Sul sistema di garanzia e il diritto alla salute
13 Settembre 2025[Mario Fiumene]
Il Sistema di Garanzia rappresenta lo strumento attraverso il quale il Governo monitora che l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) avvenga in condizioni di qualità, appropriatezza ed uniformità.
Introdotto nel 2000 con il D. Lgs. 18 febbraio 2000, n.56 istitutivo del “federalismo fiscale”, è stato reso operativo attraverso il Decreto ministeriale 12 dicembre 2001, che ha definito un set di circa 100 indicatori e di parametri di riferimento finalizzato al monitoraggio del rispetto, in ciascuna Regione/P.A., dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza, individuati sulla base delle fonti informative e delle conoscenze in materia allora disponibili. Man mano che il Sistema Informativo Sanitario del Ministero della Salute (NSIS) modificava la sua architettura, introducendo flussi informativi su base individuale e con informazioni per singola prestazione erogata e tipologia, sono state condotte le attività per rendere l’insieme di indicatori più adatto a descrivere le performance e le capacità dei Servizi sanitari regionali di rispondere ai bisogni di salute della popolazione. Con il DM 12 marzo 2019 è stato introdotto il Nuovo Sistema di Garanzia, realizzato in collaborazione con i referenti istituzionali e tecnici delle Regioni e con esperti epidemiologi e statistici provenienti dal mondo universitario e della ricerca, è un sistema descrittivo, di valutazione, monitoraggio e verifica dell’attività sanitaria erogata in tutte le Regioni ed è integrato con il sistema di Verifica degli Adempimenti a cui sono tenute le Regioni per accedere alla quota integrativa del FSN (ad eccezione delle Regioni Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Sardegna e delle Province Autonome di Trento e di Bolzano). All’interno del Sistema di Garanzia è individuato un sottoinsieme di indicatori, denominato brevemente “CORE”, da utilizzare per valutare sinteticamente l’erogazione dei LEA attraverso: il confronto del valore raggiunto per ciascun indicatore rispetto a valori standard di riferimento, un punteggio attribuito a ciascun indicatore e un punteggio complessivo per singola macro-area di assistenza attribuito alla Regione/P.A. per misurare il risultato raggiunto. Il Sistema di Garanzia prevede, ai sensi dell’articolo 4, comma 2 del DM 12 marzo 2019, opportuni criteri di validità per ciascuno degli indicatori, come condizione indispensabile per il calcolo di questi ultimi, quale garanzia di copertura delle informazioni necessarie per il sistema di garanzia da parte di tutte le Regioni e le Province autonome.
Complessivamente, nell’anno 2023 le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Sardegna e la Provincia Autonoma di Trento registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree. Nessuna Regione/P.A. presenta punteggi inferiori alla soglia su tutte le tre macro-aree. Le Regioni/P.A. che presentano un punteggio inferiore alla soglia in una o più macro-aree sono: in due macro-aree: Valle D’Aosta (Distrettuale e Ospedaliera), Abruzzo e Sicilia (Prevenzione e Distrettuale); in una macro-area: P.A. Bolzano, Liguria e Molise (Prevenzione), Basilicata e Calabria (Distrettuale).
Gli indicatori individuati all’interno del NSG sono 88 (DM 12 marzo 2019), distribuiti per macro-aree (o macro-livelli):16 per la prevenzione collettiva e sanità pubblica; 33 per l’assistenza distrettuale; 24 per l’assistenza ospedaliera; 4 indicatori di contesto per la stima del bisogno sanitario; 1 indicatore di equità sociale; 10 indicatori per il monitoraggio e la valutazione dei percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali (PDTA). Questi ultimi si riferiscono a 6 PDTA (broncopneumopatia cronica ostruttiva BPCO, scompenso cardiaco, diabete, tumore della mammella nella donna, tumore del colon, tumore del retto) e consentono di monitorare e valutare il percorso diagnostico-terapeutico specifico per ciascuna delle patologie considerate.
