Appello dell’UNASAM per fermare la guerra in Ucraina, la corsa agli armamenti e alle basi militari

12 Aprile 2022

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Pubblichiamo l’appello dell’UNASAM firmato dalla presidente nazionale Gisella Trincas per fermare la guerra in Ucraina, la corsa agli armamenti e alle basi militari inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi; al Presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico; alla Presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e ai Segretari Generali delle Confederazioni Nazionali di CGIL, CISL e UIL.

E’ con grande preoccupazione che la nostra Direzione Nazionale si rivolge al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e ai Presidenti di Camera e Senato affinché la tragedia della guerra in Ucraina che sta portando devastazione e morte tra i civili, che Unasam condanna fermamente, cessi. E può avvenire, come da più parti sollecitato, unicamente con l’azione diplomatica e la trattativa politica con i presidenti di Russia e Ucraina. La guerra in Europa non si può accettare, così come non si può accettare la guerra nel resto del mondo. La guerra è morte e distruzione e a pagare sono sempre e solo i popoli che la subiscono, e più di tutti i bambini.

L’UNASAM è una organizzazione di volontariato impegnata sul territorio nazionale per la tutela dei diritti umani e della salute mentale. Tra i suoi principali scopi statutari vi è la promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della non violenza e della difesa non armata.

Non possiamo quindi assistere impotenti alle decisioni che il Governo e il Parlamento italiano stanno assumendo in merito al conflitto tra la Russia e l’Ucraina che vede il popolo ucraino vittima di una guerra che poteva essere fermata.

Ci riempie di orrore la decisione assunta dal nostro Parlamento di inviare armi in Ucraina ponendosi di fatto in una posizione incostituzionale di partecipazione al conflitto che rischia il coinvolgimento dell’intera Europa. Così come dichiariamo inaccettabile la decisione del Parlamento di portare la spesa militare al 2% del PIL ed eliminare l’IVA e accise nel commercio di armamenti.

Apprendiamo inoltre, con sconcerto, che saranno utilizzati fondi del PNRR per costruire una “cittadella militare” nel parco protetto di San Rossore Migliarino Massaciuccoli in Toscana. Si tratterebbe di un’opera destinata a difesa militare.

Il nostro Paese ha un problema enorme legato alla crescente povertà di ampi strati di popolazione (aggravatasi con la pandemia). Il sistema sanitario nazionale è in grande difficolta e le disuguaglianze territoriali intollerabili; i servizi di salute mentale sono in enorme sofferenza e incapaci di rispondere in maniera puntuale ed efficace alla complessità dei bisogni delle persone che vivono la condizione della sofferenza mentale e delle loro famiglie. Tutto lo stato sociale è in profonda crisi e se non vi fosse l’impegno dello straordinario mondo del volontariato il nostro Paese vivrebbe una crisi sociale ben maggiore.

Con questo nostro Appello chiediamo la cessazione della corsa al riarmo e un impegno del Governo e del Parlamento orientato alla pace e alla cessazione immediata della guerra in Ucraina.

Chiediamo inoltre che le risorse del PNRR siano utilizzate esclusivamente per migliorare le condizioni di vita delle persone, per la piena tutela della salute e della salute mentale, per elevare il livello culturale e di consapevolezza civile del Paese orientando le scelte politiche verso la eliminazione di tutte quelle barriere economiche, sociali e politiche che impediscono la piena occupazione e la lotta alla povertà, alla discriminazione, alle disuguaglianze territoriali e individuali. Per la giustizia sociale, il benessere e la pace.

Attendiamo con fiducia.

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