferito la propria sede. Assume nel contempo l’impegno di informarsi su quanto da noi riferito e di parlarne col Direttore della ASL 8 Dottor Tidore.

Al momento, nonostante le nostre tante comunicazioni via PEC e le telefonate, non abbiamo ricevuto alcuna risposta in merito alle richieste avanzate dalla Direttore Generale di Ares Sardegna. In data 17 gennaio 2023, viene notificato all’ASARP il ricorso depositato in Corte d’Appello dal Commissario Straordinario e legale rappresentante pro tempore Dott. Enrico Gaia, rappresentato e difeso dall’Avvocato Carlo Diana, in cui si chiede l’immediato rilascio dei locali utilizzati dall’Associazione.

L’udienza di discussione in contradditorio è fissata per il primo febbraio prossimo. L’Associazione, unitamente al suo Comitato Direttivo e tutti soci, chiede l’intervento dei rappresentanti istituzionali al fine di evitare la cessazione della pluriennale e lodevole attività dell’Associazione Sarda per l’Attuazione della Riforma Psichiatrica con gravi ricadute sulla comunità.

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