Per l’anno di valutazione 2023 il sottoinsieme CORE degli indicatori NSG è stato aggiornato per la prima volta, prevedendo delle novità rispetto al precedente triennio 2020-2022, periodo in cui il CORE è rimasto stabile nella lista degli indicatori che lo componevano. I risultati del monitoraggio relativo all’anno 2023 sono aggiornati al mese di marzo 2025 e condivisi, nella loro versione finale, con il Comitato LEA nella riunione del 26 marzo 2025. Complessivamente, nell’anno 2023 le Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Puglia, Sardegna e la Provincia Autonoma di Trento, registrano un punteggio superiore a 60 (soglia di sufficienza) in tutte le macro-aree. Nessuna Regione/P.A. presenta punteggi inferiori alla soglia su tutte le tre macro-aree. Le Regioni che presentano un punteggio inferiore alla soglia in una o più macro-aree sono: in due macro-aree: Valle D’Aosta (Distrettuale e Ospedaliera), Abruzzo e Sicilia (Prevenzione e Distrettuale).
Vediamo un confronto tra anno 2023 e anni 2020-2022
- Risultati NSG – punteggi sottoinsieme CORE per area, anno 2023
Regioni | Punteggi CORE 2023 | ||
Area Prevenzione | Area Distrettuale | Area Ospedaliera | |
Piemonte | 93 | 90 | 87 |
Valle d’Aosta | 77 | 35 | 53 |
Lombardia | 95 | 76 | 86 |
P.A. Bolzano | 58 | 82 | 62 |
P.A. Trento | 98 | 83 | 97 |
Veneto | 98 | 96 | 94 |
Friuli Venezia Giulia | 81 | 81 | 73 |
Liguria | 54 | 85 | 80 |
Emilia Romagna | 97 | 89 | 92 |
Toscana | 95 | 95 | 96 |
Umbria | 93 | 80 | 84 |
Marche | 74 | 83 | 91 |
Lazio | 63 | 68 | 85 |
Abruzzo | 54 | 45 | 83 |
Molise | 58 | 73 | 62 |
Campania | 62 | 72 | 72 |
Puglia | 74 | 69 | 85 |
Basilicata | 68 | 52 | 69 |
Calabria | 68 | 40 | 69 |
Sicilia | 49 | 44 | 80 |
Sardegna | 65 | 67 | 60 |
Risultati NSG – punteggi sottoinsieme CORE per area, anni 2020-2022
Regioni | 2022 | 2021 | 2020 | ||||||
Area Prevenzione | Area Distrettuale | Area Ospedaliera | Area Prevenzione | Area Distrettuale | Area Ospedaliera | Area Prevenzione | Area Distrettuale | Area Ospedaliera | |
Piemonte | 89 | 87 | 87 | 86 | 84 | 81 | 76 | 91 | 75 |
Valle d’Aosta | 48 | 47 | 55 | 45 | 49 | 53 | 74 | 57 | 60 |
Lombardia | 90 | 95 | 86 | 87 | 93 | 85 | 62 | 95 | 76 |
P.A. Bolzano | 54 | 77 | 75 | 52 | 68 | 81 | 52 | 57 | 67 |
P.A. Trento | 94 | 76 | 98 | 93 | 79 | 97 | 88 | 78 | 93 |
Veneto | 94 | 96 | 91 | 85 | 96 | 85 | 81 | 98 | 80 |
Friuli Venezia Giulia | 71 | 73 | 75 | 85 | 79 | 78 | 76 | 80 | 74 |
Liguria | 61 | 87 | 77 | 73 | 86 | 74 | 51 | 83 | 66 |
Emilia Romagna | 96 | 96 | 94 | 91 | 96 | 94 | 89 | 95 | 90 |
Toscana | 87 | 96 | 92 | 91 | 95 | 88 | 88 | 93 | 80 |
Umbria | 80 | 84 | 84 | 92 | 74 | 82 | 90 | 69 | 72 |
Marche | 61 | 91 | 91 | 83 | 89 | 86 | 79 | 92 | 75 |
Lazio | 74 | 72 | 81 | 81 | 78 | 77 | 74 | 80 | 72 |
Abruzzo | 49 | 62 | 73 | 78 | 68 | 69 | 54 | 77 | 63 |
Molise | 51 | 61 | 68 | 83 | 65 | 49 | 64 | 67 | 42 |
Campania | 70 | 56 | 69 | 78 | 58 | 63 | 62 | 57 | 59 |
Puglia | 76 | 70 | 80 | 68 | 62 | 80 | 67 | 68 | 72 |
Basilicata | 68 | 62 | 78 | 80 | 64 | 64 | 57 | 63 | 52 |
Calabria | 37 | 35 | 64 | 53 | 49 | 59 | 33 | 48 | 48 |
Sicilia | 47 | 58 | 78 | 46 | 62 | 75 | 43 | 62 | 69 |
Sardegna | 47 | 50 | 69 | 62 | 49 | 59 | 71 | 49 | 59 |
In rosa i valori inferiori a 60 punti (soglia di sufficienza), in verde i valori uguali o superiori.
