Sull’imminente chiusura del reparto di diabetologia del Brotzu

29 Dicembre 2023

[Claudia Zuncheddu]

Si intensificano gli appelli dei diabetici sardi, per scongiurare la chiusura del reparto diabetologico del Brotzu. Il reparto altamente specializzato, è indispensabile per l’elevata incidenza del diabete tra i sardi.

La Sardegna è in testa, dopo la Finlandia, per l’incidenza di DM1 a livello mondiale. Ogni anno le nuove diagnosi in età infanto-giovanile superano i 50 casi su 100.000 abitanti, contro 6-7 casi su 100.000 nel resto d’Italia. Si tratta di dati allarmanti di cui tener conto nelle scelte in materia di politica sanitaria.

La lotta al diabete e tra le prime tre emergenze sanitarie secondo l’OMS. E’ una lotta difficile per la complessità della malattia, basti pensare che l’80% dei casi, già al momento della diagnosi presenta danni d’organo e impone un’assistenza multidisciplinare e multiprofessionale che solo un reparto specialistico può garantire. Con la chiusura del reparto, chi assicurerà un’intensiva e qualificata assistenza diabetologica ai ricoverati in reparti chirurgici o comunque non internistici? Chi e dove si garantiranno le consulenze specialistiche per il monitoraggio degli organi a rischio di complicanze?

La Rete Sarda ribadisce che sia sul piano epidemiologico che organizzativo, dopo anni di tagli ai servizi territoriali e di limitazioni prescrittive per l’accesso ai devices e alle terapie innovative, la Sardegna necessita di riforme che agevolino i diabetici e non di chiusure dei reparti ospedalieri di riferimento. Il diabete è una malattia con costi sociali altissimi e chiudere il reparto significa mancanza di attenzione e di capacità di rispondere in modo appropriato da parte delle istituzioni.

La Rete Sarda ribadisce che la tutela della salute deve essere al centro del dibattito politico per il peso sociale, clinico ed economico. Chiede se il presidente Solinas e l’assessore alla sanità Doria, abbiano consultato i clinici prima di procedere allo smantellamento del reparto.

La Rete Sarda si appella al mondo politico di competenza per scongiurare la chiusura del reparto e per arrestare le azioni di smantellamento degli ospedali già da tempo in corso.

Claudia Zuncheddu è la portavoce della Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica

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