Un giudizio sul PD (21/12/2007)

Elio Pillai

Caro Marco,
tu sei stato il principale estensore di questo documento/lettera,che io speravo di poter condividere.
Questo documento si rivolge ai nostri partiti e anche a quanti non si riconosce nei 4 partiti (prc.pdci verdi,sinistra democratica) ma si riconoscono in questo processo di aggregazione della sinitra”radicale”, con l’biettivo di stimolare una dibattito che si è aperto con l’evento politico dell’8 e 9 dicembre a Roma.
Dopo vari tentivi di limarlo un po’ da una parte e un po’ dall’altra si è finito per limarlo solo da una parte togliendo,a mio avviso, il senso politico che stava alla base della nostra discussione.
Infatti dal secondo capoverso del documento è stato cancellato questo passaggio:”Nello stesso tempo registriamo che le scelte politiche del Nuovo Partito democratico lo allontanano sempre di più dall’ispirazione della Costituzione Repubblicana.Questo partito non solo accetta le alleanze negli organismi internazionali in ruolo di subalternita’ sottovalutando persino il principio della sovranita nazionale,ma subisce il primato dell’impresa nei confronti del lavoro,non difende i valori della laicita’ dello stato e non preserva il paese dai pericoli di un disastro ambientale.”
A me sembrava chiaro che l’accelarazione della costituzione del Partito Democratico e la costituzione del nuovo partito di Berlusconi ha chiuso una fase politica perché entrambi stanno riddisegnando l’intero sistema politico.Queste sono le ragioni che ha costretto la cosidetta sinistra “radicale” a diventare “sinistra arcobaleno” avviando velocemente un processo di ri-costruzione della sinistra in Italia.Non ci sfuggono tutte le difficolta che sono dentro questo processo e infatti molte le denunciamo in questo documento.Non possiamo,pero’, prescindere dal fare un’analisi critica sui mutamenti avvenuti nel PCI,PDS,DS per approdare infine nel nuovo Partito Democratico.Da questi fatti la SINISTRA ARCOBALENO è incalzata a ri-costriure una sinistra di classe anticapitalistica,che lavora per la pace senza se e senza ma;che mette il lavoro,l’ambiente e la laicita’ al centro della propria politica.Per questo vogliamo discuttere anche dei rapporti interni,dei nostri comportamenti,della democrazia interna e quando serve , anche della questione morale CHE, qualche volta, tocca anche noi.
Se non fosse cosi’,che senzo avrebbe ri-costriure una sinistra di classe , recuperando valori che si vanno perdendo? Sarebbe sufficiente diventare la sinistra interna del Partito Democratico magari impegnandoci a spostare un po piu’ al centro l’asse della sua politica.Ho partecipato a quasi tutti i dibattiti,ma non all’ultimo dove è stato tolto il capoverso”incriminato” .Perche’?..qual’è la motivazione vera?.. L’analisi del Partito Democratico che viera contenuta era troppo dura?..ma non l’avevamo fatta a ragion veduta , in presenza di fatti concreti? Del resto non siamo stati affatto teneri nei confronti dei dirigenti dei nostri partiti.
Firmerò pertanto la tua lettera solo se verrà reintrodotto il giudizio sulla politica del PD.