L’area distrettuale include: negli anni 2022 e 2020 l’indicatore D03C ( Tasso di ospedalizzazione standardizzato in età
adulta (≥ 18 anni) per: complicanze (a breve e lungo termine) per diabete, broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) e scompenso cardiaco)
nell’anno 2021 l’indicatore D04C (Tasso di ospedalizzazione standardizzato (per 100.000 ab.) in età pediatrica (< 18 anni) per asma e gastroenterite) Fonte: NSG 2022 – Ministero della Salute
I dati riportati nelle tabelle relative al trend NSG 2020-2023 evidenziano nelle regioni dell’area Sud- Isole1 una concentrazione dei valori sotto la soglia di sufficienza e uno scoring mediamente più basso rispetto alle altre aree del Paese (Nord, Centro): questa osservazione è sostanzialmente confermata anche nel 2023.
Andiamo a vedere i dati della Regione Sardegna: vengono illustrate le schede per singola Regione/Provincia Autonoma sull’erogazione dei LEA misurata dal Nuovo Sistema di Garanzia per l’anno 2023 e il confronto con gli anni 2021 e 2022.
Tali schede si compongono di una innovativa sezione introduttiva che riporta alcuni indicatori sul contesto socio-demografico regionale e di una sezione che riporta due gruppi di figure che prendono in considerazione il sottoinsieme CORE; nello specifico:
- il primo gruppo riporta i punteggi complessivi per ciascuna area di assistenza per l’anno 2023 rappresentanti attraverso un grafico “a torta”, a cui si affianca il trend dei punteggi per ciascuna area di assistenza relativi agli anni 2021, 2022 e 2023. Il cerchio rosso per il grafico “a torta” e la linea rossa per gli istogrammi, rappresentano la soglia di sufficienza, corrispondente ad un punteggio pari a 60; dai grafici sono immediatamente visibili le differenze tra le tre annualità considerate;
- il secondo gruppo di figure illustra i punteggi per singolo indicatore di ciascuna delle tre aree di assistenza, sia per l’anno 2023 che per l’anno 2022: la linea rossa rappresenta la soglia di sufficienza corrispondente ad un punteggio pari a 60; i punteggi degli indicatori dell’area ospedaliera H05Z, H13C e H17C-H18C includono la valutazione della variabilità interna regionale misurata tramite il MOR (Median Odds Ratio). Si specifica che il punteggio 2022 è rappresentato solo per gli indicatori già presenti nel sottoinsieme CORE relativo all’anno 2022.
