La pianificazione paesaggistica di Pigliaru

1 Maggio 2014
paese immaginario sardo - 1997 - Marco Camedda
Stefano Deliperi

A che gioco vuol giocare la Giunta Pigliaru sullo stravolgimento del piano paesaggistico regionale? Nei giorni scorsi è stata notificata dagli avvocati della Regione autonoma della Sardegna all’avvocato Carlo Augusto Melis Costa, legale del Gruppo d’Intervento Giuridico onlus, la richiesta di trasposizione davanti al T.A.R. Sardegna del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica effettuato (febbraio 2014) dall’Associazione ecologista avverso lo stravolgimento del piano paesaggistico regionale da parte della precedente Amministrazione Cappellacci.

In buona sostanza, la nuova Giunta Pigliaru chiede che il ricorso venga riassunto (art. 10, comma 1°, del D.P.R. n. 1199/1971 e s.m.i.) davanti al T.A.R. Sardegna. Lo dobbiamo fare entro 60 giorni dalla richiesta. Avrà il suo costo in termini economici, ma naturalmente sarà fatto. Archiviati le nette assicurazioni in campagna elettorale e il primo positivo atto, ci si chiede che cosa voglia fare concretamente sulla pianificazione paesaggistica la Giunta Pigliaru.

Infatti, l’annullamento in via di autotutela, con la deliberazione Giunta regionale n. 10/20 del 28 marzo 2014, della deliberazione n. 6/18 del 14 febbraio 2014 di approvazione definitiva dello stravolgimento del P.P.R., non è sufficiente per tutelare efficacemente coste e paesaggio, perché la deliberazione Giunta regionale n. 45/2 del 25 ottobre 2013 di prima adozione è parzialmente produttiva di effetti.

Come si ricorderà, l’atto censurato è stato pubblicato sul B.U.R.A.S. lo scorso 31 ottobre 2013 e, ai sensi e per gli effetti degli art. 87, comma 2°, delle norme tecniche di attuazione del piano e art. 12, comma 3°, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i., le disposizioni del piano paesaggistico così stravolto spiegano già i loro effetti in via provvisoria, esecutività confermata dalla parte motìva della deliberazione ove si afferma testualmente che gli elaborati (del piano modificato, n.d.r.) …. sostituiscono gli elaborati approvati definitivamente con la deliberazione della Giunta regionale n. 36/7 del 5 settembre 2006 tra i quali ultimi elaborati restano operanti, esclusivamente per le parti eventualmente non in contrasto con le nuove indicazioni e previsioni contenute nel Piano di cui alla presente deliberazione, la sezione I e la sezione II – parte prima – della relazione generale, quale documento che motiva e sintetizza le scelte operate dal PPR approvato con la citata deliberazione n. 36/7 del 5 settembre 2006.

L’abbiamo detto e argomentato in sede di “osservazioni” all’adottato atto di stravolgimento del P.P.R. (21 novembre 2013), l’ha autorevolmente confermato il ricorso statale n. 1/2014 per conflitto di attribuzione (art. 127 cost.) davanti alla Corte costituzionale, l’abbiamo nuovamente sostenuto con la richiesta di annullamento/revoca in via di autotutela alla nuova Giunta Pigliaru (15 marzo 2014), l’abbiamo ampiamente motivato nel corso dell’incontro (10 aprile 2014) con l’Assessore degli EE.LL., Finanze, Urbanistica della Regione autonoma della Sardegna Cristiano Erriu e i suoi collaboratori.

Finora non è stato dato ascolto. Contraddittoriamente. A che gioco si vuol giocare? Con grande serenità, quindi, opereremo la trasposizione del ricorso davanti al T.A.R. Sardegna, nei termini di legge, grazie al prezioso apporto dell’avvocato Carlo Augusto Melis Costa.

Chi volesse fornire il suo sostegno per questa azione legale per la tutela del nostro ambiente e del nostro paesaggio può effettuare un versamento/bonifico sul conto corrente postale n. 22639090, intestato a “associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico“, il relativo codice IBAN è IT39 G076 0104 8000 0002 2639 090.

*nell’immagine: Paese immaginario sardo – 1997  – Marco Camedda

1 Commento a “La pianificazione paesaggistica di Pigliaru”

  1. A che gioco vuol giocare la Giunta Pigliaru sullo stravolgimento del piano paesaggistico regionale? | Gruppo d'Intervento Giuridico onlus scrive:

    […] su Il Manifesto Sardo (“La pianificazione paesaggistica di Pigliaru“), n. 168, 1 maggio […]

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