Davanti al Consiglio di Stato per difendere Arborea e tutti noi

1 Marzo 2016
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Stefano Deliperi

Il 3 marzo 2016 in una delle austere aule di Palazzo Spada, a Roma, l’udienza di appello davanti al Consiglio di Stato che andrà a decidere il futuro di Arborea e, un po’, di tutti noi.

Infatti, la Saras s.p.a. ha presentato ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza T.A.R. Sardegna, Sez. II, 2 ottobre 2015, n. 1057, che ha respinto il proprio ricorso contro la dichiarazione di improcedibilità (prot. n. 19132 del 9 settembre 2014) emessa dal Servizio Valutazioni Ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma della Sardegna quale drastica conclusione della procedura di valutazione di impatto ambientale (V.I.A.) relativa al progetto di perforazione esplorativa per la ricerca di gas naturale a due passi dallo Stagno di S’Ena Arrubia.

Il Gruppo societario energetico insiste nel voler portare avanti a ogni costo il proprio progetto di ricerca di gas naturale e, successivamente, di estrazione. Non importa la totale contrarietà della popolazione locale, delle imprese e delle associazioni agricole, di ogni compagine sociale e, in prima fila, del Comitato “No al Progetto Eleonora”. L’arroganza della speculazione energetica rappresentata da questi pretesi beneficatori non conosce limiti. Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus sarà ancora, come sempre, al fianco del popolo di Arborea e della sua Amministrazione comunale per difendere ambiente e contesto economico-sociale minacciati, intervenendo anche davanti al Consiglio di Stato con l’avv. Rosalia Pacifico.

La Saras s.p.a. lamenta che, in realtà, la procedura di V.I.A. non sia stata svolta, impedita proprio dalla dichiarazione di improcedibilità impugnata, tuttavia i Giudici amministrativi sardi sono stati estremamente chiari in proposito, riconoscendo come immediatamente dirimente la presenza di vincoli di salvaguardia costiera posti dalla legge (legge regionale n. 23/1993) e dal piano paesaggistico regionale (P.P.R. – 1° stralcio costiero, promulgato con D.P.Reg. 7 settembre 2006, n. 82): “se è vero che l’esistenza di vincoli paesaggistici di regola non esaurisce la Valutazione di impatto ambientale, rispetto alla quale costituisce soltanto un ‘parametro di riferimento’, tuttavia questo assunto non può valere, per ovvie ragioni, laddove il regime di tutela del paesaggio sia assolutamente inderogabile e si ponga come ‘irrimediabilmente ostativo’ alla realizzazione dell’intervento proposto”.

Infatti, in questo caso “la realizzabilità dell’intervento non è neppure prospettabile, per cui evidenti ragioni di efficienza e celerità dell’azione amministrativa impongono all’Amministrazione di valutare ‘a monte’ – a prescindere dagli ulteriori profili ‘propriamente ambientali’ – l’incidenza del vincolo sulla fattispecie sottoposta al suo esame”.

Così, il T.A.R. Sardegna, per una valutazione adeguata dell’intervento proposto ha opportunamente ricordato che dev’essere presa in considerazione l’opera in progetto nel suo sviluppo ordinario: una ricerca di gas naturale si evolve potenzialmente nella successiva attività di estrazione.  E il pozzo di estrazione con le opere connesse non è un intervento autorizzabile sulla base della normativa di salvaguardia costiera e del P.P.R.   Il quadro normativo offerto dall’art.5 dell’allegato A della deliberazione Giunta regionale n.34/33 del 7 agosto 2012 relativa alla procedura di VIA di competenza regionale in attuazione del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. (parte II) prevede che, in ogni fase del procedimento, venga dichiarata l’improcedibilità quando si rilevi contrasto con normativa e atti di pianificazione regionale e/o comunale.

Ed è proprio quello che è stato fatto dal Servizio Valutazioni Ambientali (S.V.A.) della Regione autonoma della Sardegna. Ma quello di cui si discute davanti al Consiglio di Stato non è solo il futuro di Arborea, del suo ambiente, del suo contesto economico-sociale, si tratta anche – almeno un po’ – del futuro di tutti noi: non c’è dubbio che costituirà un importante precedente per casi analoghi che si dovessero presentare.  E sicuramente si presenteranno…

 

 

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