Perché non deve essere concesso l’ampliamento della fabbrica di bombe Rwm
13 Novembre 2025
[Roberto Mirasola]
In questi giorni i comitati impegnati in opposizione all’ampliamento della fabbrica di bombe RWM, hanno presentato alla Presidente Todde un’importante lettera.
Un contributo che fa ben capire il perché è stata corretta la posizione assunta nel chiedere un ulteriore approfondimento prima di pronunciarsi sulla richiesta di VIA. Si evidenzia che la sentenza del TAR che intima alla regione di pronunciarsi nel termine dei 60 gg. è una procedura amministrativa dovuta. La PA deve pronunciarsi non essendo possibile il suo silenzio. Viene, dunque, intimato un termine ma i giudici amministrativi giustamente non entrano nel merito della decisione politica che chiaramente è a carico della Presidente e della sua Giunta.
A nostro parere sarà difficile non tener conto degli importanti elementi che emergono dalla lettura del documento scritto dai comitati. Si fa notare ad esempio che “Il mancato coinvolgimento della Soprintendenza ai Beni Paesaggistici e Ambientali in ogni atto e procedimento riguardante l’ampliamento della fabbrica RWM, pur in presenza di vincoli paesaggistici tali da rendere il parere della Soprintendenza necessario e vincolante”. Queste affermazioni derivano dall’attenta lettura del D.lgs. 42/04: il Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Si tratta delle norme che tutelano la protezione, la conservazione e la promozione del patrimonio culturale e paesaggistico. Ebbene i comitati evidenziano con dovizia di particolari tutte le omissioni della RWM tanto da far riportare che “L’istruttoria condotta dal Servizio VIA si è quindi conclusa senza che fossero acquisiti i necessari pareri in merito ai vincoli paesaggistici presenti nell’area di intervento, né da parte della Soprintendenza, che non è mai stata coinvolta, né da parte del Servizio tutela del paesaggio della Sardegna meridionale che non si è mai espresso in merito all’ampliamento dello stabilimento RWM nel suo complesso, come richiesto dalle sentenze del C.d.S.”
Altro aspetto importante riportato è la sottovalutazione da parte della RWM nel costruire gli insediamenti produttivi nonostante la presenza del Rio Figu. In particolare si legge “Si omette però di precisare che da tale analisi sia risultato un rischio di esondazione molto elevato per il Rio Figu (livello Hi4), il che comporta un rischio idraulico molto elevato in tutta l’area (livello Ri4, il massimo possibile…..Reparti produttivi, depositi, locali tecnici, strade e piazzali realizzati in quest’area si configurano quindi come abusi non sanabili”. Non possono non tornare alla mente tutti i disastri idrogeologici verificatisi in Sardegna quando si è costruito nel corso dei fiumi. Giusto per ricordare. Il ciclone Cleopatra nel 2013 causò perdite in vite umane e ingenti danni materiali, perché l’enorme quantità d’acqua non trovò spazio sufficiente nei canali a causa del fatto che diversi corsi d’acqua furono tombati o ristretti. Stesso discorso vale per l’alluvione del 2008 a Capoterra.
Ultimo aspetto che si fa notare è che nei documenti presentati dalla RWM alcuni edifici, si dice siano adibiti ad uso magazzinaggio quando in realtà il loro uso è ben diverso. Si legge: “L’unità esterna collocata in comune di Musei non svolge però la funzione di magazzino esterno, ma si tratta invece di un vero e proprio reparto produttivo nel quale si svolge l’assemblaggio delle loitering munitions (Droni Killer) della serie Hero prodotti su concessione della UVision Air Ltd, azienda israeliana del comparto militare-industriale”
In questi giorni diversi esponenti politici si sono espressi, alcuni mettendo in discussione il principio della libera impresa. In particolare si ritiene che l’eventuale decisione negativa della Regione limiterebbe irrevocabilmente l’iniziativa privata. L’articolo 41 della Costituzione riconosce la libera iniziativa economica privata, tuttavia la limita espressamente nel caso in cui rechi danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute o all’ambiente. Rischi alla salute e all’ambiente che per i motivi sopra riportati sono abbastanza evidenti che devono creare una grande preoccupazione. Ricordiamoci che parliamo di una fabbrica che utilizza esplosivi e le conseguenze sulla popolazione non devono essere sottovalutate.
Roberto Mirasola è il responsabile pace di Sinistra Futura
Nella foto: Murale contro la RWM del collettivo FX, foto Lorenzo Sibiriu







