ClimaX: è possibile trovare soluzioni condivise tra tutela dei territori ed energia?
16 Settembre 2025
[red]
Manca meno di un mese a ClimaX Sardegna, la tre giorni lanciata dalla rete nazionale Transistor per progettare strategie e iniziative dal basso per il futuro climatico, sociale ed energetico della Sardegna.
Il 10, l’11 e 12 ottobre le decine di realtà, movimenti, esperti, ma anche semplici cittadine e cittadini che hanno aderito al form pubblico di lancio, si riuniranno a Cagliari per prendere parte a un processo partecipato e ambizioso.
Il grande obiettivo del progetto? Promuovere una transizione ecologica equa, giusta e partecipata, che passi per il coinvolgimento cittadino e metta in primo piano gli interessi del territorio. A partire da diversi temi, da cui un argomento delicato come quello dell’energia.
“Sappiamo che l’energia è un tema che spesso risulta scottante e purtroppo divisivo, questa situazione rischia di fare solo del male tanto alle popolazioni e alle comunità locali, quanto al pianeta. La transizione è indubbiamente una risposta fondamentale a una crisi climatica che danneggia proprio i nostri territori. Li danneggia a livello economico, sociale, di vivibilità, di benessere delle persone: non è più possibile aspettare, dobbiamo attuare un cambiamento reale e strutturale. Allo stesso tempo però crediamo profondamente che per superare divergenze e pregiudizi ci sia bisogno del dialogo, del coinvolgimento, dell’ascolto. Energia pulita significa superamento delle fonti fossili, tra le principali cause della crisi climatica nonché responsabili di immensi danni al pianeta e a tutte le popolazioni. Deve significare però anche rispetto delle comunità locali, condivisione sul territorio dei benefici e delle ricchezza. In poche parole: vantaggio per le persone. Questo è uno dei pilastri al centro di ClimaX” spiega Lorenzo Ci, coordinatore nazionale Transistor, rete già presente in numerose città italiane e che conta centinaia di attiviste e attivisti in tutta Italia.
Tutti provenienti dal territorio sardo le esperti e gli esperti previsti da programma: Valentina Mereu, Dottoressa in Scienze e Tecnologie Agrarie specializzata in Agrometeorologia, ricercatrice presso il CMCC di Sassari, con un’analisi degli scenari dei cambiamenti climatici relativa alla Sardegna. Spazio quindi a Giampaolo Salice, Professore di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Cagliari, con una riflessione sulla storia ambientale della Sardegna, utile a comprendere meglio il quadro attuale e il dibattito pubblico rispetto a temi come la transizione energetica e la tutela del territorio. Focus energetico invece per Veronica Pillai, Ingegnera esperta in gestione dell’energia e sostenibilità, Coordinatrice della Commissione Energia, Impianti e Sostenibilità dell’Ordine degli Ingegneri di Cagliari.
“Non è casuale il nome ClimaX: se ‘Clima’ è giustizia climatica, la ‘X’ è l’impronta sociale del progetto, riferendosi a un personaggio iconico nelle lotte per la libertà come Malcolm X. Dall’altro è l’incognita da individuare insieme, un percorso da costruire collettivamente, in grado di unire transizione energetica e tutela per il territorio sardo”.
Un progetto rivolto a tutta la Sardegna, con un approccio marcatamente sociale e non esclusivamente ecologico. “Crediamo che il cambiamento che vogliamo vedere del mondo debba partire da noi. Questo vale come non mai in Sardegna, una regione ricca di storia, di eccellenze e di energie positive. Il nostro futuro è appunto nostro, sta a noi attivarci per scegliere che direzione prendere. Tutto questo è ClimaX” conclude Lorenzo Ci.
ClimaX Sardegna si svolgerà il 10, 11 e 12 ottobre 2025, presso il Laboratorio di Ecologia Urbana “Enrico Corti”, Mediateca del Mediterraneo, Cagliari. Evento organizzato con il patrocinio del Comune di Cagliari.