Sull’inceneritore di Macomer
28 Settembre 2025[Mario Fiumene]
L’incenerimento è di per sé una tecnologia obsoleta e in contrasto con gli obiettivi della economia circolare. Inoltre perpetua l’impatto ambientale della sovrapproduzione delle merci e dello spreco delle materie.
L’incenerimento contribuisce a determinare danni ambientali e sanitari, sia per le emissioni che per i rifiuti pericolosi a loro volta prodotti. A fronte della innegabile pericolosità degli impianti che, anche con le migliori tecnologie, emettono inquinanti persistenti (diossine, furani, PFAS) aumentando inevitabilmente il rischio sanitario, è necessario un aggiornamento del Piano regionale gestione rifiuti.
Sarebbe auspicabile una moratoria sulla costruzione/ampliamento di ogni tipo di impianto che brucia rifiuti; l’adeguamento della capacità di incenerimento alla effettiva produzione regionale riducendola con l’attuazione delle politiche di riciclo e soprattutto di prevenzione dei rifiuti; l’attuazione di un monitoraggio epidemiologico delle popolazioni esposte agli impatti ambientali integrato con biomonitoraggi e corrette valutazioni di impatto sanitario; la completa trasparenza e informazione, a livello provinciale/comunale, su composizione, raccolte, effettivo riciclo e smaltimento dei rifiuti, come delle politiche di riduzione e prevenzione; sarebbe preferibile la modifica radicale del Piano regionale di gestione dei Rifiuti, con la graduale chiusura degli impianti sovrabbondanti rispetto alle esigenze del territorio con impianti di trattamento a freddo e recupero di materia: è dimostrato che una consistente quota di rifiuti destinata all’incenerimento sia ancora recuperabile.
A Macomer e in Provincia di Nuoro tutto questo è ignorato. Accade che si continua con i lavori per poter accendere il termovalorizzatore a Tossilo (toponimo di epoca recente), un impianto che pare fare le bizze e sembra non volerne sapere di funzionare: sorridiamo nel dire che nella zona sorgevano vari nuraghi, tra questi uno dal nome “Castigadu”, come uno scherzo del destino. Di recente una piccola esplosione avrebbe danneggiato una parte degli impianti: appare complicarsi il collaudo tecnico. Nelle ultime settimane c’è stata una verifica per valutare il corretto funzionamento: dicono per la sicurezza.
L’amministrazione locale chiede di avere tutte le informazioni riguardo l’avvio dell’impianto e chiede sia in sicurezza. La Provincia di Nuoro è direttamente coinvolta. A breve il rinnovo del Consiglio provinciale del nuorese: tra i candidati alla presidenza c’è il primo cittadino di Macomer. I sindaci sono i primi tutori della salute dei cittadini.