L’Unione Europea rischia di fare passi indietro sulle politiche climatiche
28 Ottobre 2025
[red]
L’Europa è a un bivio. In un contesto geopolitico teso, in cui la capacità industriale è al centro delle discussioni sulla difesa, sul commercio e sull’economia, la Commissione europea ha presentato all’inizio di quest’anno il suo piano per un “Clean Industrial Deal”.
Sulla carta, questi programmi promettono sia ambizione climatica che rinnovamento economico. Ma se non saranno progettati secondo criteri di equità e responsabilità, rischiano di ripetere gli errori del passato.
Gli attivisti sostengono che un Clean Industrial Deal debba essere <garantire che la transizione offra dignità, sicurezza e buoni posti di lavoro ai lavoratori – non solo profitti per gli azionisti.>> afferma Carlo Mezzalama di Fridays For Future Torino.
Ecco perché le condizionalità sono così cruciali.
<> continua Sara Sessa di Fridays For Future Roma << Le aziende che ricevono sussidi o agevolazioni fiscali dovrebbero essere legalmente obbligate a impegnarsi in reali riduzioni delle emissioni, senza trucchi contabili, a rispettare i diritti dei lavoratori e le clausole sociali, inclusa la contrattazione collettiva e i salari equi; a mantenere l’occupazione di qualità invece di ricorrere a licenziamenti o esternalizzazioni, a investire in formazione e filiere locali.>>
Questi requisiti non sono burocrazia superflua: sono garanzie per assicurare che gli investimenti pubblici generino un reale valore pubblico.
Il sostegno industriale ha troppo spesso sovvenzionato pratiche inquinanti, bonus ai dirigenti o ristrutturazioni aziendali a scapito dei lavoratori e delle comunità.
<ex GKN>> conclude Emanuele Akira Genovese di Fridays For Future Roma <riconversione ecologica dal basso della fabbrica. Ma ancora oggi la risposta delle istituzioni rimane lenta e farraginosa.>>
Integrando le condizionalità e allineando le politiche sia alle priorità climatiche sia a quelle del lavoro, i governi possono rafforzare la competitività, accelerare la riduzione delle emissioni e costruire fiducia pubblica nella transizione.
Il Clean Industrial Deal può diventare un motore di prosperità a lungo termine, resiliente al clima, socialmente equo ed economicamente sostenibile.
Chiediamo ai decisori politici di cogliere questa opportunità, garantendo che ogni euro di investimento pubblico serva il duplice scopo di proteggere il nostro pianeta e assicurare lavoro dignitoso.