Sardegna | Italia | |
Popolazione residente (1.1.2023) | 1.575.028 | 58.850.717 |
Età media in anni | 48,1 | 46,2 |
Popolazione 65+ % | 26,2 | 24,0 |
Indice di vecchiaia % | 252,8 | 193,1 |
N° medio di figli per donna (TFT) | 0,9 | 1,2 |
Popolazione straniera % | 3,2 | 8,7 |
Persone 25-64 anni con almeno il diploma % | 55,0 | 65,5 |
Tasso di occupazione (15-64 anni) % | 56,1 | 61,5 |
Rischio di povertà/esclusione sociale % (2022) | 36,4 | 24,4 |
Pop. residente in Aree interne (D-E-F) % | 36,4 | 22,6 |
e0 M: Speranza di vita alla nascita – Maschi e0 F: Speranza di vita alla nascita – Femmine e65 M: Speranza di vita a 65 anni – Maschi e65 F: Speranza di vita a 65 anni – Femmine e65 senza lim.: Speranza di vita a 65 anni senza limitazioni nelle attività Multicron: Persone con almeno 2 malattie croniche M. sod. sal.: Molto soddisfatti per la salute (14+) | Fumatori: Fumatori 14 + anni Cons. alcol.: Consumatori di alcolici fuori pasto % (11+ anni) Sovr. Obes.: Persone in sovrappeso e obesità % (18+ anni) M. tum.: Tasso grezzo di mortalità Tumori maligni %o (2021) M. evitab.: Tasso std di mortalità evitabile (0-74 anni) %o (2021) M. Infant.: Tasso grezzo di mortalità infantile %o (2021) |
La posizione dei punti sull’asse è data dal rapporto tra il valore dell’indicatore regionale e quello dell’Italia (valore di riferimento); le etichette riportano il valore dell’indicatore.
Fonte: Istat. I valori si riferiscono all’anno 2023 ove non diversamente specificato.
Anno 2023 Trend 2021-2023
Nel 2023, la Regione Sardegna presenta un valore di sufficienza in tutte e tre le aree di assistenza con evidenti miglioramenti nell’area della prevenzione collettiva e nell’area distrettuale, con punteggi pari rispettivamente a 65 e a 67. Risulta invece in peggioramento il punteggio relativo all’area ospedaliera pari a 60. Analizzando i singoli indicatori CORE dell’area prevenzione si evidenziano il punteggio al disotto della soglia di sufficienza per le coperture vaccinali nei bambini a 24 mesi, sia nel ciclo base (polio, difterite, tetano, epatite B, pertosse, Hib), con un punteggio pari a 35,5 che per MPR con punteggio pari a 48,3 e per l’indicatore relativo alla proporzione di persone che hanno effettuato test di screening di primo livello, in un programma organizzato per mammella, cervice uterina, e colon retto (punteggio di 46,3). In ogni caso tutti gli indicatori citati migliorano rispetto all’anno 2022. Nell’area distrettuale, nel 2023 ci sono tre indicatori che non raggiungono la sufficienza e sono: il D10Z riguardante i tempi di attesa della classe di priorità B (punteggio uguale a 0 per scarsa qualità dei dati trasmessi) D30Z relativo al numero deceduti per causa di tumore assistiti dalla Rete di cure palliative (punteggio pari a 10,7), in peggioramento rispetto all’anno 2022; D33Za concernente il numero di anziani non autosufficienti in trattamento socio-sanitario residenziale in rapporto alla popolazione residente, per tipologia di trattamento (intensità di cura), il cui punteggio è pari a 0. Si valutano positivamente gli indicatori di nuova introduzione. Nell’area ospedaliera risultano fortemente critici gli indicatori sulla percentuale di pazienti di età 65+ con diagnosi di frattura del collo del femore operati entro 2 giorni in regime ordinario (23,4), sui parti cesarei (34,4), ai quali si aggiunge nell’anno 2023, l’indicatore H03Z di nuova introduzione riguardante la proporzione di nuovo intervento di resezione entro 120 giorni da un intervento chirurgico conservativo per tumore maligno della mammella (punteggio pari a 57). Risultano in peggioramento anche se sopra la soglia di sufficienza l’indicatore H02Z riguardante la proporzione di interventi per tumore maligno della mammella eseguiti in reparti con volume di attività superiore a 135 interventi annui e l’indicatore e l’indicatore H04Z riguardante l’appropriatezza dei ricoveri in regime ordinario per i 108 DRG definiti a rischio di inappropriatezza. |
Risultati NSG 2023 vs. 2022 – Regione SARDEGNA: punteggi indicatori CORE, per area di assistenza
I dati riportati qui sono un parziale esempio di quanto è complesso il sistema e quanto ci sia da fare per ottimizzare l’assistenza. L’auspicio è che la Sardegna vada oltre la sufficienza.
Fonte: elaborazione su dati NSG 2023 – “Ministero della Salute, Dipartimento DPDMF, ex Direzione generale DGPROGS”