[Roberto Loddo]

Da persona di sinistra che sostiene una prospettiva europea di lotta antiliberista, transfemminista ed ecologista sono contro ogni guerra e a favore dell’autodeterminazione dei popoli oppressi. A partire dal popolo palestinese che sta subendo un genocidio da parte di uno stato occupante che ha forti sostegni da parte dell’Occidente e dell’Europa.

Sostengo la costruzione di una Europa delle persone e non della finanza e sono orgoglioso che il Parlamento europeo il nove luglio abbia condannato i nuovi brutali attacchi della Russia contro i civili ucraini. Quel voto mi fa sentire più europeo.

La Russia vive un drammatico deterioramento della democrazia, delle libertà civili e dello stato di diritto che è diventato sempre più accentuato. Non rispetta le sue minoranze e le sue opposizioni e utilizza l’esecuzione penale della giustizia come strumento per colpire e isolare gli oppositori politici.

La responsabilità della guerra di aggressione del 2022 ricade interamente sulla Russia, paese militarista e imperialista che vuole cancellare l’Ucraina attraverso la sua forza militare per raggiungere obiettivi politici di espansione del proprio territorio e persino di influenza su altri paesi.

Il caso delle elezioni in Romania (senza entrare nel merito della legittimità di quel voto) dimostra che la Russia può alterare i risultati elettorali con le sue campagne di influenza e disinformazione.

Affermare che oltre 70 mila ucraini risultano scomparsi a causa del conflitto e che la deportazione dei bambini ucraini potrebbe costituire una strategia genocida corrisponde a verità.

L’estrema destra europea escludendo European Conservatives and Reformists Group, sostiene le ragioni della Russia imperialista di Putin. Da Orban alla Lega di Salvini, al Rassemblement National di Marine Le Pen, ai nazisti dell’Afd e l’FPÖ di Herbert Kickl che guida un partito fondato da ex SS austriache nel 1950.

Sono filo Putin pure i fascisti travestiti da socialisti come Zoran Milanovic in Croazia, il presidente della Repubblica Slovacca Peter Pellegrini e la tedesca Sahra Wagenknecht, la rossobruna fascio-populista che guida la Bsw, un partito antieuropeo e filorusso che sostiene posizioni complottiste e antiscientifiche, compreso il negazionismo climatico, apertamente xenofobo e antimigranti.

E sono filo Putin anche alcuni movimenti politici e personalità della finta sinistra con tendenze rosso brune (più brune che rosse a onor del vero) presenti in Italia e anche in Sardegna. Fortunatamente minoritari ed ininfluenti non li nominerò perché non voglio dare importanza a queste voci che ritengo debbano essere isolate con gli strumenti del diritto e del buonsenso.

Hanno diritto di parola e possono organizzare tutti gli incontri che vogliono. Ma è bene fargli sapere che nelle nostre piazze e nelle nostre comunità politiche non sono presenze gradite e non li vogliamo. Le loro bandiere della propaganda militarista a supporto alle forze russe non devono trovare accoglienza e ospitalità tra le nostre iniziative.

Non possiamo consentire nessuna contaminazione. Per questi motivi non parteciperò mai ad una manifestazione, una assemblea o un festival letterario che ospiterà una di queste controverse e imbarazzanti presenze.

Ritengo che le amministrazioni pubbliche dovrebbero prestare più attenzione alla elargizione di finanziamenti dedicati alle politiche culturali a queste organizzazioni, che, hanno tutto il diritto di fare ciò che vogliono. Ma sarebbe preferibile non con i nostri soldi.

Il fatto che queste organizzazioni filo Putin siano spesso anche promotrici di idee complottiste, antiscientifiche e diano spazio a strani guaritori, gente che crede ai traffici dei minori per la produzione dell’adrenocromo, ai rapimenti alieni, alle scie chimiche e ai microchip nei vaccini non mi sorprende affatto e rafforza la mia opposizione a questa gente.